Pooh - Notizie e novità del 2014 - Ottobre

In "L'istinto e le stelle" l'io piu' personale di Red Canzian - Venerdi' 03.10.2014

Red Canzian

Chi da anni segue la musica dei Pooh conosce sicuramente anche quel che hanno pubblicato Roby, Dodi e Red negli anni al di fuori del gruppo. Sicuramente, rispetto ad altri loro colleghi sia in ambito nazionale che internazionale, i Pooh si distinguono per la dedizione al loro gruppo, che da quasi 50 anni li vede calcare palchi ed emozionare cuori con la loro musica, sotto un nome nato da un compromesso in un freddo febbraio milanese di tanti anni fa fra cinque ragazzi che volevano suonare ad ogni costo ed un discografico che da questo voleva guadagnarci.
Data la statura artistica dei singoli appartenenti sia come interpreti che musicisti, sarebbe stato quasi logico ed anche legittimo aspettarsi una maggior cura delle rispettive velleità soliste o di progetti al di fuori del gruppo, ed invece no: costanza, dedizione e lealtà ad un sogno e ad un identità comune nata sotto il nome Pooh.
Nel caso di Red Canzian, unico componente del gruppo ad aver militato prima dei Pooh in un’altra formazione di un certo nome (quei Capsicum Red che ritroviamo anche in questo lavoro per una “one and only one song” reunion, ma ne parleremo più avanti), ci si trova davanti ad un musicista ed interprete di grande spessore che ha sempre dimostrato con i fatti di non essersi mai crogiolato nella comoda idea di far parte di una band famosa e campare quindi di rendita. Nella sua crescita come musicista ha saputo cercare e creare un suo suono, partendo da figure chiave nell’ambito del suo strumento come Jaco Pastorius e Stanley Clarke, fino ad arrivare ad un suo personale e caratteristico uso del basso fretless, diventato uno degli elementi caratteristici del suono dei Pooh. Ha inoltre saputo creare commistioni con mondi musicalmente distanti da quello dei Pooh, esprimendo così il suo amore per tutta la musica a 360 gradi, testimoniato in parte già nel suo primo lavoro solista, “Io e Red” del 1986, poi costantemente negli anni grazie alla sua attività di produttore e direttore della nota Fondazione Q.
Tuttavia, questo nuovo lavoro di Red si pone su un piano del tutto differente rispetto al precedente: non ne è il seguito e non potrebbe esserlo, dato il lungo tempo trascorso e la inevitabile maturazione umana ed artistica del bassista trevigiano, maturazione che ha lasciato sempre trasparire anche nel suo lavoro di musicista. Muovendo i passi dal lavoro di introspezione e incasellamento dei tasselli della memoria che ha dato come frutto la sua recente autobiografia “Ho visto sessanta volte fiorire il calicanto” (Mondadori, 2012), Red ha creato con questo disco quello che si può considerare come un'appendice ma anche come un’opera a se stante, dove si racconta proprio con quella musica che rappresenta il suo linguaggio primario, condividendo la sua essenza ed il legame con i suoi affetti e le sue radici, il suo percorso di vita e quella musica che sempre girava intorno alle istanze di un ragazzo italiano del dopoguerra, filtrato attraverso la sua sensibilità che indubbiamente gli permette di cogliere la bellezza anche nelle cose più semplici.
Si sono intrecciate così come le trame di un ordito questi elementi che hanno dato vita per chi scrive ad un lavoro qualitativamente ben al di sopra della media generale di questa musica che sempre meno riesce ad emozionare e che l’industria discografica continua a volerci propinare come nuova.
Red per questo lavoro si è circondato della sua famiglia e di tutti quei musicisti che ne sono diventati in qualche modo parte, attraverso la Fondazione Q o nel suo percorso artistico ed umano, dimostrando con i fatti (e il DVD è sostanzialmente questo) che niente riesce a legare più della musica. Red non poteva scegliere compagno migliore di Miki Porru, il cantautore emiliano da lui scoperto negli anni ’80 e diventato oggi un autore tanto raffinato quanto mai abbastanza apprezzato. Porru ha saputo vestire le composizioni di Canzian muovendosi dalle suggestioni che questi gli ha trasmesso, parlando di se nel rinsaldarsi di una vecchia amicizia e raccontandosi nella sua autobiografia. Altri due importanti nomi della musica italiana, Ivano Fossati e Giuliano Sangiorgi, hanno voluto vestire ognuno una canzone di Red: il primo per onorare una promessa fatta nel lontano 1978 e l’altro semplicemente per amicizia e gratitudine per il bassista dei Pooh e per quel che con il suo gruppo ha rappresentato per i Negramaro.
L’album, grazie a questi autori ma soprattutto al particolare gusto ed eleganza musicale che lo contraddistingue, si pone sicuramente in un ambito autorale altro rispetto a quel che la superficiale critica musicale italiana si aspetterebbe da uno dei Pooh (ma tanto non è che la critica ci abbia mai preso granchè con loro…). I testi rivelano da subito una profondità che ad un ascolto superficiale potrebbe essere celata da un linguaggio che, pur non essendo complicato, può sembrare a tratti inusuale, ma la singolarità di Porru è proprio questa e vale proprio per questo di essere approfondita.
Quel che lascia davvero a bocca aperta è l’ottimo lavoro di arrangiamento fatto da Phil Mer, che ha anche suonato la batteria ed il pianoforte nell’album insieme a Paul Gordon Manners. Phil Mer, noto per essere il batterista entrato nell’entourage dei Pooh dal 2010 e che aveva già collaborato con artisti come Pino Daniele, Malika Ayane ed altri grossi nomi della musica italiana, sciorina qui le sue insospettabili doti di polistrumentista e arrangiatore, riuscendo a conferire un’identità sonora al lavoro di sicuro consona a quel che Red desiderava, partendo da quelle sonorità e quelle timbriche che la grande musica degli anni ’60 e ’70 ma anche la grande canzone italiana hanno da sempre avuto come caratteristica.
Paul Gordon Manners dal suo canto vanta un curriculum non da poco, essendo stato polistrumentista e cantante in diversi gruppi prog degli anni ’70, nonché per un breve periodo come chitarrista e cantante nei Cugini di Campagna, ma soprattutto ha dalla sua una lunga esperienza come produttore, compositore e arrangiatore.
L’enorme valore aggiunto di questo lavoro è proprio la bellezza dei suoni, tutti “reali” e non frutto di campionamenti: un pianoforte suona come un pianoforte ed un violoncello suona come un violoncello proprio perché sono in realtà… un pianoforte ed un violoncello! Quando poi a suonarli sono anche dei veri musicisti, di quelli con un’anima e delle emozioni da condividere, di quelli che quando suonano sorridono e ammiccano fra loro, allora ecco che davvero non c’è storia! In fondo un artista non chiede altro che questo: condividere il suo mondo, la sua interiorità e quello che lo emoziona, che sia una melodia, dei versi o qualche pennellata su una tela.
Quel che unisce tutte le canzoni, anche quelle rimaste fuori e finite sul dvd come bonus track, è l’essenza stessa di Red come uomo e come protagonista di quei ruoli che la vita da sempre fa interpretare ad un uomo: figlio, padre, amante, amico o da solo, davanti ad un fiume che scorre lento.
Il compendio del DVD è stato davvero un bel regalo: “Lo sguardo e la pelle” è il documentario che permette non solo di capire come si lavora ad un disco ma anche l’affetto, l’anima pulsante e l’armonia che ha caratterizzato la lavorazione de “L’istinto e le stelle”, che sono davvero qualcosa di più unico che raro e lasciano intravedere quella parte “privata” ed intima di chi da anni vediamo “sempre sorridenti dietro gli strumenti”, per citare un grande indimenticabile amico di Red e nostro, Valerio Negrini.
Sotto questo aspetto Red, in linea con la professionalità che da sempre contraddistingue i lavori dei Pooh, ha curato in maniera egregia non solo la realizzazione meramente artistica del lavoro ma anche tutti gli aspetti relativi come il packaging e la grafica, confezionando un prodotto che di sicuro si pone come contenuti ad un prezzo più che competitivo non solo sul panorama italiano.

"ELOGIO DEL SILENZIO"

L’album si apre con “Elogio del silenzio”, un omaggio ai Fab Four che piacerebbe molto al grande George Martin, leggendario arrangiatore e produttore dei Beatles e di un particolare e felice periodo degli America. Di sicuro si saranno divertiti un mondo Canzian, Porru, e Mer ad omaggiare i ragazzi di Liverpool, specialmente il secondo, da sempre un appassionato fan dello storico gruppo inglese che è stato la scintilla per i sogni di tanti ragazzi, fra cui appunto anche Red. Partire dal concetto del silenzio da cui tutto prende forma su un’armonia così intrigante non è cosa propriamente facile, ma del resto un grande come Miles Davis aveva detto che “La vera musica è il silenzio. Tutte le note non fanno che incorniciare il silenzio”… però che bel lavoro di cori quello di Phil Mer e Paul Manners!

"TU CI SEI"

La particolare bellezza di “Tu ci sei”, semplice quanto intensa ballata d’amore scritta per la sua compagna di vita Bea, si inserisce a pieno diritto nel solco tradizionale di quella canzone italiana così spesso bistrattata e dimenticata ma destinata ad essere eterna, perché cantare il proprio amore esprime l’essenza stessa della musica. L’arrangiamento e la bellissima interpretazione di Red le danno il diritto di ben figurare fra quelle canzoni dette “dell’amore assoluto”. È, in definitiva, una di quelle canzoni che ti fanno venire un nodo alla gola e ti fermano il respiro la prima volta che le ascolti… ed anche tutte le altre volte dopo.

"CORRO VERSO TE"

Non è di una corsa frenetica il ritmo che fa da tappeto a “Corro verso te”, piuttosto una tranquilla corsa su di una strada che porta al mare, magari un’assolata highway da iconografia americana, per raccontare quel che forse un po’ tutti siamo stati: un corteggiatore che proprio non riesce a desistere dal suo obiettivo. Lo srotolarsi di immagini intriganti ed efficaci sugli archi e sul pianoforte incastonati nel ritmo trova pace nel bellissimo solo finale di tromba di Fulvio Sigurtà.

"L'INFINITA"

Stupisce invece l’incedere de “L’infinita”, che ricorda quella scuola francese che mai ci si aspetterebbe di sentire in un disco di questi tempi. Su un arrangiamento quasi essenziale di Paul Manners, ad una scarna ritmica si innesta l’efficace arpeggio di Alberto Milani, chitarrista mai strabordante e di gran mestiere che suona in tutto il disco. Il coro del terzetto di soprano, ma soprattutto il caratteristico basso fretless di Red, colorano questo brano di malinconiche tinte acquerello rendendolo una delle gemme del disco.

"SIA QUEL CHE SIA"

La tonalità minore resta la costante anche della seguente, quasi rabbiosa e a tratti amara, “Sia quel che sia” rivelando, se ancora ce ne fosse bisogno, il gran mestiere dei musicisti coinvolti. Il brano mantiene una certa carica senza scivolare mai in facili stratagemmi come distorsioni o diavolerie che sembrano diventate caratteristica comune nella musica odierna per esprimere sentimenti più forti.

"PER UN ATTIMO"

Il testo firmato da Giuliano Sangiorni dei Negramaro per Red è quello di “Per un attimo”, con immagini efficaci e che restano indelebili da par suo ma anche grazie all’ interpretazione di Red. Sono proprio queste magie che il bassista ha saputo creare anche nel suo precedente album solista, e cioè l’interazione di cui è stato capace con altri autori, a stimolare l’immaginario di un album “All-Stars” all’italiana di cui Red potrebbe essere sicuramente un papabile regista.

"OGNI GIORNO E' UN ALTRO GIORNO CHE TI AMO"

Togliere il divertimento e la sorpresa di scoprire i retroscena dietro le canzoni contenute in questo album è una cosa che si vorrebbe evitare in questo articolo, tanto è tutto nell’appassionante e divertente DVD che fa parte integrante dell’album. Proprio per questo è carino scoprire che dietro le belle metafore e immagini descritte dalla penna di Porru in “Ogni giono è un altro giorno che ti amo” c’è quel che può sembrare una cosa banalissima in un rapporto di coppia, ma che invece finisce per sottolinearne l’unicità.

"INESORABILMENTE"

Segue ancora un tributo ad un grande gruppo degli anni ’60, quei Beach Boys la cui “Good Vibrations” viene usata come modello per “Inesorabilmente”, ottimamente arrangiata da Paul Manners usando le sonorità e le peculiarità compositive di quegli anni. Il bravissimo musicista inglese ne realizza anche tutti i cori.

"TUTTO SI ILLUMINA"

Arriva il momento del testo che l’amico Ivano Fossati ha scritto per Red, onorando così una promessa di più di 30 anni prima. “Tutto si illumina” ha un’intensità vibrante che lascia a tratti senza fiato, per le immagini in crescendo che si snodano come in uno di quei film di cui Fossati è da sempre sapiente regista.

"A UN PASSO DALLE STELLE"

A un passo dalle stelle” è la canzone che Red ha dedicato alla figlia Chiara, la quale ha partecipato al disco anche in qualità di corista. In questo brano e nel successivo si esprime più che negli altri la peculiarità del tutto personale di questo lavoro del bassista, ed è forse la canzone che nella struttura risulta più vicina alla tradizione delle ballate che Red ha scritto per i Pooh. Questo non è un demerito, anzi le parole cantano non solo di quell’amore che sembrerebbe ovvio di un genitore per la figlia, ma di quanto il primo si riveda in lei pur riconoscendone l’unicità.

"IL BOXEUR"

Il boxeur” è, a parere di chi scrive, il vero capolavoro dell’album. Red parla di suo padre proprio come ad un padre piacerebbe sentir parlare di se dal figlio, per la consapevolezza di essere riuscito a trasmettergli dei giusti valori. Porru innesta nel testo immagini forti e decise che finiscono per mostrarci quel figlio erede del retaggio del genitore che così importante è stato per la sua formazione. Strofe efficaci su una partitura dai sapori epici, come se provenisse dalla colonna sonora di un film d’altri tempi.

"SINFONIA D'AUTUNNO"

Sinfonia d’autunno” è lo strumentale che chiude l’album, in cui la linea melodica del fretless di Canzian è stata ispirata da una passeggiata in riva ad un lago canadese. Ancora l’acqua quindi, come a sottolineare quel legame della memoria che l’autore ha da sempre sentito con questo elemento naturale a partire da quel fiume Sile nei cui pressi è cresciuto, suggerendogli nota per nota il suo canto.

"LA MUSICA"

Nel DVD sono presenti 6 brani registrati dal vivo in presa diretta che per omogeneità poco legavano con il resto dell’album ma che Red proprio non si sentiva di lasciar fuori. Ecco quindi “La musica”, suonata con Walter Gasparini, Mauro Bolzan e Paolo Podda, suoi compagni dei Capsicum Red a cui si unisce per l’occasione Paul Manners che, oltre agli arrangiamenti, suona il basso al posto di Red, che ritorna al suo ruolo originario di chitarrista per un bel rock in puro stile anni ’70 in cui rievoca con i compagni proprio quegli inizi.

"SINFONIA D'AUTUNNO" - ALTERNATE TAKE

Un’alternate take di “Sinfonia d’autunno” è presente in un bell’arrangiamento del chitarrista Paolo Schianchi che la suona con la sua famigerata chitarra a 49 corde, facendo da tappeto alla melodia di Red che, in questa versione così intima a due, viene quasi da immaginarlo in riva non più ad un lago di una terra oltre oceano ma al suo amato fiume Sile.

"IL FIUME"

Ed è proprio quel fiume che fa da sfondo a “Il fiume”, la canzone che Red canta con sua figlia Chiara, accompagnati da Phil Mer al pianoforte e da Andrea Anzalone degli Archimia al violoncello. È bello che questa canzone sia apparsa comunque in questo lavoro e non sia stata dimenticata, testimonianza del sincero amore di Red per la sua terra e le sue radici.

"NOI DUE"

Noi due” è una ballata che, pur muovendo da semplici concetti, è proprio per questo gradevole come se fosse una filastrocca d’altri tempi, muovendosi su gli stilemi della musica medievale angolosassone in un bell’arrangiamento di Paul Manners. Volendo andare a cercare un precedente nella storia musicale di Red, c’è una vecchia canzone dallo stesso sapore “d’Albione” che risponde al titolo de “Il suo tempo e noi” del 1976, a testimoniare proprio quelle efficaci escursioni in altri mondi musicali che Red è da sempre riuscito a creare e di cui abbiamo parlato più sopra.

"PER UN ATTIMO" - ALTERNATE TAKE

Per un attimo”, per sola voce, pianoforte e archi, nonostante l’essenzialità dell’esecuzione, non annebbia per niente lo spessore della bellissima ballata firmata a sei mani da Canzian, Mer e Sangiorgi ma le conferisce anzi una intensità inaspettata pur avendo un arrangiamento quasi minimale.

"E ADESSO"

Conclude la serie di canzoni incluse nel DVD “E adesso”, una canzone cantata dal solo Miki Porru che fa da potenziale trailer per il prossimo album del cantautore, che chi scrive sta aspettando come il pane, dopo l’eccellente predecessore di pochi anni fa “L’uomo che cammina” che, andando un po’ off-topic, consiglio a tutti di procurarsi.

Con questa recensione, cercando di non rivelare più di tanto, noi di iPooh.it abbiamo cercato di manifestare in modo personale e senza innalzarci su pulpiti che non ci competono (quelli della critica musicale) quel gradimento che l’album “L’istinto e le stelle” di Red Canzian ha suscitato in noi.
Ma, anche in questo caso, più delle parole può fare solo la musica, quindi se diciamo che è un album davvero imperdibile, potete fidarvi!

Red Canzian: L'istinto e le stelle

Autore - Antonio Russo