Pooh - Rotolando Respirando

Rotolando Respirando
Lato B

Lato A e lato B della copertina.

Dati

  • Titolo = Rotolando Respirando
  • Pubblicazione = Settembre 1977
  • Data matrici = 28 ottobre 1977
  • Versione = Vinile 33 giri
  • Editore e codice = CGD 20012 (vinile) CGD 30 20012 (musicassetta) CGD 32 S 20012 (stereo8)
  • Tipo audio = Stereo
  • Prodotto realizzato e arrangiato da = Roby Facchinetti, Stefano D'Orazio, Dodi Battaglia, Red Canzian
  • Collaborazione musicale = Gianfranco Monaldi
  • Tecnico del suono = Franco Santamaria
  • Inciso presso Idea Recording Studio (Milano) nei mesi di marzo - aprile 1977
  • Ass. sound engineer = Sam Baracchetti
  • Supporto = nastro magnetico 24 piste
  • Mixer Telefunken ed Harrison
  • Transfer = CBS di Londra a cura di Arun Charkraverty
  • Copertina di Luciano Tallarini su foto di Mauro Balletti

Note sull'album

Inzialmente questo LP venne pensato come un concept-album dedicato alla città tipo (in questo caso specifico Milano, nei pressi della cui stazione centrale abitava Negrini) e venne inciso tra gennaio e marzo del 1977 negli studi Idea Recording di Milano.

In una intervista i Pooh diedero questa spiegazione in merito al significato del titolo e della copertina:
«Il titolo è strettamente legato all'immagine della copertina del long-playing, che rappresenta un uovo da cui spunta un fiore rosso. L'uovo è una forma di vita, forse la primordiale, da cui nasce qualcosa, che è appunto il fiore... l'uovo rotola per le vie del mondo, senza fermarsi mai, e respira, cioé vive e crea una nuova vita.. insomma, c'è tutto un simbolismo che è poi legato al tema dell'esistenza...». (12.02.1978 - Boy - Numero 5 - "Speciale musica - I Pooh", di Lucia Castagna)

Altre note sull'album...

Formazione

  • Dodi Battaglia = voce, Fender Stratocaster, Gibson Les Paul '54, Martin 6 corde, Yamaha 12 corde acustica, double slide Fender, voice box Glico, MXR effects, Eco Roland e amplificatore Fender Super Twin equalizer.
  • Red Canzian = voce, Fender bass precision, Rickenbacker bass, Autoharp, flauto dolce baritono Honer e amplificatore Fender Super Twin equalizer.
  • Stefano D'Orazio = voce, batteria North, rullante Ludwig, piatti / gongs / campanelli / effetti percussione UFIP, timpani sinfonici Ludwig, cembali Ludwig, Vibrafono Musser e flauto traverso Yamaha.
  • Roby Facchinetti: voce, piano Steinway coda lunga, polimoog, minimoog, organo Hammond, celeste, sistro, Mellotron 400 e Arp Odissey.

Sara nel sole

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voce: Roby Facchinetti
  • Timing: 5:33 ca.

Sara da sei mesi va in città
la mattina presto prende il treno
e fra i libri, il diario e il finestrino
nasce il sole forte del mattino
E si affanna la gente nei bar
mentre il cielo è sereno
Sara ha in corpo la rabbia e l'età
per amare Milano
Sara ha quindici anni e dietro lei
scorre un vecchio film in bianco e nero
né provincia né periferia
tutto un mondo da buttare via
E la scuola non vale di più
meglio starsene in giro
la stazione ha i suoi treni dal sud
Sara è un frutto maturo
Sara respira
dall'asfalto al cielo è primavera
e nessuno se n'è accorto ancora
Sara nel sole
col sorriso scalda le parole
di un ragazzo pallido e gentile
Il ragazzo graffia la città
da una radio libera del centro
per un suo linguaggio un po' speciale
già due volte gli hanno fatto male
La stazione è la casa di chi
non ha niente da fare
e un amore comincia così
non parlando d'amore
Sara respira
dai cortili ai tetti è primavera
quest'incontro è un sogno e un'avventura
Sara s'è accesa
e un coraggio strano l'ha sorpresa
la sua pelle ha voglia di qualcosa

Note sulla canzone

Editore: Suvini Zerboni / SugarMusic.

Appartenente alla rosa iniziale di brani che doveva formare il concept-album, racconta dell'incontro fra i due protagonisti al centro della storia, la ragazza ed il deejay, intorno a cui ruotava il progetto iniziale avente sempre la città a fare da sfondo.
La canzone è stata successivamente pubblicata su:

chiaveLa canzone originale è in tonalità di LA maggiore.
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Sara_nel_sole

Bella

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voci soliste: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti
  • Timing: 3:49 ca.

Bella
oggi c'è il sole e tu sei bella
il tuo sorriso non affonda
tra le faccende della gente
che indifferente intorno a noi
si muove
Bella
la gente è triste e tu sei bella
tutta la noia è lì che balla
dentro le facce allineate
alle fermate dei metrò
ma tu sei bella
C'è sulla città un'esplosione di nuvole
c'è profumo fra il fumo e le fabbriche
è strano
c'è che insieme a te passa la voglia di piangere
e poi la nebbia è già andata a nascondersi
dentro l'acqua la terra e i fanali di stop
delle macchine in fila sui viali
Senti
già ti conosco da due ore
farai l'amore o perdo tempo
o invece è tutto un po' diverso
e tempo perso non sarà
insieme a te
C'è su casa mia un'impressione di luce in più
sulle finestre è d'argento la polvere
dentro il sole che sa di energia trasparente
e tu insisti a esser sempre più bella
Bella
la scala è buia e tu sei bella
la stanza è nuda e invece tu
sei bella

Note sulla canzone

Editore: Suvini Zerboni / SugarMusic.

La canzone, per le scene che descrivono la città sullo sfondo, proviene probabilmente dal progetto inziale dell'album concept.
La canzone viene indicata, sugli spartiti ufficiali e su diversi siti web, nonchè nell'archivio ufficiale SIAE, con il titolo "...e tu sei bella" (anche priva di punti di sospensione iniziali). Nel citato archivio SIAE figura anche un'altra canzone con il titolo "Bella", a firma di Selmoco, Roby Facchinetti e Valerio Negrini, pubblicata dalle Edizioni Eliseo (collegata ad Armando Sciascia della Vedette, la prima casa discografica dei Pooh) di cui non si hanno al momento ulteriori notizie.

chiaveLa canzone originale è in tonalità di LA maggiore.
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Bella_-_Pooh

In diretta nel vento

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Dodi Battaglia
  • Voci soliste: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti
  • Timing: 3:56 ca.

Vivo
mi piace la notte e ci vivo
con le mie sigarette
e il piatto che gira
e dietro i vetri la città
Strano
il microfono è come un bambino
gli parlo e non so
se dorme o mi ascolta
la luce è sciolta nel caffè
E ogni notte così, questa radio è il mio mondo
coi dischi, i giornali e gli scontrini del bar
Senti senti, il telefono ancora
è la solita signora, oh no!
Ed invece sei tu
ma senti che sorpresa!
Due giorni e due notti per dimenticarti
metto un disco per te, poi vattene a dormire
no, scusa, aspetta, dimmi dove sei...
Dimmi
stasera sei in casa da sola
o parli nascosta
fra coperte e cuscino?
La radio è li vicino a te?
E addosso cos'hai?
Voglio saperti tutta
ti voglio sentire come stando lì
senti senti, volevi pensarci
E allora ci hai pensato o no?
Metto un disco per te
e fra pensieri e suono
mi torna la voglia di due giorni fa
Parla ancora con me
l'antenna è un'ombra bruna
contro la luna e sopra la città
L'alba dietro le case si scalda
e questo momento
in diretta nel vento
lo voglio dedicare a te

Note sulla canzone

Editore: Suvini Zerboni / SugarMusic.

Il deejay protagonista della canzone è lo stesso della canzone che apre l'album, fatto che conferma l'appartenenza del brano alla rosa iniziale concepita da Negrini per l'album concept.
Il brano, con un testo in inglese ex-novo scritto da Teddy Randazzo e nuovi arrangiamenti, apparve nell'album Hurricane con il titolo I dedicate my love to you.
La canzone è stata successivamente pubblicata su:

chiaveLa canzone originale è in tonalità di MI maggiore.
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/In_diretta_nel_vento

Commenti sulla canzone

Dodi Battaglia

«Lo ritengo un classico del mio modo di scrivere al piano, abbinato a un testo assolutamente azzeccato. Era la metà degli anni Settanta, stava esplodendo il fenomeno delle radio libere e sentivamo la necessità di rendere un omaggio a queste nuove figure che stavano rendendo un grande servigio alla musica. Una melodia così profonda, romantica, mi strasmetteva cose diverse. Non mi sembrava che una musica tanto intimistica potesse sposarsi con la figura di un deejay. Puntavo a un testo emotivamente forte, sull'onda di pezzi come Infiniti noi. Ma decisi di fidarmi di quello che dicevano i Pooh. E il tempo ha dato loro ragione».

Che ne fai di te

  • Testo: Stefano D'Orazio
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voci soliste: Red Canzian, Roby Facchinetti
  • Timing: 4:33 ca.

Freddo non fa
ma da te
forse nevica di già
La tua città
troppo al nord
non t'aiuta a ricordare
Qui invece resta
tutto al posto suo
solo il tempo passa
ed ho ancora addosso
il calore
delle sere
quando c'eri tu
E mi resta il segno
troppo in fondo
di un amore
speso per metà
Michelle
Michelle
Bene non va
però va
manca un po' di fantasia
La notte poi
su di te
mi si affollano le idee
Che ne fai dei giorni?
Che ne fai di te?
Dimmi quando torni
qui la voglia resta
non mi basto
sei lontana
mille notti fa
e fa notte presto
e il tempo è troppo
per pensare
a non pensare a te
Michelle
Michelle...

Note sulla canzone

Editore: Suvini Zerboni / SugarMusic.

Il brano è stato composto da D'Orazio ed è quindi probabilmente riconducibile al gruppo di canzoni aggiunte a quelle realizzate da Negrini per il progettato album concept poi abortito. Successivamente, con un testo in inglese ex-novo scritto da Teddy Randazzo e nuovi arrangiamenti, apparve nell'album Hurricane con il titolo Your love.
La canzone è stata successivamente pubblicata su:

chiaveLa canzone originale è in tonalità di RE maggiore.
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Che_ne_fai_di_te

Commenti sulla canzone

Stefano D'Orazio

«Conobbi una ragazza in Canada ed ebbi una storia con lei. Quando sei giovane, ti illudi che storie come questa possano avere un futuro, ti regalano un brivido. Poi torni in Italia e ti rendi conto che tutto è diverso: il Canada è lontano non solo geograficamente, ma amche culturalmente. E a quei tempi non c'erano i cellulari, per un intercontinentale dovevi aspettare 40 minuti... Quella ragazza finì in una canzone».

Rotolando respirando

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voce solista: Roby Facchinetti
  • Timing: 5:16 ca.

Il sole è prossimo ormai
il vento corre con me
Tanti piani sopra il mondo
lei sta bene dove sta
cosa c'entro io con quella gente e con lei?
L'autostrada scorre via
voglio andare a casa mia
cosa c'entro io con quella donna non so
Rotolando verso il mondo
respirando l'aria è mia
già in periferia della mia grande città
Con il vestito aperto e le labbra chiuse
io l'ho guardata e vista per quel che è
Quand'era notte
dentro quella stanza
di cose ne ho fatte
posso farne senza
Il sole è prossimo ormai
faccio la gara con lui
vento in faccia e la strada parla con me
E il sole sfonda
l'orizzonte intero
è come una fionda
che colpisce il cielo
E l'aria fischia
tra i capelli e il vuoto
nel sangue che picchia
dalla pelle al fiato
e il nuovo giorno é già nato

Note sulla canzone

Editore: Suvini Zerboni / SugarMusic.

Con il titolo Voi che siete lì davanti a noi il brano faceva parte già da tre anni circa, con arrangiamento e testo diversi, del repertorio del gruppo e veniva eseguita a volte come introduzione durante i concerti; con un nuovo testo, con ancora la città come sfondo, viene integrata all'idea inziale dell'album-concept.
Il brano, con un testo in inglese ex-novo scritto da Teddy Randazzo e nuovi arrangiamenti, apparve nell'album Hurricane di cui è la title-track.
La canzone è stata successivamente pubblicata su:

chiaveLa canzone originale è in tonalità di RE minore
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Rotolando_respirando

YoutubePer ascoltare Voi che siete lì davanti a noi su Youtube, prima versione di Rotolando respirando: http://youtu.be/Rcjtey-EMXw

Commenti sulla canzone

Valerio Negrini

«Il personaggio che corre in autostrada, ripensando alla notte di sesso appena conclusa, poteva essere il disc jockey di In diretta nel vento ma anche semplicemente uno di noi. Un musicista pop, alla soglia dei 30 anni, ribelle e nemico del mondo borghese incarnato dalla donna con cui ha appena rotto».

Per una donna

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voci soliste: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti
  • Timing: 3:30 ca.

Per una donna che dà l'amore
si scende anche in fondo al mare
poi si conquista il tramonto rosso
per metterle il sole addosso
Per una donna si piange forte
il giorno che lei
si stanca e riparte
dimmi
dimmi perché?
Per una donna si inventa il fuoco
per farla scaldare un poco
per una donna si va a rubare
per farla meravigliare
Con te però è più facile
più giusto, più mio
e tutto più vero
Spero
spero
di farcela così
per favore, sì
Tu
sei qualcosa in più
tu calda ed eccitata
dolce e spettinata
se mi hai capito adesso
fammi essere me stesso
Per te che sembri piccola
ma piccola poi non sei
non faccio guerre, non sfido il vento
mi basta il mio sentimento
Abbiamo imparato a leggere
nel fondo del nostro silenzio apparente
Dimmi
dimmi
non è meglio così?
Per favore sì
c'è
più felicità
la vita è un'avventura
ma tu vai sicura
tu
che ti sei capita
tu ne uscirai pulita
Per una donna si parla piano
lei dorme, non la svegliamo

Note sulla canzone

Editore: Suvini Zerboni / SugarMusic.

Il brano, interlocutorio rispetto agli altri che originariamente dovevano formare l'ossatura del concept album sulla città, con un testo in inglese ex-novo scritto da Teddy Randazzo e nuovi arrangiamenti, apparve nell'album Hurricane con il titolo Care.

chiaveLa canzone originale è in tonalità di DO maggiore.
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Per_una_donna

Il suo tempo e noi

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Roby Facchinetti, Red Canzian
  • Voci soliste: Red Canzian, Roby Facchinetti
  • Timing: 3:57 ca.

Non è cosi
che dicevo io
lo credevo meglio
aspettare un figlio
io volevo dividere
ogni giorno con te
ma tu vuoi solo proteggerlo
Bagni la tua mente
solo in acqua azzurra
il bambino è l'erba
e tu sei la terra
non dovrei più toccarti io
E chi l'ha detto mai?
Tu sei ancora bellissima
Lui rischierà, nascerà
farà il grande salto da sé
e poi tutto il resto, lo sai
gli deve arrivare da noi
Lui ha tempo, il tuo tempo ancora non è
Ne abbiamo un po' meno io e te
Parla con la gente
non parlare da sola
Lui da dentro sente
ogni tua parola
Strappa in mille coriandoli
i giornali se vuoi
ma il mondo resta difficile
Lui vincerà, nascerà
vorrà tutto il mondo per sé
che specie di mondo gli dai
se un fiore nell'acqua tu sei?
Lui ha tempo, il suo tempo ancora non è
ne abbiamo un po' meno io e te

Note sulla canzone

Editore: Suvini Zerboni / SugarMusic.

Si tratta del primo brano scitto da Red Canzian per i Pooh per cui Valerio Negrini, accantonato di comune accordo con il gruppo il progetto iniziale di concept album, scrive un testo che dedica a Valentina, la seconda figlia di Roby Facchinetti da poco nata, con il titolo iniziale di Un fiore nell'acqua.
La canzone è stata successivamente pubblicata su:

chiaveLa canzone originale è in tonalità di LA minore.
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Il_suo_tempo_e_noi

Commenti sulla canzone

Red Canzian

«Credo che sia il primo pezzo che ho composto per la band, e l'ho scritto insieme a Roby... chi meglio di lui poteva aiutarmi a entrare nel mondo 'armonico' dei Pooh... lui è quello che ha dato l'imprinting alla nostra storia musicale, perchè oltre a essere un grande autore è uno che ha dato l'anima proprio per creare quell'impasto inconfondibile fatto di voci e melodia che ci contraddistingue, che ci rende unici... Il titolo originale di questo brano era Un fiore nell'acqua. È un brano dolcissimo, è quasi un madrigale suonato con una chitarra con le corde di nylon. Racconta di un bambino che deve nascere: parla di quello che sarà il suo tempo e di come noi genitori vivremo la nuova condizione. A quei tempi non pensavo certo a fare dei figli... ma evidentemente ogni musica ha un suo DNA, e lo trasmette all'autore delle parole... e questa musica aveva un'incertezza e una dolcezza che poteva portare solo lì... Quando è nata Chiara mi sono riconosciuto perfettamente in questa canzone».

Una domenica da buttare

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Roby Facchinetti, Dodi Battaglia
  • Voci soliste: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti
  • Timing: 4:41 ca.

Bene
come sono contento
non c'è un filo di vento
il frigo s'è spento
e l'acqua vien giù
già fusa
in rigagnoli rosa
s'è disfatto il gelato
il vino è finito
col caldo che fa
Le strade
le ha vuotate l'estate
dorme il cane contento
lì sul pavimento
sta meglio di me
e tace
ogni oggetto di casa
non funziona più niente
se manca corrente
e oggi di più
manchi tu
Dove sei?
Scende
una rabbia tranquilla
dal soffitto che adesso
pian piano è più basso
sopra di me
e suona
l'orologio in cucina
pomeriggio bruciato
da un sole sfacciato
che arriva anche qui
qui da me
E mi viene la voglia
di venirti a cercare
l'ascensore insiste a non salire
e mi passa la voglia
ce la faccio lo stesso
a aggiustare i pezzi di me stesso
Dove sei?
Sento
i vicini di casa
fa rumore l'amore
si danno da fare
si sente da qui
La gente
qualche volta ne ha voglia
nelle ore più strane
Domenica infame
senza di te!
E mi viene la voglia
di morire qui adesso
ma non saprei mai se ti ho commosso
E mi passa la voglia
e mi passa l'amore
resta solo un pò di dispiacere
Dove sei?

Note sulla canzone

Editore: Suvini Zerboni / SugarMusic.

La canzone, probabilmente nata per il concept album progettato originariamente, è stata successivamente pubblicata su:

  • 1977 - Dammi solo un minuto / Una domenica da buttare (singolo per i jukebox, CGD YD 491)

chiaveLa canzone originale è in tonalità di DO maggiore.
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Una_domenica_da_buttare

Dammi solo un minuto

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voce solista: Roby Facchinetti
  • Timing: 4:33 ca.

Lo so
so tutto, non parlare più
lo so che forse è meglio
ma crederci non voglio
non c'ero preparato
ci vuole fiato a dirti
Addio
c'è fumo e odore caldo quì
di dolci e di caffè
ognuno pensa a se
è il giorno più normale
ma io sto male, male
Dammi solo un minuto
un soffio di fiato
un attimo ancora
stare insieme è finito
abbiamo capito
ma dirselo è dura
è stato un bel tempo il mio tempo
con te
Dammi solo un minuto
un soffio di fiato
un attimo ancora
noi tranquilli e lontani
oguno per sé
piangeremo domani
ma che coraggio che hai
come fai?
E poi
guardo in fondo cosa sei
un fuoco presto spento
se tira un po' di vento
un gioco senza impegno
ma lasci il segno tu
Dammi solo un minuto
un soffio di fiato
un attimo ancora
stare insieme è finito
abbiamo capito
ma dirselo è dura
svegliati, svegliami dai
come fai?
Ma è vero
che sta tremando il tuo respiro?
Ma sì che è proprio vero
Come mai
i tuoi occhi ora stanno piangendo?
Dimmi che
era un sogno e ci stiamo svegliando
Come mai
i tuoi occhi ora stanno piangendo?
Dimmi che
era un sogno e ci stiamo svegliando...

Note sulla canzone

Editore: Suvini Zerboni / SugarMusic
Incisa presso Idea Recording Studio, Milano fra marzo e aprile del 1977.
Sound Engineer: Franco Santamaria.
Ass. Sound Engineer: Sam Baracchetti.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Telefunken e Harrison.
Transfer: CBS, Londra a cura di Arun Chakraverty.

Per questo brano vennero provati 9 testi diversi, per poi scegliere come definitivo il primo scritto da Valerio Negrini, originariamente scartato dagli altri componenti del gruppo perché giudicato non efficace ne d'impatto. Nell'ambito del progetto iniziale del concept album, vedeva la storia d'amore nata nella prima canzone arrivare ad un passo dalla conclusione nel bar della stessa stazione in cui era iniziata.
Il singolo uscì anche in Cile nel 1977 (CBS 11195) con il titolo Dame solo un minuto / Que ha sido de ti.
Il brano con un testo in inglese ex-novo scritto da Teddy Randazzo e nuovi arrangiamenti, apparve nell'album Hurricane con il titolo Give me only this moment.
I Gemelli DiVersi hanno campionato il ritornello della canzone e realizzato una cover dal titolo Un attimo ancora, singolo e brano dell'album Gemelli DiVersi, con la voce di Jenny B. e pubblicato il 28 agosto 1998.
La canzone è stata successivamente pubblicata su:

chiaveLa canzone orginale è in tonalità di FA maggiore.
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Dammi_solo_un_minuto

Commenti sulla canzone

Valerio Negrini

«Anno di Piombo Millenovecentosettantasette, Verbale di processo proletario alla canzone borghese e reazionaria, a firma del Collettivo Microfono Rosso per l'abrogazione del Mi Minore.

Lo so, so tutto non parlare più Arroganza del maschio sciovinista.
lo so che forse è meglio
ma crederci non voglio
Non c'ero preparato
ci vuole fiato a dirsi
Addio!
Violenza controrivoluzionaria del Padrone che licenzia il Lavoratore.
C'è fumo e odore caldo qui
di dolci e di caffè
Tentativo di corrompere la Classe Operaia inquinando i consigli di fabbrica con colazioni imperialiste.
Ognuno pensa a se
è il giorno più normale
ma io sto male, male
Ironia su una presunta malattia venerea di Fidel Castro.
Dammi solo un minuto, un soffio di fiato, un attimo ancora
Stare insieme è finito
Intimidazione ai Collettivi Spontanei.
abbiamo capito ma dirselo è dura Beffeggiamento revisionista dell'Autocritica Marxista.
È stato un bel tempo il mio tempo con te
Noi tranquilli e lontani
Approvazione dei metodi di normalizzazione nel Cile di Pinochet.
ognuno per se, piangeremo domani
Ma che coraggio che hai
come fai?
Esaltazione dello squadrismo fascista.
E poi ti guardo e in fondo cosa sei?
Un fuoco presto spento
Illusione di fermare il Popolo in lotta.
se tira un po' di vento
Un gioco senza impegno
Camuffamento delle oscure trame della CIA.
ma lasci il segno tu
Svegliati, svegliami, dai
Strizzata d'occhio alla Destra Golpista.
cosa fai?
Ma è vero che sta tremando il tuo respiro?
Come mai i tuoi occhi ora stanno piangendo?
Prevaricazione quotidiana del Privato decadente sul Politico rivoluzionario.
Dimmi che era un sogno e ci stiamo svegliando... Liquidazione piccolo borghese della Rivoluzione Culturale del Presidente Mao e mistificazione semantica in chiave capitalista della sua poesia "Dei Cento Fiori"...

 

Capito mi hai?».
(Le Guerre Poohike (12) - continua in Ci penserò domani)

Ancora tra un anno

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voci soliste: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti
  • Timing: 5:30 ca.

La scena si chiude
andiamo
su strade diverse da voi
la luna è fuggita dal cielo
volando vedremo dov'è
e il tempo ci chiude
fra i sogni e le strade
di altre città
fra l'alba e la notte
le storie mai dette
ci aspettano già
La scena si chiude
andiamo
vicino o lontano, chissà?
Ben poco ci resta in mano
vi diamo il meglio di noi
I fuochi saranno
riaccesi fra un anno
ma adesso per voi
disciolta nell'aria
fra voci e memoria
la musica è qui

Note sulla canzone

Editore: Suvini Zerboni / SugarMusic.

Accantonata definitivamente l'idea del concept, questa canzone è idealmente il congedo del gruppo dai fan per il tour di quasi un anno che portò i Pooh oltre frontiera, ma la coda strumentale finale divenne per molti anni anche la sigla per i saluti della band alla fine dei concerti che, idealmente come i nuovi album, si succedevano di anno in anno nelle città toccate dai tour.
La canzone è stata successivamente pubblicata su:

chiaveLa canzone orginale è in tonalità di LA maggiore.
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Ancora_tra_un_anno

Commenti sulla canzone

Valerio Negrini

«La scrissi pensando un po' a The Road di Jackson Browne (n.d.r.: Canzone di Danny O'Keefe inclusa nell'album Running on Empty di Jackson Browne), che era appena uscita e che due anni dopo avrebbe ispirato Una città per cantare di Ron. Lì c'era il viaggio fino al luogo del concerto; qui, la fine di uno spettacolo e un arrivederci lanciato al pubblico, prima che le luci si spengano. Scrivere della vita del gruppo è una tentazione che mi prende spesso e che avrebbe fatto nascere Banda nel vento e Anni senza fiato».

Note sull'album

Inserto con i testi

Inserto

Cartolina promozionale

Cartolina promozionale

Altre edizioni

  • 1977 - Edizione su Stereo8, CGD, 32 S 20012.
  • (Data non disponibile) - Edizione su Stereo8, Stereo 8 Lancio.
  • 1977 - Edizione su musicassetta, CGD, 30 CGD 20012. Etichetta bianca e arancio.
  • (Data non disponibile) - Edizione su musicassetta, CGD, 30 CGD 20012. Etichetta verde.
  • 1978 - Edizione su vinile per la Bulgaria, Balkanton, ??? 10177.
  • 1978 - Edizione su vinile per l'Olanda, CBS, CBS 82587.
  • 1978 - Edizione su vinile per la Spagna, CBS, S 82587. I brani A4 ("Que Ha Sido De Ti") e B4 ("Dame Solo Un Minuto") sono cantati in spagnolo.
  • 1984 - Edizione su vinile della CGD.
  • 1987 - Edizione su CD, CGD, CDS 6047. Made in France.
  • 1989 - Edizione su vinile della Warner Music, 9031-70519-1.
  • 1989 - Edizione su musicassetta, Warner Music, 9031-70519-4.
  • (Data non disponibile) - Edizione su musicassetta, CGD, 9031-70519-4. Etichetta bianca.
  • 1989 - Edizione su CD della Warner Music, 9031-70519-2.
  • (Data non disponibile) - Edizione su CD, CGD, 9031 70519-2. Made in Italy by Pozzoli.
  • (Data non disponibile) - Edizione su CD, CGD, 9031 70519-2. Made in Germany.
  • 1989 - Edizione su CD per la Polonia, CGD, CDS 6047.
  • 15.02.2005 - Edizione su CD per il Giappone, Strange Days Records, WAS-1017.

 

Edizioni Stereo8

Rotolando Respirando    Rotolando Respirando

Edizioni su musicassetta

Rotolando Respirando

Rotolando Respirando

Rotolando Respirando

Rassegna stampa

Agosto 1977 - TV Sorrisi e Canzoni - Pagina 66 - "I Pooh: una notte all'Arena un anno in America", di Gherardo Gentili

Agosto 1977 - TV Sorrisi e Canzoni    Agosto 1977 - TV Sorrisi e Canzoni

Ci lasciano. Il congedo avrà luogo il 3 settembre all'Arena di Verona, per la finalissima del Festivalbar [...]. Vogliono conquistare il pubblico degli altri paesi, ma in modo diverso da come sinora hanno tentato gli altri [...].
D'altronde, non è stato nemmeno facile trovare il pezzo giusto per l'«arrivederci» di Verona. Problemi per la musica, il testo, persino il titolo [...].
Il pezzo è pronto. Si intitola: «Dammi solo un minuto». È la storia di un addio. Lei se ne vuole andare, lui le parla di quello che è stato il loro amore, le chiede di rientrare. Un minuto, un minuto ancora. Alla fine brilla una lacrima. Segno di un perdono, voglia di ricominciare?
Il disco era inciso, ma per effettuare il cosiddetto transfert, cioè il passaggio dal nastro alla matrice per la stampa, è stato convocato da Londra un tecnico di fama mondiale.
Si chiama Arun Chakraverty, 35 anni. È l'indiano che cura le incisioni di Elton John e dei Pink Floyd [...].
Sono stati due mesi piuttosto duri per loro: 16-18 ore di lavoro al giorno. L'ultima notte avevano fatto l'alba assieme a Luciano Tallarini, l'art director che realizza le copertine dei loro dischi, per trovare qualcosa di nuovo.
«L'idea è scaturita dal titolo stesso dell'album: Rotolando, respirando". L'uovo! Una forma perfetta, nella sua semplicità, e nello stesso viva, che respira. Sulla copertina dell'album campeggerà dunque un uovo con infilato dentro un fiore di papavero, simbolo dell'arte che nasce dalla vita. "Rotolando, respirando" è il titolo di una canzone del 33 giri. Un'altra è "Fiore nell'acqua". Ne è autore, insieme a Facchinetti e Negrini, anche Red. Un'altra ancora: "Che ne fai di te" di Stefano D'Orazio e Facchinetti» [...].

Novembre 1977 - Nuovo Sound - N°11 - Pag. 19 - "Rotolando Respirando", di N.S.

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Ennesimo album per i Pooh (ho veramente perso il conto), il gruppo che forse più di ogni altro suscita polemiche essendo sempre stato preso come linea di confine tra due modi di concepire la musica (melodia tradizionale e non), tra due sfere distinte di pubblico, tra quei due mondi inconciliabili [...]. Viene spontanea una considerazione: perché proprio loro assumono questo ruolo di termine di psaragone? La risposta non può che essere una ed è che i Pooh, nel loro genere, sono dei capiscuola. "Rotolando respirando", un album che [...] trasuda vero professionismo da tutti i solchi aprendo la via ad un nuovo corso che si preannuncia suscettibile di interessanti sviluppi. Abbandonate le atmosfere megasinfoniche dei precedenti lavori, l'attenzione è ora tutta rivolta verso la restituzione di un aspetto "umano" dei Pooh inteso nel senso di ricreare su disco l'atmosfera di cui il gruppo sa circondarsi sul palcoscenico, affidando soltanto alle possibilità polistrumentistiche dei quattro la mole di un lavoro sempre più di precisione.

Novembre 1977 - Nuovo Sound - N°11 - Pag. 41 - "Ancora tra un anno", di Gilberto Lupi
Come era facile prevedere fin dal primo ascolto dell'album "Rotolando respirando", i Pooh stanno scalando velocemente le classifiche di vendita nonostante l'assenza dai palcoscenici italiani che generalmente costituiscono in'importante base di lancio per un nuovo disco.
Sicuri del proprio lavoro, Facchinetti, Battaglia, D'Orazio e Canzian hanno lasciato l'Italia programmando di tornare ad esibirvisi tra almeno un anno: "Nei nostri piani - ci hanno detto in un recente incontro alla vigilia della partenza per la Spagna - c'è la ferma intenzione di verificare il successo che ci ha decretato il pubblico italiano affrontando le platee del mondo. Per tutto il mese di novembre saremo in Spagna, in Svizzera e in Germania, dove già siamo in classifica con "Dammi solo un minuto" in edizione spagnola e italiana. A dicembre torneremo nei paesi dell'Est, che abbiamo piacevolmente sperimentato l'anno scorso e che ci hanno riconfermato questa volta: Romania, Bulgaria e Cecoslovacchia. Gennaio sarà dedicato al Canada, febbraio agli Stati Uniti, marzo al Sud America, aprile al Giappone, maggio all'Australia. A giugno torneremo di nuovo in Italia per entrare in sala d'incisione e preparare il nuovo LP che forse è anche l'ultimo per la nostra attuale etichetta, la CGD: abbiamo infatti cinque case discografiche interessate a prenderci sotto contratto, e tra i nostri problemi ci sarà anche quello di vagliare le migliori proposte... naturalmente, ci teniamo molto al mercato estero, da oggi in poi non vogliamo che possa rimanere fuori da qualunque tipo di accordo".
[...] Non è vero, come è stato detto, che spariremo per un anno dalla circolazione: in Italia torneremo spesso per partecipare a programmi televisivi - puntualizza Roby - e soprattutto per realizzare, come sembra ormai quasi sicuro, una colonna sonora per un importante sceneggiato televisivo. Dopo la fortunata esperienza de 'La gabbia' ci piacerebbe che questo nuovo lavoro sfociasse in un intero album strumentale, uno dei miei grandi sogni di compositore. Ho anche idee che mi attirano molto e che vanno molto oltre la musica leggera, ma non è ancora tempo di parlarne: bisogna dar tempo al tempo".
Per rispondere alle domande che alcuni lettori hanno posto ai Pooh, interviene Stefano: "Qualcuno ci chiede se, eliminando i supporti orchestrali, ci dirigiamo verso il rock. Dobbiamo puntializzare che non abbiamo intenzione di far sconfinare la nostra impostazione mediterranea in culture diverse, anche se sotto l'aspetto ritmico ci possiamo avvicinare al rock che comunque è nelle intenzioni, e resterà un rock al limite, ma mediterraneo, fedelmente nostrano".

12 febbraio 1978 - Boy - Numero 5 - "Speciale musica - I Pooh", di Lucia Castagna

12.02.1978 - Boy - Speciale musica - I Pooh, di Lucia Castagna    12.02.1978 - Boy - Speciale musica - I Pooh, di Lucia Castagna    12.02.1978 - Boy - Speciale musica - I Pooh, di Lucia Castagna    12.02.1978 - Boy - Speciale musica - I Pooh, di Lucia Castagna    12.02.1978 - Boy - Speciale musica - I Pooh, di Lucia Castagna    12.02.1978 - Boy - Speciale musica - I Pooh, di Lucia Castagna