Pooh - I Pooh 1975-1978

I Pooh 1975-1978
Lato B

Lato A e lato B della copertina.

Dati

  • Titolo = I Pooh 1975-1978
  • Pubblicazione = Febbraio 1978
  • Data matrici = 12 gennaio 1978
  • Versione = Vinile 33 giri
  • Editore e codice = CGD 20038 (vinile) CGD 30 20038 (musicassetta) CGD 32 S 20038 (stereo8)
  • Tipo audio = Stereo
  • La copertina, stampata su carta fiorentina, è apribile

Linda

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voce solista: Roby Facchinetti
  • Timing: 3:38 ca.

Linda
acqua di sorgente
Linda
calda ed innocente
ho una donna in mente e non sei tu
Linda
sole dentro gli occhi
Linda
prima che ti tocchi
prima che succeda tutto ascolta
Linda
ho un dubbio in mente io
chi è che non ne ha?
Però
fa che non possa io
rubarti la tua prima volta
pensando a un'altra
Dimmi
se mai potrei guardarti
all'alba quando tu
quì
distesa accanto a me
mi chiederesti
all'improvviso
cos'ho deciso?
Linda
stemma sorridente
Linda
io non ho che niente
prima che succeda questo a noi
Linda
fa che il sogno non ci
prenda
che il mattino non
sorprenda il mio silenzio addosso a te
Dimmi
che cos'avresti dentro
uscendo poi di quì?
Tu
che cos'avresti in più?
Un gesto consumato a caso
e un discorso chiuso
Linda
stemma sorridente
Linda
io non ho che niente
prima che succeda questo a noi
Linda
fa che il sogno non ci
prenda
che il mattino non
sorprenda il mio silenzio addosso a te
Linda
stemma sorridente
Linda...

Note sulla canzone

Editore: Edizioni April Music / EMI Songs Edizioni Musicali.
Incisa presso Milano, Idea Recording fra gennaio e marzo del 1976.
Sound Engineer: Ezio De Rosa.
Ass. Sound Engineer: Antony Pisanello.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Telefunken.
Transfer: Idea Transfer a cura di Marco Inzadi.

La canzone, nel cassetto da quasi due anni, oltre ad essere pubblicata anche in lingua spagnola con il titolo Linda, è stata portata al successo in Spagna da Miguel Bosè, che diede inizio alla sua carriera proprio con questa canzone (fu il suo terzo singolo) che da anche il titolo al suo primo album del 1977, divenendo un classico dell'artista che l'ha riproposta nel 2012 includendola nel suo album Papitwo in una nuova versione cantata insieme a Malù.

La canzone, pubblicata nel 1976 come singolo e sull'album Poohlover, è apparsa in seguito su:

chiave di violinoOrchestra Sinfonica della RAI di Milano composta da 21 elementi.
La canzone orginale è in tonalità di MI maggiore.
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Linda_-_Pooh

Commenti sulla canzone

Roby Facchinetti

“Nel 1975 la Rai ci aveva dedicato uno special intitolato "Un po' del nostro tempo migliore". Alle riprese aveva partecipato una modella americana, Linda Larsen, che a lavoro finito ci aveva detto: "Perchè non mi regalate una canzone?". Così è nato questo pezzo, una cosetta leggera che ha avuto un gran successo sia in Italia, sia all'estero: in Spagna e America Latina è rimasta per un sacco di tempo al primo posto in classifica nella versione di Miguel Bosé".

È bello riaverti

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voce solista: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti
  • Timing: 4:17 ca.

Tu non lo sai
come si sta
nell'infinita attesa
dietro a una porta chiusa
tra oggetti che
guardano te
Ci dormi su
ci bevi su
vivi così per dire
e non ne sai uscire
ma andare via
come si fa?
Qui
non c'era molto senza te
io
ho fatto del mio meglio ma
ci si può smarrire
tra le cose care
inventate in due
Quando vorrai
mi spiegherai
che avvenne quella sera
non l'ho capito ancora
ma è bello sai
riaverti qui
Qui
nel petto e nella mente mia
c'era
amore e non è andato via
e lo puoi sentire
dentro me tremare
Qui
ti prego, non giochiamo più
qui
con gli occhi a nuove stelle tu
porti luce ancora
dove più non c'era

Note sulla canzone

Editore: Edizioni April Music / EMI Songs Edizioni Musicali.

La versione quì presente è inedita rispetto a quella pubblicata sul singolo Ninna Nanna per tipo di arrangiamento. Curiosamente è una delle poche canzoni dei Pooh che vanta tre diverse versioni in studio ufficiali.
Nella versione apparsa nel 2012 sull'album Opera Seconda viene interpretata dal solo Roby Facchinetti.

La canzone è stata successivamente pubblicata su:

chiave di violinoLa canzone originale è in tonalità di FA maggiore.
Accordi:http://wikitesti.com/index.php/E%27_bello_riaverti

chiave di violinoPer ascoltare la versione presente sul singolo: http://youtu.be/AqEi5iD39HQ

La gabbia

  • Musica: Roby Facchinetti
  • Timing: 4:18 ca.

 

Brano strumentale.

Note sulla canzone

Editore: Edizioni April Music / EMI Songs Edizioni Musicali.

Il brano, precedentemente apparso solo come facciata B del singolo Risveglio, è successivamente stato pubblicato su:

chiave di violinoLa canzone originale è in tonalità di MI minore.

Commenti sulla canzone

Roby Facchinetti

“Era il tema di uno sceneggiato televisivo. Interessante la storia: parlava di un esperimento cui erano state sottoposte alcune persone, rinchiuse in un finto penitenziario e divise in guardie e detenuti. Serviva un brano tosto, che riuscisse a sottolineare il clima di angoscia che si generava in quella situazione. Tra l'altro avevo appena acquistato a New York un polymoog, e i suoi suoni sintetizzati caratterizzano questo brano, assieme alla chitarra di Dodi. È un pezzo che esprime compiutamente la nostra vena strumentale."

Dodi Battaglia

“Un classico di fine anni Settanta. Qui la sperimentazione a livello strumentale che stavamo portando avanti ha raggiunto l'apice. Parlando come chitarrista, aggiungo che è un brano molto divertente da eseguire, perchè è parecchio impegnativo, quindi gratificante."

Pierre

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voce solista: Roby Facchinetti
  • Timing: 3:49 ca.

Penso a te
nei tempi della scuola con noi
sottile, pallido e un po' perso
tu già da noi cosi diverso
triste
Penso a te
ricordo, si rideva tra noi
di quel tuo sguardo di bambina
di quella tua dolcezza strana
triste
Pierre, ti ho rivisto questa sera e tu
tu abbassi gli occhi
ti nascondi e poi
te ne vai
Scusami
se ti ho riconosciuto però
sotto il trucco gli occhi sono i tuoi
non ti arrendi a un corpo che non vuoi
senti...
Pierre, sono grande ed ho capito, sai?
Io ti rispetto
resta quel che sei
tu che puoi
Pierre, sono grande ed ho capito, sai?
Io ti rispetto
resta quel che sei
tu che puoi

Note sulla canzone

Editore: Edizioni April Music / EMI Songs Edizioni Musicali.
Incisa presso Milano, Idea Recording fra gennaio e marzo del 1976.
Sound Engineer: Ezio De Rosa.
Ass. Sound Engineer: Antony Pisanello.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Telefunken.
Transfer: Idea Transfer a cura di Marco Inzadi.

Il nome Pierre viene scelto per un'esigenza metrica e non richiama in alcun modo la persona, amico di uno dei Pooh, a cui si è ispirata la canzone, originariamente inclusa nell'album Poohlover.
Con un testo in inglese ex-novo scritto da Teddy Randazzo e nuovi arrangiamenti, apparve nell'album Hurricane con il titolo Fade away.
Nel 1995 Riccardo Fogli ha incluso una sua versione di questo brano nel suo album Fogli su Fogli. La canzone è stata successivamente pubblicata su:

chiave di violinoLa canzone originale è in tonalità di FA maggiore.
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Pierre

Commenti sulla canzone

Roby Facchinetti

“È stato uno dei primi brani a parlare in modo piuttosto esplicito di omosessualità. Un giorno Valerio mi disse: "Vorrei parlare di questo argomento". All'epoca era un discorso molto delicato. Pensando alla musica, mi dissi che ci voleva qualcosa che riuscisse a trasmettere delicatezza e sensibilità. Ci sono voluti un paio d'anni perchè nascesse la musica giusta, e quando è venuta fuori ne ho parlato con Valerio, che ha rivestito di parole quei suoni. Credo che sia il suo testo più bello."

Dodi Battaglia

"Lo canta Roby e io intervengo nell'inciso. Un gran pezzo, con una bella musica e un testo geniale. Contiene anche un bell'assolo acustico: è il primo che ho fatto utilizzando la chitarra classica, un'Ovation che avevo appena comprato in America. L'idea mi venne subito, la prima volta che Roby ci fece ascoltare quella melodia suonandola al pianoforte. Provai a immaginare che effetto poteva fare quel pezzo costruito quasi integralmente sulla chitarra. Una volta in sala, passare dall'acustica alla classica fu una scelta quasi obbligata, anche se non proprio semplice: io sono un chitarrista elettrico, e per di più autodidatta. Ma alla fine credo che i miei sforzi siano stati premiati."

Red Canzian

"Finimmo per registrare la parte del quartetto d'archi due volte, per poi sovrapporle. Il quartetto aveva un suono così sottile che sembrava sparire sotto la voce di Roby e le corde della chitarra"

Valerio Negrini

Sotto il trucco gli occhi sono i tuoi, non ti arrendi a un corpo che non vuoi... Si dottore, stasera guidando piano sui viali ho riconosciuto un mio ex compagno di scuola, uno di quelli secchioni, che adesso è un travestito, col rossetto, i tacchi e il resto.
Ricordo, si rideva fra noi di quel tuo sguardo strano di bambina... Mi sono fermato, l'ho fatto salire e siamo finiti in un bar con una bottiglia in mezzo a raccontarci delle cose. È grave? Guarirò? L'anno è il settantasei, il posto un bistrot di fauna mista infrasettimanale; al pianoforte e voce il fratello scemo di Elton John. Ridiamo di qualcuno per sdrammatizzare questo strano momento.
Penso a te, nei tempi della scuola... Forse non l'avevo mai visto ridere.
Sottile, pallido e un po' perso, tu già da noi così diverso, triste... Scopro che lui sa tutto di me, di noi; ha i dischi, gli piacevano di più le prime canzoni, dice. Gli confido che quest'anno vogliamo cambiare delle cose, che racconteremo storie diverse, oseremo di più.
Sono grande, ho capito sai... Si scalda. Nessuno capisce niente di nessuno, l'Italia è un paese di ipocriti, di struzzi, alla fin della fiera facciamo tutti quanti marchette, dalle Brigate Rosse a Mike Bongiorno! È un radicale col rimmel, è disperatamente sincero.
Io ti rispetto, resta quel che sei tu che puoi... Dici giusto tu, anche noi gente di musica possiamo fare gli impegnati finchè vuoi, possiamo fin'anche darla ad intendere da intellettuali a chi non ne ha mai visto uno, ma restiamo sempre dei pifferai un po' maghi e un po' cialtroni. Perfino i cileni col poncho e il chitarrino di armadillo che cantano la revolciòn ci marciano un po'. Facciamo canzonette per vivere meglio dei babbi degli Alpini, per mettere su qualche famiglia e pagare le tasse. Le facciamo per i capistazione, gli allevatori di lombrichi, i transessuali e le infermiere di Macerata.
Tu abbassi gli occhi, ti nascondi e poi te ne vai... Ti voglio bene, scemo; siamo gente di scena, sia io che te, lascia giù il cappello e conteremo monetine. Bevine un'altro, amico, o amica."
(Le Guerre Poohike (10) - continua in Dammi solo un minuto)

Eleonora, mia madre

  • Testo: Stefano D'Orazio
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voce solista: Red Canzian, Roby Facchinetti
  • Timing: 5:30 ca.

Tra le cose vecchie quel vestito lungo dei vent'anni tuoi
come allora bello coi merletti non più bianchi per l'età
Donna tu, mia madre, scopro per la
prima volta
io a spiarti
dalla porta
tra le vecchie
cose tue
L'emozione cade nei pensieri della stanca tua realtà
chiaro quel ricordo si fa strada tra la fantasia e l'età
Sul tuo viso stanco
un sorriso spento
è quel che resta
di una vita
mai vissuta
sempre attesa
troppo ormai
La tua antica delusione
tra le prime rughe appare già
sciogli i tuoi capelli lunghi
come mai
cosi bella non ti ho vista mai?
Eri già mia madre troppo presto e solo per fatalità
con nemmeno il tempo che ci vuole ad imparare a far l'amore
Donna mai ma senza
mai rimpianti
la rinuncia
del tuo tempo
la tua unica
ragione
sempre io
Come posso adesso
risvegliarti
dal dolore
dei ricordi
dalla nostalgia
dei giorni
persi ormai

Note sulla canzone

Editore: Edizioni April Music / EMI Songs Edizioni Musicali.
Incisa presso Milano Recording tra novembre e dicembre del 1974.
Sound Engineer: Gualtiero Berlenghini, Ezio Rosa e Franco Santamaria.
Ass. Sound Engineer: E.Maffione e R.Monaldi.
Supporti: Nastro magnetico 16 piste.
Mixer: Telefunken.
Transfer: Milano Recording a cura di Marco Inzadi.

È la prima canzone scritta da Stefano D’orazio, autore dei testi.

La canzone, originariamente inclusa nell'album Un po' del nostro tempo migliore, appare quì in una versione editata più breve ed è stata successivamente pubblicata su:

chiave di violinoLa canzone originale è in tonalità di LA minore.
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Eleonora_mia_madre

Commenti sulla canzone

Roby Fracchinetti

“Io ho composto la musica, Stefano ha scritto il testo, Red l’ha cantata. Stefano ha scritto davvero un testo straordinario: dopo averlo letto, capii che poteva diventare importante per noi come autore, una validissima alternativa a Valerio”

Stefano D'Orazio

“Il primo testo che ho scritto per i Pooh. Roby aveva composto un brano che cadeva in un valzer nostalgico come a evocare altri tempi e io provai a scriverci su una storia di ricordi e di rimpianti. Parla di una ragazza madre che pur di avere suo figlio rinuncia sia alla giovinezza sia alla vita. Un giorno, frugando in un baule tra vecchie cose, ritrova il vestito dei suoi vent’anni e si perde nei ricordi dei suoi giorni migliori mentre il figlio, guardandola di nascosto, capisce d’un tratto quanda vita sia costata a sua madre la scelta di averlo cresciuto da sola dedicandogli tutta se stessa. Lucariello ne fu entusiasta e inventò il titolo Eleonora mia madre che da solo riassumeva tutto il senso della canzone”.

Red Canzian

“Eleonora in realtà non esiste, è un nome inventato. Ma quando l’hanno ascoltata per la prima volta i miei genitori sono rimasti molto colpiti, soprattutto mia madre: lei si chiama Gianna, e si è entusiasmata ascoltandola perché parla della figura materna. Ed è una mamma all’antica, una che parla di merletti, crini, canapé, cose che appartengono al passato. Direi che è una mamma dell’Ottocento…”

Valerio Negrini

Fra le vecchie cose quel vestito lungo dei vent'anni tuoi... Non l'ho conosciuta la tua guerra. L'ho vista al cinema e tu mi sbucciavi le Charms, l'ho giocata in cortile e tu mi ricucivi i pantaloni, l'ho imparata male a scuola e tu mi davi il libro sulla testa. Ma pestavo la mia prima neve con scarbe buone e Babbinatale generosi depositavano grandi pacchi per le mie dita golose.
Eri già mia madre troppo presto e solo per fatalità. Cavoli e cicogne andavano forte, allora, come Lupi e Babau, Coppi e Bartali, Garinei e Giovannini. Non hai avuto molto tempo di essere ragazza, peccato. Non dovevi essere mica male.
Donna tu mia madre scopro per la prima volta... Quando ti allacciavi quei reggicalze con le clips te l'aspettavi un figlio musicista? Chi suonava quando andavate a ballare? Ti puntavano o erano meno marpioni di noi? Siamo al giro di boa degli anni settanta, al Supermarket e nelle piazze piene di pugni agitati, al Quirinale, a Phnom Pen, sui Boeing dirottati nel deserto. Andiamo alla finestra e insegnami ancora una volta da che parte arriva il temporale.
Chiaro quel ricordo si fa strada fra la fantasia e l'età. Memoria di tempi tranquilli e sprecati, colati fra le dita come uova per fare la torta, pettinati lentamente su spiagge di secchielli e fotoromanzi, ripiegati negli armadi stagione per stagione, sempre più in fondo. Intanto noi, via di casa, scappiamo in Televisione, in America, in bocca al duemila e senza maglia di lana.
La tua antica delusione fra le prime rughe appare già. Vorrei caricarti su un Jumbo senza terroristi e farti vedere Disneyland, la casa di Gary Cooper, il Metropolitan di Caruso. Un giro in elicottero su New York, un baciamano da Frank Sinatra, le scatole di bucatini col prezzo in dollari.
La rinuncia del tuo tempo, la tua unica ragione sempre io. Quante valigie ci avete fatto, quanti autobus hanno girato l'angolo, quante canzoni sono passate di moda insieme alle vostre borse della domenica.
Come posso risvegliarti dalla nostalgia dei giorni persi ormai. Non li avete proprio persi, ma investiti in questa nostra vita scalciante e spropositata col tovagliolo che cade dalle ginocchia per il troppo vento, in telefonate che arrivano sempre da più lontano."
(Le Guerre Poohike (10) - continua in Pierre)

Ninna nanna

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voce solista: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti
  • Timing: 3:20 ca.

Apro gli occhi
e osservo lei
lieve sonno
e vita che
si libera
nell'anima
Taci e guarda
mente mia
voglio amore
e amore sia
nel sonno suo
lieve e
silenziosa
canta in lei
la preghiera
limpida
"Abbracciami
proteggimi"
Risvegliarla
io potrei
dare voce
a tanta poesia
ma è tardi e lei
sogna
già

Note sulla canzone

Editore: Edizioni April Music / EMI Songs Edizioni Musicali.

In origine il brano era un lungo strumentale molto gradito dal pubblico durante i concerti, rielaborato poi in questa versione e pubblicato sul singolo omonimo e nell'album Forse ancora poesia.
La canzone è stata successivamente pubblicata su:

  • 1985 – Anthology (antologia) (4 LP, 4 MC)

chiave di violinoLa canzone orginale è in tonalità di FA maggiore.

Dammi solo un minuto

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voce: Roby Facchinetti
  • Timing: 4:34 ca.

Lo so
so tutto, non parlare più
lo so che forse è meglio
ma crederci non voglio
non c'ero preparato
ci vuole fiato a dirti
Addio
c'è fumo e odore caldo quì
di dolci e di caffè
ognuno pensa a se
è il giorno più normale
ma io sto male, male
Dammi solo un minuto
un soffio di fiato
un attimo ancora
stare insieme è finito
abbiamo capito
ma dirselo è dura
è stato un bel tempo il mio tempo
con te
Dammi solo un minuto
un soffio di fiato
un attimo ancora
noi tranquilli e lontani
oguno per sé
piangeremo domani
ma che coraggio che hai
come fai?
E poi
guardo in fondo cosa sei
un fuoco presto spento
se tira un po' di vento
un gioco senza impegno
ma lasci il segno tu
Dammi solo un minuto
un soffio di fiato
un attimo ancora
stare insieme è finito
abbiamo capito
ma dirselo è dura
svegliati, svegliami dai
come fai?
Ma è vero
che sta tremando il tuo respiro?
Ma sì che è proprio vero
Come mai
i tuoi occhi ora stanno piangendo?
Dimmi che
era un sogno e ci stiamo svegliando
Come mai
i tuoi occhi ora stanno piangendo?
Dimmi che
era un sogno e ci stiamo svegliando...

Note sulla canzone

Editore: Suvini Zerboni / SugarMusic
Incisa presso Idea Recording Studio, Milano fra marzo e aprile del 1977.
Sound Engineer: Franco Santamaria.
Ass. Sound Engineer: Sam Baracchetti.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Telefunken e Harrison.
Transfer: CBS, Londra a cura di Arun Chakraverty.

Per questo brano vennero provati 9 testi diversi, per poi scegliere come definitivo il primo scritto da Valerio Negrini, originariamente scartato dagli altri componenti del gruppo perché giudicato non efficace ne d'impatto.
Il brano incluso nell'album Rotolando respirando e pubblicato come singolo, uscì anche in Cile nel 1977 (CBS 11195) con il titolo Dame solo un minuto / Que ha sido de ti.
Il brano con un testo in inglese ex-novo scritto da Teddy Randazzo e nuovi arrangiamenti, apparve nell'album Hurricane con il titolo Give me only this moment.
I Gemelli DiVersi hanno campionato il ritornello della canzone e realizzato una cover dal titolo Un attimo ancora, singolo e brano dell'album Gemelli DiVersi, con la voce di Jenny B. e pubblicato il 28 agosto 1998.
La canzone è stata successivamente pubblicata su:

chiave di violinoLa canzone orginale è in tonalità di FA maggiore.
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Dammi_solo_un_minuto

Commenti sulla canzone

Valerio Negrini

“Anno di Piombo Millenovecentosettantasette, Verbale di processo proletario alla canzone borghese e reazionaria, a firma del Collettivo Microfono Rosso per l'abrogazione del Mi Minore.

Lo so, so tutto non parlare più Arroganza del maschio sciovinista.
lo so che forse è meglio
ma crederci non voglio
Non c'ero preparato
ci vuole fiato a dirsi
Addio!
Violenza controrivoluzionaria del Padrone che licenzia il Lavoratore.
C'è fumo e odore caldo qui
di dolci e di caffè
Tentativo di corrompere la Classe Operaia inquinando i consigli di fabbrica con colazioni imperialiste.
Ognuno pensa a se
è il giorno più normale
ma io sto male, male
Ironia su una presunta malattia venerea di Fidel Castro.
Dammi solo un minuto, un soffio di fiato, un attimo ancora
Stare insieme è finito
Intimidazione ai Collettivi Spontanei.
abbiamo capito ma dirselo è dura Beffeggiamento revisionista dell'Autocritica Marxista.
È stato un bel tempo il mio tempo con te
Noi tranquilli e lontani
Approvazione dei metodi di normalizzazione nel Cile di Pinochet.
ognuno per se, piangeremo domani
Ma che coraggio che hai
come fai?
Esaltazione dello squadrismo fascista.
E poi ti guardo e in fondo cosa sei?
Un fuoco presto spento
Illusione di fermare il Popolo in lotta.
se tira un po' di vento
Un gioco senza impegno
Camuffamento delle oscure trame della CIA.
ma lasci il segno tu
Svegliati, svegliami, dai
Strizzata d'occhio alla Destra Golpista.
cosa fai?
Ma è vero che sta tremando il tuo respiro?
Come mai i tuoi occhi ora stanno piangendo?
Prevaricazione quotidiana del Privato decadente sul Politico rivoluzionario.
Dimmi che era un sogno e ci stiamo svegliando... Liquidazione piccolo borghese della Rivoluzione Culturale del Presidente Mao e mistificazione semantica in chiave capitalista della sua poesia "Dei Cento Fiori"...

 

Capito mi hai?
(Le Guerre Poohike (11) - continua in Ci penserò domani)

Donna davvero

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voce solista: Dodi Battaglia
  • Timing: 3:37 ca.

Così
niente più parole
tu m'hai detto "si
ma non farmi male"
sei lì
fiore da raccogliere
bambina che
non vuol più giocare
Sei tu
che in un gesto solo
hai voluto me
fra il tuo corpo e il cielo
l'età
infinita e fragile
da un attimo
si è lanciata in volo
E tu
e tu
mi riconosci già
in un sogno fatto
mille volte ormai
Donna davvero
senza respiro
senza innocenza hai vinto
tu
E se
anche troppo presto
ti risveglierai
fra l'amore e il resto
potrai
anche alzarti e andare via
la parte mia
era solo questa
E poi
se poi mi riconoscerai
in un certo sguardo a me sorriderai
Donna davvero
senza respiro
senza innocenza hai vinto
tu
Donna davvero
senza respiro
senza innocenza hai vinto
tu

Note sulla canzone

Editore: Edizioni April Music / EMI Songs Edizioni Musicali.

Questo brano venne proposto in lingua spagnola con il titolo Mujer entera mentre la versione in italiano apparve solo come facciata B del singolo Linda e venne esclusa dall'album Poohlover.
La canzone è stata successivamente pubblicata su:

  • 1985 – Anthology (antologia) (4 LP, 4 MC)

chiave di violinoLa canzone originale è in tonalità di RE maggiore.
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Donna_davvero

Mediterraneo

  • Musica: Roby Facchinetti, Dodi Battaglia
  • Timing: 4:05 ca.

Brano strumentale

Note sulla canzone

Editore: Edizioni April Music / EMI Songs Edizioni Musicali.
Incisa presso Milano Recording tra novembre e dicembre del 1974.
Sound Engineer: Gualtiero Berlenghini, Ezio Rosa e Franco Santamaria.
Ass. Sound Engineer: E.Maffione e R.Monaldi.
Supporti: Nastro magnetico 16 piste.
Mixer: Telefunken.
Transfer: Milano Recording a cura di Marco Inzadi.

La canzone, originariamente inclusa nell'album Un po' del nostro tempo migliore e come facciata A di un singolo pubblicato solo per il circuito juke-box, appare quì in una versione editata più breve ed è stata successivamente pubblicata su:

chiave di violinoDodi Battaglia suona una chitarra acustica 12-corde, la steel guitar e il mandolino.
Orchestra Sinfonica della RAI di Milano composta da 44 elementi.
La canzone originale è in tonalità di SOL maggiore.

Commenti sulla canzone

Dodi Battaglia

“È nato come brano strumentale compost da me e Roby. Per comporre la prima parte usai la prima dodici corde che mi sono comprato. Quando scoppiò il successo di Tanta voglia di lei, la nostra casa discografica guadagnò tanti soldi che decise di farci un regalo: ci dissero di andare in un negozio di strumenti musicali e di comprarcene uno a testa. Quella che acquistai, poi l’avrei utilizzata per incidere Pensiero e Mediterraneo. In quel periodo imperversava la musica strumentale di Mike Oldfield e Mediterraneo è figlia di Tubular Bells: con i suoi crescendo, ritengo che sia un pezzo pregevole.”

Cara bellissima

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voce solista: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti
  • Timing: 4:51 ca.

Ho venduto al mondo
le mie belle idee
ed ho fatto bene
come vedi mi conviene
Per due frasi giuste
dentro una poesia
ti concedi tutta
con amore, quale amore?
Cara bellissima e ancora
di più
cos'altro dire di te
potrei?
Comunque tu sia
ti meriti un'altra poesia
Cara bellissima e ancora
di più
cos'altro fare per te
potrei?
Spiegarti dovrei
che neanche i miei sguardi sono miei
Quando cambia il vento
so cambiare anch'io
poi mi siedo e invento
tanto amore
lo so fare
Cara bellissima e ancora
di più
guarda, è lo stesso anche adesso
qui
per breve che sia
è bello che tu sia stata mia
Cara bellissima e ancora
di più
cos'altro dirti di me
potrei?
Chiunque tu sia
non voglio vederti andare via

Note sulla canzone

Editore: Edizioni April Music / EMI Songs Edizioni Musicali.

La canzone, qui presente in una versione più breve di quella originariamente pubblicata su Forse ancora poesia, è stata successivamente pubblicata su:

  • 1985 – Anthology (antologia) (4 LP, 4 MC)

chiave di violinoLa canzone originale è in tonalità di MI maggiore.
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Cara_bellissima

Che ne fai di te

  • Testo: Stefano D'Orazio
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voce solista: Red Canzian, Roby Facchinetti
  • Timing: 3:28 ca.

Freddo non fa
ma da te
forse nevica di già
La tua città
troppo al nord
non t'aiuta a ricordare
Qui invece resta
tutto al posto suo
solo il tempo passa
ed ho ancora addosso
il calore
delle sere
quando c'eri tu
E mi resta il segno
troppo in fondo
di un amore
speso per metà
Michelle
Michelle
Bene non va
però va
manca un po' di fantasia
La notte poi
su di te
mi si affollano le idee
Che ne fai dei giorni?
Che ne fai di te?
Dimmi quando torni
qui la voglia resta
non mi basto
sei lontana
mille notti fa
e fa notte presto
e il tempo è troppo
per pensare
a non pensare a te
Michelle
Michelle...

Note sulla canzone

Editore: Suvini Zerboni / SugarMusic.

Pubblicato precedentemente sull'album Rotolando respirando e come lato B del singolo Dammi solo un minuto, il brano con un testo in inglese ex-novo scritto da Teddy Randazzo e nuovi arrangiamenti apparve nell'album Hurricane con il titolo Your love. Nella versione originale qui presente è stato successivamente pubblicato su:

chiave di violinoLa canzone originale è in tonalità di RE maggiore.
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Che_ne_fai_di_te

Commenti sulla canzone

Stefano D'Orazio

“Conobbi una ragazza in Canada ed ebbi una storia con lei. Quando sei giovane, ti illudi che storie come questa possano avere un futuro, ti regalano un brivido. Poi torni in Italia e ti rendi conto che tutto è diverso: il Canada è lontano non solo geograficamente, ma amche culturalmente. E a quei tempi non c'erano i cellulari, per un intercontinentale dovevi aspettare 40 minuti... Quella ragazza finì in una canzone."

Risveglio

  • Musica: Roby Facchinetti
  • Timing: 5:07 ca.

 

Brano strumentale

Note sulla canzone

Editore: Edizioni April Music / EMI Songs Edizioni Musicali.

Il brano, precedentemente apparso solo come singolo, è successivamente stato pubblicato su:

chiave di violinoLa canzone orginale è in tonalità di RE maggiore.

Commenti sulla canzone

Dodi Battaglia

“Una delle caratteristiche di questo brano è la slide guitar, quello strumento che da noi fu reso famoso da Santo & Johnny. Era la prima volta che la usava un musicista italiano. Io aggiunsi un distorsore a quel suono così hawaiano che creava un effetto molto particolare".

Note sull'album

Spartito

Spartito    Spartito

Altre edizioni

  • 1978 - Edizione su musicassetta, CGD, 30 20038.
  • 1978 - Edizione su Stereo8, CGD, 32 S 20038.
  • 1978 - Edizione su musicassetta, CGD, 30 CGD 20038. Etichetta verde.
  • (Data non disponibile) - Edizione su Stereo8, 3P.
  • (Data non disponibile) - Edizione su musicassetta, CGD, 30 CGD 20038. Etichetta gialla.
  • 1983 - Edizione su vinile della CGD, collana MusicA, LSM 1028.
  • (Data non disponibile) - Edizione su musicassetta, collana MusicA, CGD, 35 LSM 1028. Etichetta verde chiaro.
  • 1989 - Edizione su CD CGD, CDLSM 100018. Made in France.
  • 1989 - Edizione su vinile della Warner Music, 9031-70499-1.
  • 1989 - Edizione su musicassetta della Warner Music, 9031-70499-4.
  • (Data non disponibile) - Edizione su musicassetta, CGD, 9031-70499-4. Etichetta verde e bianca.
  • 1989 - Edizione su CD, Warner Music, 9031-70499-2.
  • (Data non disponibile) - Edizione su CD, collana MusicA, CGD, 9031 70499-2. Made in Italy by Pozzoli.
  • 2011 - Edizione su CD, CGD, 0090317049922.

 

Edizione su musicassetta

I Pooh 1975-1978

I Pooh 1975-1978

I Pooh 1975-1978

I Pooh 1975-1978

Edizione su Stereo8

I Pooh 1975-1978    I Pooh 1975-1978

I Pooh 1975-1978

Ristampe

I Pooh 1975-1978    I Pooh 1975-1978

Rassegna stampa

Aprile 1978 - Nuovo Sound - Numero 4 - Pagina pubblicitaria

Aprile 1978 - Nuovo Sound - Numero 4 - Pagina pubblicitaria

Luglio 1978 - Nuovo Sound - Numero 7 - Pagina 22 - "Di ritorno come un "Boomerang"", di Gilberto Lupi

Luglio 1978 - Nuovo Sound - Di ritorno come un Boomerang, di Gilberto Lupi    Luglio 1978 - Nuovo Sound - Di ritorno come un Boomerang, di Gilberto Lupi    Luglio 1978 - Nuovo Sound - Di ritorno come un Boomerang, di Gilberto Lupi    Luglio 1978 - Nuovo Sound - Di ritorno come un Boomerang, di Gilberto Lupi