Pooh - Notizie e novità del 2017 - Giugno

Il dopo Pooh per Red Canzian, tra progetti e ricordi - Prima parte - Domenica 18.06.2017

Red e Chiara Canzian

In questa prima metà di giugno il ricordo dei Pooh e della loro trionfale tournée d'addio, quel Tour Reunion - L'ultima notte insieme che li ha visti riuniti in cinque sul palco, è vivo più che mai nei cuori dei fan, grazie anche alla replica del live registrato il 10 giugno 2016 allo stadio San Siro di Milano: una replica andata in onda su Canale 5 la sera del 17 giugno e che ha registrato il massimo di ascolti con 2.272.000 di spettatori ed il 15,5% di share.
Ora ogni Pooh ha le idee ben chiare sui prossimi progetti da sviluppare, da solo o in coppia come Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, progetti di cui hanno parlato il 06 giugno scorso in occasione del ritiro dei tre premi aggiudicati dai Wind Music Awards 2017. Red Canzian, ad esempio, è nel pieno del vero e proprio tour di presentazione di "Sano vegano italiano", il quarto libro a portare la sua firma. Il volume, edito da Rizzoli, è stato scritto a quattro mani con Chiara, figlia del bassista e di Delia Gualtiero. Un libro realizzato "in famiglia", dedicato nella prima parte alle tematiche della filosofia vegana, nella seconda alle ricette raccolte per stagione ed illustrate da numerose fotografie. Red ha parlato di questo, del passato e dei progetti futuri in una serie di interviste tenute da Fabio Martini per l'emittente romana Radio RTR 99.

In qualche modo finiscono anche delle certezze con questa scelta, però c'è anche un grande stimolo ad andare a ritrovare, riscavare quelle passioni, quelle voglie che avevi magari messo da parte o che comunque non potevi seguire fino in fondo. Red

Nell'intervento radiofonico del 21 aprile Red ha spiegato quali saranno le conseguenze, a livello personale, del non fare più parte di un gruppo: «Camminiamo con le nostre gambe, ognuno di noi deve cominciare ad arrangiarsi nelle scelte, nelle emozioni, nella gestione dei propri giorni ma anche dei propri batticuore [...]. In qualche modo finiscono anche delle certezze con questa scelta, però c'è anche un grande stimolo ad andare a ritrovare, riscavare quelle passioni, quelle voglie che avevi magari messo da parte o che comunque non potevi seguire fino in fondo: è stimolante per uno come me che ha sempre impostato la propria vita comunque sulla creatività e sull'esperimento, nel cercare di trovare sempre qualcosa che mi stimolasse. Per cui sto vivendo una situazione ancora di assestamento, infatti non ho voluto cantare in tutti questi mesi proprio perché ci sono secondo me dei tempi "cuscinetto" che servono, come la decantazione di una emozione. Però sto bene, perché fortunatamente c'è questa cosa con Chiara che ci fa star bene insieme: parliamo tanto, ci raccontiamo cose che da tanto tempo magari avevamo voglia di dirci [...]».

Chiara ha illustrato la struttura e la filosofia di "Sano vegano italiano": «Questo libro è diviso in due parti. La prima parte è stata fatta principalmente dal papà: è una parte narrativa in cui viene raccontata la sua esperienza da vegano, ma anche quelle che possono essere le ripercussioni di non essere vegani nell'ambiente, nella salute, racconta un po' a 360 gradi le sue esperienze, i suoi punti di vista etici e riguardanti la salute. Nella seconda parte del libro invece ci sono ricette: me ne sono occupata io. Faccio la cuoca da qualche anno ormai e sono 50 ricette, 10 per stagione, 10 dedicate ai dolci. Ogni ricetta ha la foto del piatto finito, sono descritte veramente nel dettaglio in modo che si possa riuscire a farle senza troppe difficoltà. Sono tendenzialmente ricette facili e poi ce n'è qualcuna un po' più articolata perché ci stava anche dare sfogo a quella che è la mia creatività in cucina. Sono ricette italiane perlopiù che partono dalla tradizione, perché appunto tantissimi piatti sono già vegani e non lo sappiamo, magari non ci pensiamo: la pappa al pomodoro, la ribollita, la farinata di ceci, la caponata [...]. Non è più complicato vivere vegano rispetto a vivere onnivoro e soprattutto, almeno per quanto mi riguarda, si riesce ad avere la coscienza molto più leggera oltre a sentirsi più leggeri anche fisicamente perché chiaramente non mangiando grassi animali si sta meglio».
Chiara ha poi spiegato quali sono i suoi trascorsi professinali: «Ho fatto tante esperienze nei ristoranti già quando vivevo a Milano, poi ho avuto l'opportunità di aprire un mio posto, un mio ristorante a Verona, una hamburgeria gourmet dove io mi occupavo della parte vegetariana e vegana. Poi l'ho lasciato per tornare a Treviso, perché avevo questa voglia e sono diventata una chef errante: quindi viaggio, lavoro nei ristoranti dove vengo chiamata, faccio i menù, la creatività dei menu vegetariano e vegano per i posti soprattutto onnivori, in modo da poter dare una proposta anche a chi non mangia carne, pesce o derivati e poi col libro stiamo viaggiando in tutta Italia». Poi, spiegando chi ha avuto l'idea di realizzare il libro, ha aggiunto: «E' partita da lui. Un giorno mi ha detto se mi andava di fare un libro assieme e io ho detto di sì, ho detto "Su cosa? Di cosa parliamo?". E allora mi ha detto di questa idea di fare questo libro in cui raccontava appunto il su pensiero sull'etica vegana, sulla sua esperienza, anche su come l'ha aiutato a livello salutare, appunto perché due anni fa è andato tutto bene probabilmente anche grazie al fatto che è vegano dal 2009».

E' un libro che abbiamo sempre definito fin dall'inizio "gentile", nel senso che non impone nulla ma accende tante piccole lampadine in un magma nel quale stiamo un po' galleggiando tutti, molto spesso per preconcetti. Red

Red si è attribuito la paternità del titolo: «E' mio. Volevo un titolo musicale perché per me ogni cosa che dici, soprattutto se deve essere un titolo, deve avere un ritmo. I claim devono suonare bene, perché se io lo chiamavo "Buono, vegano e saporito", non "suonava". "Sano vegano italiano": finiscono tutti con la "O" per cui ha un suono e poi racchiude esattamente quello che è il concetto, perché è un cibo sano, sicuramente sano. Chiara, quando facciamo queste cene, fa una cena da cinque portate [...]. Tu le mangi, ti svegli al mattino non appesantito perché hai mangiato in realtà tutte cose naturali, cucinate tra l'altro con saggezza: non c'è impiego di strutto, non c'è impiego di questi grassi animali che realmente ti rendono molto appesantito, appesantiscono qualsiasi cosa tu mangi. Il titolo doveva racchiudere questo. "Italiano" perché evitiamo tanti prodotti che spaventano le persone perché pensano che cucinare vegano, mangiare vegano sia complicato: il tofu, il seitan, queste cose qua [...]. Siamo alla terza ristampa e già parlano della quarta perché è un libro che abbiamo sempre definito fin dall'inizio "gentile", nel senso che non impone nulla ma accende tante piccole lampadine in un magma nel quale stiamo un po' galleggiando tutti, molto spesso per preconcetti, perché i vegani della prima ora si sono proposti in maniera un po' integrale anche un po' aggressiva e forse hanno allontanato la gente invece che avvicinarla. Abbiamo voluto mettere un po' di chiarezza [...]. Noi non pensiamo di avere la vera verità in tasca, abbiamo la nostra verità: le verità prendono forma e valore quando si confrontano con altre verità, perché credo che soltanto da una comunione di pensieri possa nascere "IL" pensiero. Non cambieremo il mondo con un libro e non lo cambieremo nemmeo da un giorno all'altro, ma se soltanto con un libro il 10% delle persone smette di mangiare carne e si produce per il 10% in meno carne negli allevamenti intensivi, quel 10% significa meno inquinamento, meno liquami che vanno a finire nei fiumi, nelle falde freatiche, che inquinano gli oceani [...]. Credo che l'impronta che l'uomo sta lasciando sul pianeta sia troppo pesante, troppo violenta e che non garantirà assolutamente un buon futuro ai nostri figli».

Gli incontri per la presentazione ancora in calendario sono:

  • 22 giugno - Teatro "Roma", Castagneto Carducci (LI). Ore 19:00.
  • 24 giugno - Agriturismo Colline di Rossoli, Via XVIII Luglio 1977, Sorbolo di Follo (SP). Info tel. 3492688611 - 3398101384.
  • 26 giugno - Radicchio Rosso, Via Stradone 74, Ravenna. Info tel. 054443228 - 3392265569.
  • 28 giugno - Porcelanosa, Corso Umberto I 27, Montesilvano (PE). Info tel. 0854456002.

 

Fine prima parte...

Autore - Michaela Sangiorgi