Pooh - 1982 European Tour '82

1982 European Tour '82

LUGLIO

12 - Curno (BG) - Data zero - Concerto funestato dal lancio di lacrimogeni.
13 - Lecco
16 - Genova - Stadio Luigi Ferraris - Ore 21:30
18 - Lucca
19 - Vittorio Veneto (TV)
20 - Noventa Vicentina (VI)
21 - Firenze
23 - Perugia
24 - Valmontone (RM)
25 - Pescara - Stadio Adriatico
27 - Napoli
28 - Cava dé Tirreni (SA) - Stadio Lamberti
29 - Crotone
30 - Vibo Valentia - Stadio Luigi Razza
31 - Reggio Calabria

AGOSTO

01 - Scicli (Ragusa)
02 - Palermo
03 - Agrigento
04 - Patti
06 - Matera -Stadio
07 - Lecce
08 - Taranto - Stadio Erasmo Iacovone
09 - Trani
10 - Foggia
11 - Ascoli Piceno
12 - Pescara
13 - Fano (Pesaro) - Data da confermare.
13 - Pesaro
15 - Viareggio - Stadio dei Pini
16 - Ravenna
17 - Lignano Sabbiadoro (Udine)
18 - Ceggia
21 - Spoleto
22 - Sarzana (La Spezia)
26 - Malo (Vercelli)
27 - Brescia
28 - Mantova
30 - Berna (Svizzera)
31 - Locarno (Svizzera)

SETTEMBRE

02 - Bologna
04 - Torino
08 - Viareggio (LU)
11 - Terni
14 - Roma - Palaeur

TOUR EUROPEO

Francia, Olanda, Germania, Spagna.

Biglietto dell'European Tour '82

Scaletta del concerto - Pescara, 12.08.1982

  • Oregon
  • Buona fortuna
  • Parlato Red
  • Fuori stagione
  • Dove sto domani
  • L'ultima notte di caccia
  • Parlato Dodi
  • Siamo tutti come noi
  • Rotolando respirando
  • Notte a sorpresa
  • Vienna
  • Aria di mezzanotte
  • Chi fermerà la musica
  • Parlato Stefano
  • Anni senza fiato
  • Parsifal (1a parte)
  • Parsifal (2a parte)
  • Pierre
  • Parlato Roby
  • Io e te per altri giorni
  • Dammi solo un minuto
  • Rubiamo un isola
  • Linda
  • Risveglio
  • Cercami
  • Ci penserò domani
  • Pronto,buongiorno è la sveglia
  • Saluti finali
  • Parlato Roby
  • Non siamo in pericolo
  • Canzone per l'inverno
  • Ringraziamenti
  • Viva
  • Banda nel vento
  • Quello che non sai
  • Piccola Katy
  • In silenzio
  • Tanta voglia di lei
  • Pensiero
  • Noi due nel mondo e nell'anima
  • Nascerò con te
  • Banda nel vento (ripresa)
  • Ancora tra un anno

 

Rassegna stampa

Giugno 1982 - Bolero - Pagina 74 - "Un'azienda in concerto", di Massimo Rossi

Giugno 1982 - Bolero - Un'azienda in concerto

Esistono da 16 anni. Sono il più conosciuto complesso di musica pop italiano. Però più che a una «band» rock assomigliano però a una azienda. Sono in quattro e per «mandare avanti la baracca» si sono dovuti trasformare in manager di se stessi. Ogni giorno tengono una riunione, quasi un consiglio di amministrazione, dove discutono gli impegni a breve e lunga scadenza, gli investimenti, la politica aziendale. Hanno 60 dipendenti e sono proprietari di tutte le attrezzature che usano nei loro concerti: impianti acustici, luci, raggi laser, scenografie, parco auto con tre camion...
Ogni LP che pubblicano, almeno in questi ultimi anni, vende 400-500 mila copie, vette che in Italia sono toccate soltanto da Lucio Dalla e Renato Zero. Il fatturato di questa società non ci è possibile conoscerlo, ma c'è un dato interessante: «All'inizio della tournée italiana dell'anno scorso siamo partiti con un passivo di 400 milioni» [...].
Proprio durante questo tour, i Pooh hanno registrato dal vivo una serie di brani che ora sono stati riversati in un album doppio dal titolo «Palasport», il 18° della storia dei Pooh [...].
Vi sentite i numeri uno della pop music italiana?
«Se per pop si intende popolare», risponde Dody, «direi che si sentiamo tra i numeri uno, visto anche come è andata l'ultima tournée dell'anno scorso. Abbiamo toccato una media di 15 mila presenze per sera, con punte di 30 mila, e con 8 mila quando suonavamo in paesini di mille abitanti» [...].
«Normalmente il contratto discografico lo si rinnova ogni tre anni», risponde Roby, il più anziano dei quattro. «Questi ultimi due rinnovi ci siamo detti: "Ragazzi, facciamo ancora questi tre anni e poi vediamo come siamo messi". Poi, ogni volta si verificano fatti eccezionali ed è come se noi dovessimo ricominciare da capo, con nuovo entusiasmo. Per esempio, l'estate scorsa abbiamo notato una media del 30-40 per cento di pubblico in più rispetto all'anno prima. In sostanza, la nostra popolarità aumenta sempre più [...]».
Il pubblico che ogni volta trovate in più è di giovanissimi?
«Esatto», prosegue Roby. È vero che, strada facendo, un po' del nostro pubblico lo perdiamo perché cambiano i gusti, gli interessi e le età. Però ai nostri concerti arrivano le nuove generazioni». «Tu scopri ragazzini di 13 anni«, interviene Red, «in prima fila, durante i nostri concerti, che cantano "Piccola Katy", una canzone che noi abbiamo inciso 14 anni fa. Perciò c'è un aggiornarsi sul passato musicale dei Pooh che ci fa pensare che sarebbe sbagliato tirare i remi in barca [...]».
Oggi, guadagnano bene i Pooh?
«Sì» dice Stefano «non ci lamentiamo». «Bisogna anche dire» aggiunge Dody «che se oggi riusciamo a guadagnare è perche siamo riusciti a organizzarci. Oggi andiamo in tournée con quasi tutte le attrezzature che sono nostre». «Con i margini che ci sono in Italia» prosegue Roby «non sarebbe possibile avere la struttura che abbiamo e fornire uno spettacolo di buon livello. Se partendo adesso, da zero, dovessimo strutturare un'impresa come la nostra sarebbe un disastro economico». «Noi facciamo una media di cento concerti all'anno», conclude Red, «il che significherebbe, solo di noleggio di tutte le attrezzature, almeno settecento milioni all'anno. Impossibile».
I vostri prossimi impegni?
«Il 12 luglio» illustra Red «parte il tour estivo: oltre l'Italia, toccheremo Germania, Francia e Spagna. Poi ci hanno invitato allo Yamaha Festival di Tokyo e il viaggio deve essere concertato in concomitanza con un tour perché spostarci coi tecnici laggiù ci costa circa 300 milioni. Poi c'è un tour nei Paesi dell'est che dobbiamo programmare da tre anni.». «Poi c'è un discorso con gli USA» prosegue Stefano. Nella costa di New York ora c'è interesse per tutto ciò che è italiano» [...].

22 febbraio 1983 - Kolossal - Numero 101 - "Pooh - Tutti per uno uno per tutti", di Francesca Scopelliti

22.02.1983 - Kolossal - N.101 - Pooh - Tutti per uno uno per tutti - Di Francesca Scopelliti    22.02.1983 - Kolossal - N.101 - Pooh - Tutti per uno uno per tutti - Di Francesca Scopelliti    22.02.1983 - Kolossal - N.101 - Pooh - Tutti per uno uno per tutti - Di Francesca Scopelliti

[...] Kolossal: Un bilancio dell'82, anno XVI dell'Era Pooh.
Roby: «Discograficamente è andata benissimo, con "Palasport", l'album che abbiamo registrato dal vivo».
Stefano: «Anche la tournée è andata forte. Una marea di gente. Per affluenza di pubblico credo che solo Franco Battiato e Claudio Baglioni abbiano avuto i nostri stessi risultati».
Dodi: «Abbiamo chiuso in rosso, però. Centottanta milioni di deficit».
Kolossal: Com'è possibile, se avete sempre fatto il tutto esaurito?
Red: «Abbiamo in partenza delle spese di gestione enormi. Ci spostiamo con sei TIR, abbiamo sessanta persone che lavorano con noi [...]».
Roby: «Poi entrano in ballo gli imprevisti: un impianto che salta, un TIR che si guasta e via di questo passo».
Stefano: «Comunque, e non da oggi, non abbiamo mai pensato di arricchirci con le tournée. Per noi va bene anche se alla fine risulta una voce passiva, nel nostro bilancio. La tournée ha una funzione promozionale, ci mette a contatto diretto con il pubblico, vale a dire con i potenziali acquirenti dei nostri dischi. E di dischi ne abbiamo sempre venduto milioni...».
[...] Kolossal: Adesso avete in classifica il vostro ultimo 45 giri, con i brani «Non siamo in pericolo» e «Anni senza fiato».
Roby: «Questo singolo è nato, direi, a furor di popolo. Nella nostra ultima tournée ogni volta che facevamo quei due pezzi il pubblico impazziva».
Red: «Piaceva soprattutto "Anni senza fiato", che in fondo è una canzone che rende di più dal vivo che in disco, perché fa molta scena. Ognuno di noi ha un suo spazio, una "fetta" di canzone, una specie di mini autobiografia musicale [...]».