

Lato A e lato B della copertina.
Dati
- Titolo = Aloha
- Pubblicazione = Settembre 1984.
- Data matrici = 30 settembre 1984.
- Versione = Vinile 33 giri.
- Editore e codice = CGD 20437.
- Matrice lato A = 2C 20437-1L.
- Matrice lato B = 2C 20437-2L.
- Tipo audio = Stereo.
- Produzione, realizzazione e arrangiamenti = Roby Facchinetti, Stefano D'Orazio, Dodi Battaglia, Red Canzian.
- Collaborazione musicale = Gianfranco Monaldi.
- Tecnico assistente di studio = Steve Tose, Osiride Gozzi.
- Registrazioni e mix effettuati presso gli Studi "Lahaina Sound & Video" di Lahaina - Maui - Hawaii.
- Transfer & Half-Speed eseguito a Roma da Piero Mannucci.
- Modellino = Sglu.
- Foto di copertina = Boari - Donaggio.
- Foto interna = Guido Harari.
- Art director = Luciano Tallarini.
- Ed. Discorso su licenza della Tamata S.p.A.
Note sull'album
La copertina è stata realizzata da alcuni ragazzi di Udine coordinati da Luciano Tallarini. Foto di Guido Harari.
                All'interno della copertina apribile vi è una foto dei Pooh ed una didascalia che spiega il titolo dell'album:
ALOHA è il saluto dalla terra al mare, la chiave delle isole per chi arriva da lontano. Aloha è la parola magica, sopravvissuta ai missionari europei, ai bombardieri giapponesi, ai senatori americani e fabbricanti di souvenir. Ma Aloha è il contrario del dolore e il contrario della solitudine...
L'album "Aloha" è stato registrato sull'isola di Maui,
                nell'arcipelago delle Hawaii, presso i Lahaina Studios di George
                Benson, attrezzato con un banco Solid State Logic.
                "Aloha" è stato pubblicato anche come laser disc e ne è
                stato tratto un videoclip.
Note sulla copertina
Riporto quanto mi è stato notificato da Toni Bullo tramite email il 31.06.2011.
La copertina era un modellino/scultura (con luci, per la
                  versione notturna, funzionanti) ideato e realizzato dallo
                  studio SGLU di Toni Bullo e Giuseppe Zennaro. Anche se
                  giovanissimi avevano da un paio di anni già uno studio a
                  Milano con clienti di un certo rilievo.
                  Le foto di copertina sono dello studio (non esiste più adesso)
                  Boari/Donaggio studio di fotografia con sede a Milano. Le foto
                  interne sono di Guido Harari e il coordinamento del progetto è
                  stato di Lucino Tallarini.
Formazione
- Dodi Battaglia = voce, chitarre.
- Red Canzian = voce, basso.
- Stefano D'Orazio = voce, batteria, percussioni.
- Roby Facchinetti = voce, tastiere.
Brano incluso nella versione su CD
Ragazzi del mondo
- Testo: Valerio Negrini
- Musica: Roby Facchinetti
- Voce: Roby Facchinetti
Lei corre nella pioggia con i pattini 
                e va a ballare in vespa la domenica; 
                lui mangia col giornale e sta cercando casa, 
                per pensare in pace e farsi la sua spesa
                e dipingersi i muri da sé.
                Lei forse va in novembre all'università,
                lui ha una cinquecento di vent'anni fa,
                fanno un mestiere al giorno per pagarsi il mare
                e magari un posto dove far l'amore 
                con dolcezza e con tranquillità. 
                Sono ragazzi del mondo con il cuore negli occhi che scintillano,
                vanno a toccare le stelle con qualcuno che poi non li dimentica;
                si fanno belli si fanno male, 
                ma poco sole li guarirà.
                Sono ragazzi del mondo come onde veloci dell'oceano,
                con gli occhi aperti per proteggersi, 
                con gli occhi chiusi per riceversi.
                Li vedi dirsi in faccia quel che pensano 
                o innamorati all'ombra di un telefono,
                lei con la sua paura d'essere imbrogliata,
                lui dall'altra parte con la testa vuota
                e la stanza che parla di lei. 
                Li vedi nella pioggia di periferia 
                nell'angolo nascosto di una birreria, 
                stanno attaccando i sogni a un filo di vacanza
                falli navigare dentro la speranza
                che domani sia sempre di più. 
                Sono ragazzi del mondo con il cuore negli occhi che scintillano,
                vanno a toccare le stelle con qualcuno che poi non li dimentica;
                si fanno belli si fanno male 
                ma poco sole li guarirà. 
                Sono ragazzi del mondo come onde veloci dell 'oceano
                falli ballare sulle nuvole
                falli sognare falli correre.
Note sulla canzone
La mia donna
- Testo: Valerio Negrini
- Musica: Roby Facchinetti
- Voce: Dodi Battaglia, Stefano D'Orazio, Roby Facchinetti, Red Canzian
La mia donna è l'amica che non stanca,
                la mia banca, il mio avvocato,
                la mia stella
                della sera;
                non è un gioco vivere con me,
                mi conosce come le sue mani,
                è innamorata ma sa sempre quel che fa.
                La mia donna è un discorso complicato,
                una canzone che mi toglie tutto il fiato,
                mi assomiglia, 
                è una foglia al vento come me,
                sempre appesa al filo di un pallone
                fa il nido se è ferita mi sveglio se n'è andata. 
                Donne immaginate e vere 
                clandestine dentro al nostro confine
                che affondano radici tenere
                con il vestito di una notte sola; 
                donne d'amore donne d'avventura 
                che ti asciugano la pioggia negli occhi, 
                quando sei lontano dal tuo cuore 
                e sei cattivo e non sai più capire 
                perché stai male con te.
                La mia donna è una palma spettinata, 
                sa suonare e cucinare e per giocare
                l'ho tradita,
                lei mi ha detto potrei farlo anch'io,
                stacci attento perché poi fa male 
                e gli occhi parlano chiaro 
                di più delle parole.
                Donne in tasca e nei pensieri 
                che ci stancano e ci fanno parlare 
                due minuti di un amore insegnano
                più di una vita a correre e cadere;
                cambiare albergo non ti serve a niente,
                le città, le stanze son tutte uguali, 
                quando schiacci i tasti dei ricordi, 
                quando hai capito tutto troppo tardi
                e non puoi fare di più.
                La mia donna è nel suo tempo migliore
                proprio adesso che non è più la mia donna
                ci parliamo, 
                mi capisce senza nostalgia,
                solo i tempi erano sbagliati
                potessi riprovare, potessimo rifare...
Note sulla canzone
Editore: Discorso / Babilonia.
                Arrangiatore: Franco Monaldi.
                Produzione: Pooh.
                Incisa presso Lahaina Studios, Maui, Hawaii, ni mesi di febbraio
                / marzo / aprile 1984.
                Sound Engineer: M. Biancani.
                Ass. Sound Engineer: Steve Tose, Osiride Gozzi.
                Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
                Mixer: Solid State Logic.
                Transfer: Half Speed eseguito a Roma, a cura di Piero Mannucci.
La canzone è apparsa in seguito su:
              
- 1984 – La mia donna / Shadows dancing (di Betty) (singolo per i jukebox, CGD / Rockland YD 683)
Io vicino io lontano
- Testo: Valerio Negrini
- Musica: Dodi Battaglia
- Voce: Dodi Battaglia
Tu mi guardi e sciogli il ghiaccio nel
                bicchiere,
                coi capelli mossi dal ventilatore,
                ci son barche qua e là buttate al vento,
                le nuvole al vulcano, io vicino, io lontano
                che ne sai tu di me, che nei sai.
                Tu m'hai chiesto
                con i piedi dentro al mare
                se l'Italia è a nord o a sud dell'equatore, 
                hai la stoffa trasparente sopra il cuore 
                e sai quattro parole: come stai, ciao amore,
                che ne sai tu di me, che nei sai. 
                Che ne sai della campagna con la brina, 
                della nebbia in autostrada la mattina,
                del giorno di Natale con la neve sugli ombrelli 
                tu che vivi sui coralli ai piedi dell'arcobaleno,
                senza vetri alle finestre, 
                io vicino, io lontano, 
                sono qui perché ci sono, come un'ape sull'atlante
                non far piani su di me. 
                Tu sei nata con il sole nei capelli, 
                con le palme e i pesci blu nei francobolli,
                il tuo nome sembra un gioco di parole, 
                "sto zitto" in italiano, 
                io vicino, io lontano,
                che ne so io di te, che ne so. 
                Delle tavole sull'onda a scivolare, 
                delle favole di un vecchio baleniere, 
                su questo meridiano, a due giorni d'aeroplano dai miei fatti
                personali,
                io vicino, io lontano sulla rotta controvento,
                come un gatto nel tramonto,
                guardo il sole che fa il bagno 
                e pescando ho preso un sogno sulle labbra della luna,
                nella corsa di un delfino, in un taxi che va piano
                non c'è scritto dove andiamo 
                ma ricordati di me.
Note sulla canzone
Editore: Discorso / Più in Alto.
                Arrangiatore: Franco Monaldi.
                Produzione: Pooh.
                Incisa presso Lahaina Studios, Maui, Hawaii, ni mesi di febbraio / marzo / aprile 1984.
                Sound Engineer: M. Biancani.
                Ass. Sound Engineer: Steve Tose, Osiride Gozzi.
                Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
                Mixer: Solid State Logic.
                Transfer: Half Speed eseguito a Roma, a cura di Piero Mannucci.
 Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Io_vicino_,_io_lontano
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Io_vicino_,_io_lontano
Selvaggio
- Testo: Valerio Negrini
- Musica: Roby Facchinetti
- Voce: Roby Facchinetti
In un parcheggio di periferia
                figli di fabbrica e soldi contati
                di pane nel latte e di vetri spaccati
                hanno in mezzo un giornale e si parla di te.
                Dentro le vene di questa città
                ogni respiro è una porta che sbatte
                un posto di blocco una moto di notte
                un calcio al silenzio, un amico che va.
                Te ne vai cavalcando dall'ultimo bar
                con la ruota davanti all'altezza del viso
                per i campi di caccia del tuo paradiso 
                dove i cuori selvaggi han la loro città. 
                Dove a mezzanotte si accende il lunapark
                con bande di ragazze e birra a volontà 
                senza coltello e senza farmacia 
                nemmeno un grammo di malinconia.
                Sotto le torri di periferia
                sotto un cappello di nuvole dure
                stasera il bigliardo non riesce a girare
                chissà se ti batte qualcuno lassù.
                Chissà se ti fai riconoscere già 
                sui nastri diritti di quelle pianure
                col pollice destro e la linea del cuore
                a stringere in pugno la velocità.
                Le monete e le stelle non mancano mai 
                non si va militari, si balla e si vola 
                e non perdi ogni giorno un compagno di scuola 
                che bel posto ragazzo, se è vero che c'è, se è vero che c'è.
Note sulla canzone
Stella del Sud
- Testo: Stefano D'Orazio
- Musica: Red Canzian
- Voce: Red Canzian, Roby Facchinetti
Stella del sud 
                come una colomba ferita
                sei caduta nella mia vita
                lasciandoti proteggere.
                Stella del sud
                ora che mi brilli vicino
                prestami la voglia di andare
                e portami con te
                c'è ancora un treno
                che soffia lontano. 
                Tu come me
                senza un cielo dove pregare 
                cerchi tra le pieghe del mare
                un'onda che ti porti via.
                Tu come me 
                che respiri forte la vita
                senti quando l'aria ti dà
                sapori di magia
                ti prende forte 
                ti trucca le carte.
                È... 
                Africa questo vento che ci soffia sulle idee 
                cambia i colori alla città
                e disegna la mia musica. 
                Africa
                questa voglia di rubarci un po' d'amore
                che ci leggiamo in un sorriso 
                se ci brilla dentro l'Africa 
                Africa, Africa. 
                Stella del sud 
                c'è la vita che è da vedere 
                anche senza un posto a sedere 
                non me la voglio perdere. 
                Noi come noi 
                cavalieri a caccia di vento 
                agganciamo i sogni ad un canto 
                e li spingiamo via
                e piano piano
                voliamo lontano. 
                È... 
                Africa
                il colore delle nostre fantasie 
                e l'orizzonte è più vicino
                che riusciamo quasi a prenderlo. 
                Africa
                questa corsa che non sa stancarci mai
                e che ci lascia tutto il fiato
                per respirare forte l'Africa. 
                Africa, Africa. 
                Stella del sud 
                c'è la notte che si colora
                chiudi gli occhi sulla mia bocca
                sentiamo insieme l'Africa.
Note sulla canzone
Editore: Discorso / Blu Notte.
                Arrangiatore: Franco Monaldi.
                Produzione: Pooh.
                Incisa presso Lahaina Studios, Maui, Hawaii, nei mesi di febbraio / marzo / aprile 1984.
                Sound Engineer: M. Biancani.
                Ass. Sound Engineer: Steve Tose, Osiride Gozzi.
                Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
                Mixer: Solid State Logic.
                Transfer: Half Speed eseguito a Roma, a cura di Piero Mannucci.
Tempi migliori
- Testo: Valerio Negrini
- Musica: Roby Facchinetti
- Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti
Un caffè per scaldarti il motore
                lunedì non è certo il giorno migliore
                ma il bambino si sta per svegliare
                e lo specchio gentile non è
                con chi sta in piedi alle sei
                c'è la radio che canta in inglese
                come ai tempi che scappavi di casa
                disarmata struccata curiosa 
                sui gradini di un'altra città. 
                In piazza si batteva il tamburo 
                e lui sembrava un capo guerriero 
                e avevi diciott'anni ed un mese
                da spendere viaggiando con lui 
                che aveva un passaporto francese
                e si faceva sempre arrestare 
                un figlio e due valigie improvvise 
                t'hanno fatto guarire di lui. 
                Ti assomiglia davvero crescendo 
                il tuo piccolo campione del mondo
                e c'è un uomo gentile, normale 
                che ti trova bellissima e tu 
                da un po' ti piaci di più. 
                E i tempi sono caldi e migliori 
                puoi prenderti un permesso e sognare
                ci pensi mentre fai da mangiare
                o in centro sui gradini del tram. 
                Soldato hai combattuto ed hai pianto
                e hai messo molti fiori al balcone
                ne avessimo di queste persone 
                in giro per le nostre città. 
                Una doccia di sole e un Martini 
                mezzogiorno d'estate pieno di suoni 
                hai ancora un gettone e lo spendi
                per te stessa per dire di sì.
Note sulla canzone
Come saremo
- Testo: Valerio Negrini
- Musica: Roby Facchinetti
- Voce: Roby Facchinetti
Quando avrò più esperienza e meno memoria 
                e i giornali di oggi saranno la storia 
                chissà quali canzoni faranno ballare
                quando i nostri bambini faranno l'amore
                cosa si comprerà con mille lire?
                Guarirò dal difetto di sognare?
                Quando i sei continenti saranno più uguali
                quando sui documenti avremo gli occhiali 
                cosa combineremo noi due da grandi
                chissà come saremo fra circa vent'anni. 
                Chi sarà il presidente americano?
                Crederai finalmente che ti amo? 
                Fra vent'anni chissà se tu sei sempre mia compagna dei pensieri,
                
                se c'è ancora il muro di Berlino, il rock 'n' roll e la Ferrari
                e per San Valentino
                ci faremo gli auguri
                nei giorni futuri, nell'anno duemila 
                noi come saremo chi lo sa.
                Quando al mondo saremo in dieci miliardi
                forse molti confini saranno riaperti 
                e quando avremo le stelle a un tiro di fionda
                avrai meno paura dell'acqua profonda
                avrai meno paura di ingrassare
                resterà nei tuoi occhi quel colore?
                Fra vent'anni chissà se sarai sempre mia compagna d'avventura, 
                se avremo fortuna e intelligenza per viaggiare insieme ancora 
                con che macchine andremo 
                fuori il sabato sera 
                e dopo la pioggia e dietro la luna 
                di questi vent'anni cosa c'è 
                e per primavera nell'anno duemila 
                chissà chi saremo io e te.
Note sulla canzone
Il giorno prima
- Testo: Valerio Negrini
- Musica: Roby Facchinetti
- Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti, Red Canzian, Stefano D'Orazio
Può accadere senza che la sveglia suoni
                a metà di un sogno o a un tiro di pallone
                a metà concerto o sull'autostrada
                che la mezzaluna ha il sole sulla coda
                e i carabinieri fanno benzina
                o a metà del salto di una ballerina.
                Può accadere appena ti è venuto in mente 
                che se chiedi scusa non ci perdi niente
                mentre le ragazze asciugano i capelli 
                mentre i giocatori studiano i cavalli 
                può accadere e tu lo sai.
                E se fosse autunno non faremmo in tempo 
                a mangiare i funghi nati dalla pioggia
                a finir gli amori nati sulla spiaggia
                e se fosse aprile pensa che peccato
                che non è finito ancora il campionato.
                E se succedesse mentre tu sei sola
                non potrei lasciarti l'ultima parola
                e poi e poi può capitare
                anche se stasera
                c'è un tramonto troppo sano, troppo mio 
                per aver paura anch'io.
                E potrebbe essere anche domattina
                coi banditi in banca per una rapina
                coi bambini a scuola ad imparare il mondo
                ed i pescatori ad imparare il fondo. 
                Se al di là del cielo
                nel momento esatto fossero a guardare
                sembrerebbe solo
                lo strizzare d'occhi di una stella
                fuochi da lontano
                poi la notte torna normale 
                e non se ne parla più.
                Oltre il giardino, oltre mare
                sarebbe lontana la realtà
                come piccole nuvole 
                come vecchi giocattoli 
                e i giornali hanno un mese e i pensieri riposano.
                Ma guardati, guardami e dimmi 
                se dovessimo noi ricominciare
                con le pietre e con gli alberi 
                sopra l'ultima isola
                non è meglio pensare
                che non può succedere.
                Non funziona come in certi films minori 
                che a salvare il mondo bastano gli amori
                può accadere adesso mentre sto cantando 
                mentre c'è poesia 
                mentre sto contando
                quanti fogli mancano alla vita mia
                e si va a ballare
                e si va a mangiare o quello che ti pare 
                ed è tutto a posto
                e potrei giurare
                che il resto è fantasia. 
                Ma il bottone selvaggio è di un bel rosso pulito 
                ed aspetta soltanto qualche vecchio soldato 
                con la faccia di cera, con le chiavi ed i guanti
                con la giacca severa, con le croci davanti
                e noi
                siamo qui, siamo qui, siamo qui. 
                A curare i difetti delle case e dei cuori 
                a comprare i biglietti per momenti migliori
                a pensare che oggi porta dritto a domani
                a camminare sull'acqua per fermargli le mani
                e noi
                siamo qui, siamo qui, siamo qui.
Note sulla canzone
Questo brano è ispirato al film "The day after" e la base musicale trae origine da un inedito strumentale eseguito durante il tour "Poohlover".
 Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Il_giorno_prima
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Il_giorno_prima
 Per ascoltare il brano strumentale: http://youtu.be/HCD-E-9bu2Y
Per ascoltare il brano strumentale: http://youtu.be/HCD-E-9bu2Y
Canzone per Lilli
- Testo: Stefano D'Orazio
- Musica: Roby Facchinetti
- Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti
Lilli è da un pezzo
                che si innamora anche se ha sedici anni
                non li ha fatti ancora
                dice: "io mi conosco"
                dice: "sento che cresco e tra un po' sono donna".
                Lilli l'ho vista
                vivermi attorno l'ho sentita cambiare
                giorno per giorno
                dice: "non me ne importa"
                dice: "la prima volta lo farò solamente con te".
                Lilli che voli
                con i tuoi pensieri più in fretta dei miei
                Lilli che sali
                sopra i tuoi sogni più in alto che può
                Lilli gli amori non sono facili mai.
                Lilli ti invidio
                per quel che piangi e per i giorni che ancora
                devi incontrare
                corri dove ho già corso
                corri non mi aspettare scappa via
                dalla mia fantasia.
                Lilli che spari
                la tua incoscienza ad un passo da me
                Lilli che vali
                tutti gli amori che ho avuto fin qui
                Lilli la vita
                non è mai come nei film.
                Lilli non basta
                che mi vuoi bene
                c'è una vita da bere
                nel tuo bicchiere
                storie stagioni amari
                gente e amori veri
                che vedrai mi dimenticherai.
Note sulla canzone
Questo brano non era incluso nella versione su vinile, ma comparve nella prima edizione in compact disc.
                Trae origine da uno strumentale inedito che nel "Club Tour" del 1983 precedeva l'esecuzione di Pierre.
 Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Canzone_per_Lilly
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Canzone_per_Lilly
 Per ascoltare il brano strumentale: http://youtu.be/inleOH6xNXs
Per ascoltare il brano strumentale: http://youtu.be/inleOH6xNXs
Altre edizioni
- 1984 - Versione promozionale per il juke-box su vinile 45 giri, Rockland, YD 683. Lato A "La mia donna", Lato B "Betty" degli Shadows Dancing.
- 1984 - Prima stampa edizione su vinile, CGD, 20437. Sul retro è assente la scritta "Un particolare ringraziamento all'Alitalia".
- (Data non disponibile) - Ristampa su vinile, CGD, 9031705031.
- 1984 - Edizione su musicassetta della CGD, 30 CGD 20437. Etichetta bianca.
- 1984 - Edizione su CD, CGD, CDS 6011. Rispetto al vinile contiene in più il brano "Canzone per Lilli". Made in Italy.
- 1984 - Edizione su CD, CGD, CDS 6011. Rispetto al vinile contiene in più il brano "Canzone per Lilli". Made in West Germany.
- 1984 - Edizione su laserdisc per l'Inghilterra, CGD Videosuono, LV 075004. Tracce: "La mia donna", "Io vicino io lontano", "Stella del Sud", "Come saremo", "Il giorno prima", "Selvaggio", "Ragazzi del mondo".
- 21.12.1984 - Edizione promozionale su vinile per il Giappone, Seven Seas ?K28P 503.
- 21.12.1984 - Edizione su vinile per il Giappone, Seven Seas ?K28P 503.
- 1984 - Edizione su laserdisc per l'Inghilterra, CGD Videosuono LV 075004.
- 1985 - Edizione su vinile per la Yugoslavia, ZKP RTVL - LL1264.
- 1989 - Edizione su vinile, Warner Music, 9031-70503-1.
- 1989 - Edizione su musicassetta, Warner Music, 9031 70503-4. Sul frontespizio sono assenti il logo Pooh e la scritta "Aloha".
- 1989 - Edizione su CD, Warner Music, 9031-70503-2. Made in Germany.
- (Data non disponibile) - Edizione su CD, CGD, 9031 70503-2. Made in Italy by Pozzoli.
- (Data non disponibile) - Edizione su CD, CGD 9031-70503-2 YS. Made in France.
- 2012 - Edizione su CD, collana Legend, Artist First, 8033954531506.
Versioni su musicassetta
Rassegna stampa
Giugno 1984 - Tutto Musica e Spettacolo - N°6 - "Pooh Fans Club"
Super attività per i Pooh, che stanno quasi ultimando il lavoro di registrazione del nuovo Lp. L'atmosfera di Mawui, suggestiva isola delle Hawaii nella quale sono sbarcati ai primi di maggio [...] ha giovato ai «4 orsacchiotti» che sono molto soddisfatti dei risultati. Il ritorno è previsto per metà giugno, mentre il nuovo disco sarà nei negozi a settembre [...].
20 luglio 1984 - Corrier Boy Music - N°29 - Pag. 12 - "Alle Hawaii ci è successo che..."
[...] loro alle Hawaii ci sono andati per incidere il loro nuovo album[...].
					«Lo so già che qualche maligno starà pensando che quelle parti non si lavora ma ci si diverte. E invece non è così: sentirete a settembre cosa siamo riusciti a combinare. Certo, il posto, esattamente l'isola di Maui, era davvero splendido, ma noi l'abbiamo goduto poco. Eravamo in sala d'incisione alle die i del mattino e ci restavamo fino a sera inoltrata. Ecco, a questo punto scattava il momento-relax [...]. Dei tramonti incredibili, una voglia di restare lì per sempre ad ammirare l'oceano, e invece a nanna presto, per non perdere la concentrazione [...]».
					E il nostro nuovo disco quando uscirà?
					«A settembre e noi inizieremo la tournée verso la metà di ottobre [...]».
Ottobre 1984 - Tutto Musica & Spettacolo - "Aloha dalle Hawaii un mondo di suoni", di Fabio Santini
12 ottobre 1984 - Il Monello - N°41 - Pag. 8 - "Che bravi attori questi orsacchiotti...", di Massimo Cerri
[...] «Siamo felici e soddisfatti di "Aloha", è un album con l'atmosfera giusta, meglio di "Tropico del Nord". Fra pochi giorni, il 10 ottobre, parte la nostra tournée. Ci vedrete parecchio in televisione». Così dice Roby Facchinetti [...]. Il loro autunno si preannuncia veramente caldo e poi, vicino a Natale, saranno spiti di «Fantastico 5» per tre settimane di fila. Pippo Baudo li attende ansioso e comunque ha già rapito un ottimo brano, del nuovo LP «Ragazzi del mondo» per farne la sigla di «Domenica in».
					- Una novità: assieme all'album «Aloha» avete prodotto un film di 55 minuti girato alle Hawaii. Cos'è? Una sorta di maxivideo o cos'altro?
					- No, il filp è proprio un film, lo ha girato una brava e giovane regista, Ivana Masetti. L'abbiamo realizzato nell'isola Maui dove ci sono gli studi di George Benson e dove abbiamo registrato l'album. C'è un filo conduttore: i Pooh alle prese con la vita in questo posto favoloso dove abbiamo passato due mesi e alle prese, ovviamente, con la produzione di questo LP. È vero, c'è un video per ogni canzone, ma legando insieme i singoli video è nato il film. Ci consideriamo anche dei discreti attori.
					- Che cosa significa il titolo, «Aloha»?
					- È una parola che significa molte cose, tutto ciò che arriva dal cuore. È qualcosa di più di un semplice saluto; è una manifestazione di affetto, di stima, di interesse verso l'altra persona [...].
Marzo 1985 - Guitar Club - N°3 - Pag. 10 - "Dodi Battaglia la chitarra e «più in alto che c'è?» ovvero il suo disco solo", di Andrea Pennesi
[...] I Pooh, per eccellenza il gruppo italiano di «easy listening», hanno sempre mantenuto una costante limpidezza di intenti e comportamenti; il che, unitamente ad una continua ricerca del meglio nel campo del pop melodico, ha valso loro il costante apprezzamento di più generazioni dio fans, mai traditi da scelte discutibili o manifestazioni di cattivo gusto.
					Al di là delle valutazioni musicali proprie dei singoli, tutto ciò costituisce un merito indubbio e [...] una vera e propria scuola di «professional musicianship» [...].
					Altrettanto difficile può essere stato, per Donato Battaglia, giovane chitarrista di belle speranze, ritrovarsi teen-eager/enfant prodige in un gruppo come i Pooh, riuscendo a crescere umanamente e musicalmente, maturando senza bruciarsi, con la perenne voglia di imparare senza sedersi sugli allori e sull'«easy money» [...].
					Come giusto coronamento di una carriera musicale lunga e gratificante, giunge ora l'avventura solistica [...].
					Guitar Club Quali sono le differenze principali, dal punto di vista chitarristico, tra Tropico del nord e Aloha?
					Dodi Battaglia Innanzitutto penso che in Tropico del Nord sia stato privilegiato un chitarrismo più tradizionale, basato su parti di chitarra precostituite a tavolino, sia a livello di armonia che di interventi solistici.
					In Aloha le parti di chitarra sono state concepite per essere molto più immediate e penetranti, con maggiore ricerca anche sotto il profilo dei suoni.
					Dal punto di vista pratico ho cercato di raggiungere una maggiore epidermicità, eseguendo le parti di chitarra con gli amplificatori in sala ma stando di fianco al fonico, in regia, per avere un riscontro live di quello che stavo facendo. In questo modo, sentendo le tracce attraverso i monitor anziché in cuffia, sentivo la mia chitarra «sul disco», con la possibilità di immergermi in una dimensione più reale e di poter calibrare ogni singola pennata e il respiro generale della parte. Tutto questo evita di dover riascoltare il nastro con l'apprensione del «chissà che cosa è venuto fuori».
					Personalmente sono convinto che un risultato significativo di questo tipo di approccio sia stato ottenuto nell'assolo di «La mia donna».
					G.C. Che amplificatori hai usato nei due dischi?
					D.B. In Tropico del nord solo Marshall, mentre in Aloha è stato anche usato un Boogie, seppure sporadicamente.
					G.C. E le chitarre?
					D.B. Nel disco precedente le ho usate un po' tutte, Telecaster, Stratocaster, Les Paul Junior e Charvel. In Aloha ho usato esclusivamente una Fender Stratocaster replica della Vintage '57, che trovo eccellente [...]. Questa chitarra monta al ponte un pick up Seymour Duncan tipo «stack» [due bobine sovrapposte, n.d.r.] che, oltre ad avere un suono quasi identico al Vintage, con una bobina sola, ha la possibilità di aggiungere un altro piccolo avvolgimento per mezzo di un interruttore, il che dà un suono un po' più grosso [...].
					D.B. [...] mi piace avere tra le mani una chitarra che quando suono piano suona in un certo modo e che quando «picchio» forte acquista tutta un'altra dimensione [...]. Nonostante ciò mi fa comodo, specialmente in sala d'incisione, avere la possibilità di ottenere un suono più sostanzioso, per il quale prediligo la mia Les Paul Junior con vibrato Kahler oppure la Charvel con pick ups EMG [...].
					G.C. Parlando di assoli, vorrei sapere quale impronta hai cercato di dare al tuo fraseggio...
					D.B. A me piace che vi sia una parte dell'assolo studiata a tavolino, una vera e propria linea melodica da accompagnare all'improvvisazione totale nella quale cerco di dare il massimo dell'espressione, sia nei passaggi più lenti, sia in quelli tecnicamente difficili; [...] direi che sono riuscito a sviluppare questo discorso con soddisfazione nell'assolo di «La mia donna» su Aloha [...].
 
 




















