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Anno 2012
30 ottobre 2012 - Corriere Mercantile - "'Opera seconda' dei Pooh dal vivo con l'orchestra"
[...] Questa alle 21 al Teatro Carlo Felice la storica band italiana presenta il disco "Opera Seconda", con alcuni grandi successi riarrangiati in chiave classica. Il gruppo sarà accompagnato dal vivo dall'Ensemble Symphony Orchestra.
19 novembre 2012 - Il Tirreno - Pag. 44 - "Quarant'anni da amici, Pooh per sempre", di M. Antonietta Schiavina
«Ora che il nostro spettacolo è definitivamente decollato, possiamo dire che ci stiamo esibendo nel nostro più bel concerto, il più emozionante, il più maturo, il più appassionato, accolto ogni sera dal pubblico con un entusiasmo che ci fa salire l'adrenalina alle stelle».
A parlare per i Pooh, che con "Opera seconda" disco e tour ricominciano da tre [...] è il poliedrico Red [...].
La collaborazione di Biondi, nell'album, ma anche di Claudio Baglioni, da cosa deriva?
«Dall'amicizia, dal desiderio di fare qualcosa insieme, senza editori, senza discografici, per uno di quegli esperimenti spontanei che riesce bene proprio perché si fa solo per amore».
[...] Con "Opera Seconda in Tour", siete tra i primi artisti al mondo a impiegare in un concerto i fari A.leda, i nuovissimi "cambia colori" a led firmati Clay Paky.
«I nuovi fari intelligenti, che non scaldano, consumano pochissimo, ma soprattutto sono piccoli. Fanno la stessa luce di quei sarchiaponi che si usavano un tempo, e inondano il palco di pennellate di colore di grande effetto. Quelli che abbiamo noi erano astati preparati per il mega-concerto di Michael Jackson, che poi purtroppo non è riuscito a usarli».
Il vostro album non ha dei brani celebri, ma canzoni legate da un filo comune, che parlano di precarietà, di femminismo, di omosessualità...
«Volevamo dare una seconda chance, rivisitandoli, ad alcuni motivi, che pur essendo così lontani, fanno parte di un'unica storia ancora attuale. "Ci penserò domani", il brano che interpretiamo con Mario Biondi, non è mai stato un singolo, ed è uno dei pezzi più belli del nostro repertorio».
Quanto tempo è occorso per mettere a punto l'album?
«Parecchio. Siamo stati un mese in sala prove solo per suonare i motivi e capire come distribuire le parti dell'orchestra».
Ora che siete in tre, come vi organizzate per prendere le decisioni?
«Ci affidiamo come sempre alla maggioranza [...]. Chi si è sciolto, non si è mai davvero innamorato del proprio lavoro, mentre noi abbiamo un grande rispetto per i Pooh, tanto che ne parliamo come se non ne facessimo parte [...]. Non siamo degli alieni e ogni tanto anche noi litighiamo. Ma a differenza di altri, che puntano di più sul personale e non sul gruppo, facciamo il contrario, pensando che in tutti questi anni, c'è stata e c'è gente che con noi ha vissuto, ha pianto ha amato, ha fatto l'amore e non possiamo svegliarci una mattina dicendo a questa gente "vaffa..."».
[...] Come sono i Pooh da grandi?
«Saggi. Ma il giorno della maturità è ancora lontano. Per ora siamo bambini con tanta grinta [...]».
Rassegna Stampa Anni 2010 - Anno 2012 - 1° parte - Continua...