Pooh - ...Stop

...Stop
Lato B

Lato A e lato B della copertina.

Dati

  • Titolo = ...Stop
  • Pubblicazione = Settembre 1980.
  • Data matrici = 26 novembre 1980.
  • Matrice lato A = 2C 20225-1L-A1.
  • Matrice lato B = 2C 20225-2L-B2.
  • Versione = Vinile 33 giri.
  • Editore e codice = CGD 20225.
  • Tipo audio = Stereo.
  • Prodotto, arrangiato e realizzato da Roby Facchinetti, Red Canzian, Dodi Battaglia, Stefano D'Orazio.
  • Collaborazione musicale = Franco Monaldi.
  • Arrangiamento e direzione orchestrale in "Ali per guardare, occhi per volare" di Franco Monaldi;
  • Archi registrati presso l'Idea Recording Studios di Milano.
  • Sound Engineer = Ezio De Rosa.
  • Assistente di Studio = Mario Lovallo.
  • Registrato e mixato allo Stone Castle Studios.
  • Melkuist Computer Sistem.
  • Transfert eseguito da Arun Chakraverty negli studi Master Room di Londra.
  • Programmatore del Prophert 5 = Aldo Banfi.
  • Art Director copertina = Mario Convertino.
  • Effetti speciali copertina = Jakula La Nera.
  • Foto dell'interno = Ilvio Gallo.
  • Assistenza al computer per la copertina = Antonio Casetta, Allan Goldberg.
  • Management = Maurizio Salvadori.
  • Edizioni Suvini Zerboni / Discorso.

Note sull'album

Il titolo ha l'unico riscontro, nell'ambito della produzione discografica dei Pooh, di aver messo fine all'esclusione delle facciate B dei singoli dagli album da cui sono tratti.

Altre note sull'album...

Formazione

  • Dodi Battaglia = Voce, Chitarre Fender Stratocaster 1959, Gibson M.M. 1954, Double Neck Stantom, Double Neck Steel Guitar, Martin D48, 6 e 12 corde Ovation, Amplificatori Marshall e Mesa Boogie.
  • Red Canzian = Voce, Bassi Music Man, Eko M21, Alembic, Gibson Fretless, Fender Precision, Double Neck Stantom, Fender Jazz Fretless, violoncello.
  • Stefano D'Orazio = Voce, Batteria Ludwig, Piatti, Gong, Percussioni e Campanelli Ufip, Vibrafono Musser, Rototom e Timpani Sinfonici Ludwig, Flauto Traverso Blessing.
  • Roby Facchinetti: Voce, Piano Steinway, Piano elettrico Yamaha, Polymoog, Korg, Arp Odissey, Mellotron 400, Oberheim, Piano Fender, Prophet 5.
  • Musicisti ospiti
    Franz Di Cioccio = Tamburello in "Caro me stesso mio".

Caro me stesso mio

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voce solista: Roby Facchinetti
  • Timing: 3:39 ca.

Tutto mi sembra imperfetto, contatto non c'è
Faccio una doccia, la faccia allo specchio com'è?
Non mi somigli più, davvero
caro me stesso mio
Cosa è successo? Adesso ci penso io
Telefoniamo a una certa persona che sai
e recitiamo la scena che ho fretta di lei
tempo mezz'ora e di corsa
nostra signora è qui
gli altri problemi vanno a domani
Voglio tempo io, voglio aria
qui ce l'hanno con me
ma io sto attento
e a difendermi come posso
ci so fare da Dio
caro me stesso mio
Scatta un riflesso, il mio sguardo si sveglia di già
come un diamante che spacca lo specchio a metà
E ci vediamo già più chiaro
caro me stesso mio
tutti i problemi vanno a domani
Voglio tempo io, voglio aria
qui ce l'hanno con me
ma io sto attento
e a difendermi come posso
ci so fare da Dio
caro me stesso mio
E a difendermi come posso
ci so fare da Dio
caro me stesso mio

Note sulla canzone

Editore: Suvini Zerboni / Sugarmusic / Babilonia di Facchinetti / Discorso Edizioni Musicali

La canzone, la prima dei Pooh a vedere un musicista ospite nella figura del batterista e cantante della Premiata Forneria Marconi, Franz Di Cioccio, in cui Canzian sfoggia una apprezzabile tecnica di slapping, è apparsa successivamente su:

  • 1980 – Inca / Caro me stesso mio (45 giri juke box CGD YD 578)
  • 1981 – I Pooh 1978-1981 (antologia) (LP, MC, CD)
  • 1985 – Anthology (antologia) (4 LP, 4 MC)

chiave di violinoDodi Battaglia usa una Gibson SG
Franz Di Cioccio (della Premiata Forneria Marconi) suona il tamburello
La canzone originale è in tonalità di SI bemolle maggiore
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Caro_me_stesso_mio

Stagione di vento

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voci soliste: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti
  • Timing: 4:17 ca.

Tempo per un caffé
piove addosso, che maggio è?
In viaggio per la città
paesaggio di faccia al bar
È peggio per chi sta solo
ho il vantaggio che aspetto lei.
E rido per fatti miei
sono spiccioli di poesia
passano i passi miei
su biglietti buttati via
La mia mente è un congegno a tempo
se io sogno mi sveglierà
Finalmente sta
per tornarmi lei
pagherei la cena al mondo
ma la gente sta
negli ombrelli e va
si confonde col tramonto
È stagione di vento
e adesso direi che è tempo di lei
ma se passa il momento
persona che va, un'altra verrà
è questione di tempo
Sbocciano qua e là
conigliette di piano bar
spuntano dai tassì
eccitante aspettare qui
La mia mente è un congegno a tempo
se io sogno mi sveglierà
Finalmente sto
aspettando lei
con lo sguardo attento al mondo
Non mi chiuderò
non mi spegnerò
al ritardo di un momento
È stagione di vento
e forse direi che è tempo di me
quando passa il momento
persona che va, un'altra verrà
è questione di tempo

Note sulla canzone

Editore: Suvini Zerboni / Sugarmusic / Babilonia di Facchinetti / Discorso Edizioni Musicali

La canzone, precendentemente apparsa come B-side del singolo Canterò per te, presenta un pregevole solo dell'ormai carattistico fretless di Canzian, ed è apparsa successivamente su:

chiave di violinoLa canzone originale è in tonalità di MI bemolle maggiore
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Stagione_di_vento

Numero uno

  • Testo: Stefano D'Orazio
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voci soliste: Roby Facchinetti, Red Canzian
  • Timing: 4:10 ca.

Tu, grande artista,
sempre a galla, un po' equilibrista
numero uno
dopo te non ce n'è per nessuno
Hai talento da spendere
tasche grandi, pazienza corta
e pochi però
E appena nato
la tua culla già sembra un teatro
da dove ti inventi
per l'attenta platea di parenti
Mangi pane e genialità
istrione per vocazione
ed eccoti qua
Venditi, venditi subito
prima che la fortuna si svaluti
Vai che adesso il gioco tocca a te
tira su finchè ce n'è
Tu di gran moda
vai a ruba dal palco alla strada
chissà se per sbaglio
con i tuoi riflettori al guinzaglio
Faccia sempre probabile
occhio buono della domenica
aria da re
Venditi venditi subito
prima che la fortuna si svaluti
Vai che adesso il gioco tocca a te
tira su fin che ce n'è.

Note sulla canzone

Editore: Suvini Zerboni / Sugarmusic / Babilonia di Facchinetti / Discorso Edizioni Musicali

La canzone, una delle sole due presenti sull'album con i testi di D'Orazio, fu inzialmente registrata con un intervento vocale di Antonello Venditti, ma venne poi reincisa per le parti vocali solo dai Pooh, per i motivi menzionati nel commento sotto riportato, ed è apparsa successivamente su:

chiave di violinoDodi Battaglia usa una Gibson SG
La canzone originale è in tonalità di DO minore
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Numero_uno

Commenti sulla canzone

Stefano D'Orazio

«È nata come una satira su un particolare momento della canzone d'autore italiana. C'erano alcuni nati come cantautori impegnati che da un momento all'altro hanno cambiato pelle. Ricordo il caso clamoroso di Alan Sorrenti. Ma molti altri lo stavano facendo piano piano, magari ci mettevano dentro la parolina impegnata, ma in fin dei conti miravano a fare i Pooh. Stavamo registrando a Carimate, nello studio di fianco al nostro c'era Antonello Venditti. Siccome in mezzo alla canzone c'era una piccola filastrocca senza testo gli chiedemmo di canticchiarci sopra. Lui lo fece volentieri. Ma subito dopo il suo produttore, Alessandro Colombini, non so in base a cosa, lesse in questa canzone una critica velata al suo protetto, così ci negò l'autorizzazione a usare l'intervento vocale di Venditti».

Vienna

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Dodi Battaglia
  • Voci soliste: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti
  • Timing: 3:46 ca.

Donna sul ponte alla Porta dell'Est
passa un filo di nuvole sugli occhiali di lei
Vienna leggera, catturami un'altra volta
con i miei nodi da sciogliere
fra le mani di lei
Aria d'argento soffia dall'Ungheria
come un serpente domestico il Danubio va via
Vienna pastello, cancellami la frontiera
con tutti i voli che partono
e ogni treno che va
Fari di sole fragile
occhi di smalto blu
e il passaporto pesa sempre più
Giugno dai muri tiepidi dietro le labbra di lei
mentre mi prende e mi risponde e mi pretende qui
Donna alle spalle alla Porta del Sud
ed un riflesso che scivola fra le ciglia di lei
Vienna, sospesa nel sogno di luna nuova
è una ferita fra gli alberi
l'autostrada che va
Sorsi di buio limpido
bagnano gli occhi miei
ma non so mai fermarmi, come mai?
Vienna di legno e fragole
resta nel sogno con lei
c'è un orizzonte troppo presente che mi pretente già
Vienna per niente
per andarsene
come al solito.

Note sulla canzone

Editore: Suvini Zerboni / Sugarmusic / Più in alto che c'è Edizioni Musicali / Discorso Edizioni Musicali

L'unica altra composizione di Battaglia presente sull'album, oltre al singolo Canterò per te, è apparsa successivamente su:

  • 1982 - Palasport (live album) (2 LP, 2 MC, CD, 2 CD)

chiave di violinoLa canzone originale è in tonalità di DO maggiore
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Vienna

Commenti sulla canzone

Dodi Battaglia

«Parlavo sempre a Valerio del mio desiderio di visitare questa città. Il fatto è che lui viaggiava parecchio, io invece ero sempre incollato ai Pooh. Un giorno si presentò con questo testo, e mi sembrò perfetto per la musica che avevo composto».

Ali per guardare, occhi per volare

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voce solista: Roby Facchinetti
  • Timing: 2:55 ca.

Svegliai
tra i pensieri il sogno
entrai
nell'idea di te
fermai
fra le labbra il tempo
contai
una luna in più
Non c'è
primavera al mondo
se tu
non ti ascolti dentro
la mia luna è piena
cosa fai lontana?
Passò
sulla fiamma il vento
svegliò
molte stelle in più
Se avrai
ali per guardare
se avrai
occhi per volare
per confini aperti
non dimenticarti
di me
di me.

Note sulla canzone

Editore: Suvini Zerboni / Sugarmusic / Babilonia di Facchinetti / Discorso Edizioni Musicali

Il brano vede dopo anni il ritorno degli archi in una composizione originale del gruppo, arrangiati e condotti come sempre dal fido Franco Monaldi

chiave di violinoLa canzone originale è in tonalità di RE maggiore
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Ali_per_guardare,_occhi_per_volare

Commenti sulla canzone

Roby Facchinetti

«Amo moltissimo questo pezzo e mi piace cantarlo: è uno di quei brani che esaltano la vocalità. C'è un salto di ottava, con un do di petto tenuto a voce piena, che per uno che ama cantare è una bella sfida. Non è facile riuscire a fare certe note con la voce, e quando ti rendi conto che ne sei capace è una grande soddisfazione».

Cantero' per te

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Dodi Battaglia
  • Voci soliste: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti
  • Timing: 3:51 ca.

Stella di giorno, frutto d'inverno
io canterò per te
se ti senti un aliante che cade
strade d'aria avrai da me
Segretamente sopra la gente
io canterò per te
per fermarti nel viso il sorriso
che ora c'è
E canterò per te
forse hai bisogno solo di un sogno
ma io canterò per te
Tu sei
la bruciante fantasia
la corrente che porta via
confusione in mente, folla e follia
Tu sei
fra la gente che non è
e io canterò per te in faccia al mondo
Viola di marte, sempre più forte
io canterò per te
come onda che viaggia alla spiaggia
le mie braccia avrai da me
Con i tuoi occhi quasi mi tocchi
io canterò per te
per averti domani nel mondo
via con me
E canterò per te
forse hai bisogno solo di un sogno
ma io canterò per te
Tu sei
la bruciante fantasia
la corrente che porta via
confusione in mente, folla e follia
Tu sei
fra la gente che non è
e io canterò per te in faccia al mondo
Non si può sbagliare, sei
l'altra parte del sole
sono pronto a farmi male con te
e via
dalla gente che non è
e io canterò per te in faccia al mondo.

Note sulla canzone

Editore: Suvini Zerboni / Sugarmusic / Più in alto che c'è Edizioni Musicali / Discorso Edizioni Musicali

Primo singolo scritto da Battaglia pubblicato ben sette mesi prima dell'album, è stato utilizzato come sigla d'apertura per la trasmissione televisiva "Un disco per l'estate".Il relativo videoclip vedeva il gruppo suonare a bordo di una chiatta sul lago d'Iseo, all'alba di una domenica mattina, ripreso da un elicottero in volo. Il brano è successivamente apparso su:

chiave di violinoLa canzone originale è in tonalità di LA maggiore
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Canter%C3%B2_per_te

Commenti sulla canzone

Dodi Battaglia

«Tra quelle che ho scritto, è una delle canzoni che mi piace di più suonare dal vivo. Assieme a Io sono vivo, Chi fermerà la musica e Non siamo in pericolo, è un brano che caratterizza quel modo molto energico di fare musica che avevamo negli anni Ottanta. L'energia è sempre stato uno degli elementi che hanno caratterizzato i Pooh».

Valerio Negrini

«Stella di giorno, frutto d'inverno, io canterò per te. E la fanciulla sotto il palco sviene. Quando si sveglia ti segue in autostop, si apposta fuori dall'albergo, dall'aeroporto, dal dentista, dall'ufficio imposte dove sei andato a difendere il tuo futuro di essere umano.
Forse hai bisogno solo di un sogno. Tiepide e commoventi col diario in mano, spesso furbe e desiderabili, stazionano attorno al nostro carrozzone, ai cancelli degli anni ottanta.
Se ti senti un aliante che cade, strade d'aria avrai da me. Ragazzi, per quanti cuori è collaudata la nostra Luna? Quando noi smontiamo la festa e la macchina della musica se ne va, cosa ci siamo lasciati dietro?
Tu sei la bruciante fantasia, la corrente che porta via... Poi viene l'ora della zucca, l'astronave è scomparsa. La vita che sale e scende dai tram, le bocche unite dal filo della mozzarella di una pizza parlano più semplice, appanneranno fra poco i vetri delle auto al buio con dei si e dei no.
Come onda che viaggia alla spiaggia, le mie braccia avrai da me. Gliumani si saltano addosso, perdono orecchini e bottoni sotto i tappetini, i terrestri dicono: se mi lasci ti ammazzo.
E noi: Viola di Marte, sempre più forte io canterò per te. Cantiamo per lei, colleghi, per lui, per noi, che siamo tutti figli delle stelle, ma attenti al secolo che si è rincoglionito. Alla stazione di Bologna ha fatto a pezzi novanta persone che andavano al mare, a New York ha ammazzato i Beatles.
Confusione in mente, folla e follia. Chi guadagna il palco fa sempre innamorare qualcuno, e chi ama si sfida. Non gli avremo messo troppo zucchero nel caffè?
Con i tuoi occhi quasi mi tocchi, io canterò per te... Il nostro nuovo disco si chiama Stop. Ok, fermiamoci un attimo e scendiamo dalle grandi parole.
Tu sei fra la gente che non è. Si, grande Benigni che dici Woytilaccio a Sanremo e ti becchi la squalifica, facci un autografo! Primizia golosa per la nostra affezionata clientela: nel nuovo tour è deliberato che ci porteremo in giro un metronomo gigante, alto come il grande Mazinga. Vogliamo tirarci pubblicamente le orecchie, piedi per terra che il tempo è una brutta macina.
...EGLI GUIDAVA NELLA NOTTE, NELLO SPAZIO E NEL TEMPO. PARLAVA, PARLAVA, NON SI ACCORGEVA CHE GLI ALTRI DORMIVANO COME ORSTI TIBETANI...
(Le Guerre Poohike (15) - continua in Chi fermerà la musica)

Aria di mezzanotte

  • Testo: Stefano D'Orazio
  • Musica: Roby Facchinetti, Red Canzian
  • Voci soliste: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti
  • Timing: 4:04 ca.

Era cresciuta in fretta più
di qualche stagione fa
sognava a testa bassa
tra i respiri della città
"Vorrei
vorrei
chissà cosa mai vorrei..."
pregava spegnendo la luce
Lui era nato al porto
ma non era partito mai
sempre col fiato corto
rimandava il domani a poi
"Di lei
di lei
diceva non morirei..."
ma poi non ci dormiva la notte
Notte improvvisa, domenica spesa tra novità
Ridono insieme, s'è arresa l'attesa, sarà chissà?
Ed eccoli qui
giocando a sognare
a dirsi promesse
a darsi parole
a farsi l'amore
Aria di mezzanotte
fra un minuto è già lunedì
l'alba ha le scarpe rotte
ma tra poco sarà già qui
Vedrai
vedrai
accendono la città
e spengono insieme la notte
Notte che passa, ma resta la festa finché sarà
forse per gioco, per sempre, per poco sarà, chissà?
E restano qui
a darsi parole
le barche alla corda
aspettano il sole
e un giorno migliore.
E restano qui
a darsi parole
le barche alla corda
aspettano il sole
e un giorno migliore.

Note sulla canzone

Editore: Suvini Zerboni / Sugarmusic / Babilonia di Facchinetti / Discorso Edizioni Musicali

L'altra canzone scritta da D'Orazio presente sull'album è stata scritta per la musica a quattro mani da Canzian e Facchinetti, a cui Battaglia ha aggiunto brillantezza con un pregevole lavoro di chitarre elettriche ed acustiche, ed è successivamente apparsa su:

  • 1980 – Aria di mezzanotte / Notte senza di te (Sandro Giacobbe) (45 giri juke box CGD YD 575)
  • 1981 – I Pooh 1978-1981 (antologia) (LP, MC, CD)
  • 1982 - Palasport (live album) (2 LP, 2 MC, CD, 2 CD)
  • 1985 – Anthology (antologia) (4 LP, 4 MC)

chiave di violinoLa canzone originale è in tonalità di LA maggiore
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Aria_di_mezzanotte

Commenti sulla canzone

Roby Facchinetti

«È una ballata che ho composto assieme a Red. Avevamo entrambi un brano da proporre, ma nessuno dei due era pienamente convinto della bontà del suo pezzo. Ascoltandoli, scoprimmo che si completavano come tasselli di un puzzle. Il mattino dopo Stefano aveva già il testo pronto».

Quasi citta'

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voce solista: Roby Facchinetti
  • Timing: 4:07 ca.

Che malinconia
provincia di fabbriche e motel
campagna del nord di quasi città
di treni che passano
Che malinconia
pensavi "Mi sto buttando via
la grande città che sonno non ha
mi aspetta per vivere"
Dietro gli occhiali da sole
l'uomo disse "Bella
vieni qui
io posso farti volare
farti diventare
ciò che vuoi"
Che malinconia
Milano che cerca compagnia
lui disse "Tu sei da fotografia
sei quella che aspettano"
Caso di sospetta simpatia
due armi sapienti gli occhi suoi
American Bar di periferia
un mondo di uomini
Sguardi, sorrisi, parole
vino freddo in gola
libertà
sabato sera speciale
quel che vuole prende
la città
Che malinconia
Milano che cerca compagnia
la breve allegria si sbriciola già
sei solo un giocattolo
Scale senza luna casa sua
ti accorgi che sai come sarà
vuoi dire di no, andartene via
ma i muri si muovono
Che malinconia
buttare le spalle in un tassì
e uscire dal film nell'alba che spia
di treni che partono
Viaggio di lentissima agonia
stazione - prigione - nostalgia
di quasi città, che sia come sia
finestra da chiudere
per provare a non sognare più.

Note sulla canzone

Editore: Suvini Zerboni / Sugarmusic / Babilonia di Facchinetti / Discorso Edizioni Musicali

Un'istantanea realista e cruda della disillusione di una ragazza qualsiasi di provincia, in un brano impreziosito ancora una volta dal caratteristico suono del fretless di Canzian

chiave di violinoLa canzone originale è in tonalità di SOL maggiore
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Quasi_citt%C3%A0

Gatto di strada

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Red Canzian
  • Voce solista: Red Canzian
  • Timing: 4:11 ca.

Punto il dito nel cuore
dell'Europa
sono qui
Dorme al sole il motore
risvegliare
non si può
Nel mezzogiorno giallo di grano io
mi sdraio all'ombra dell'ombra mia
Punto i gomiti al cuore
della terra,
sono qui
Fresche spine di birra
nelle vene
penso a me
Completamente gatto di strada che
dovunque vada resiste e
conquista un posto per sé
E viaggia insieme a me la tempesta
che spettina i pensieri in testa a chi
pretende di cercarmi
dentro
di sapere il centro mio
Perché non siete qui tutte quante
a spingere il mio carro che non va
in mezzo a questo niente
strano
da deserto indiano?
Qui vi vorrei
Pianto gli occhi nel cuore
del silenzio
penso a chi
mi dovrebbe aspettare
non si muore
non per me
completamente gatto selvaggio che
se vale il viaggio si muove e
ti trova e arriva da te
E viaggia insieme a me la mia pelle
che accende le tue stelle, se ne hai
se non ho fatto in tempo
oggi
domani mi vedrai
perché non basti tu nella mente
a spingere il mio carro che non va
in mezzo a questo niente
strano
da deserto indiano
non ce la fai.

Note sulla canzone

Editore: Suvini Zerboni / Sugarmusic / Blunotte Edizioni Musicali / Blu Morning Edizioni Musicali / Discorso Edizioni Musicali

L'altra ballata dell'album composta da Canzian, questa volta da solo, era originariamente ispirata alle sonorità della west coast del periodo, in special modo prendendo come punto di riferimento Joni Mitchell.

chiave di violinoLa canzone originale è in tonalità di MI maggiore (lo spartito è in chiave di FA)
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Gatto_di_strada

Commenti sulla canzone

Red Canzian

«Anche questo brano l'ho composto nel mio periodo country-rock. Infatti il titolo del provino era California. Ho scoperto che questo pezzo piace tantissimo ai nostri fan, ma non saprei spiegarne il motivo. Il gatto di strada è un lottatore, uno che si arrampica ovunque per cercare qualcosa da mangiare, un randagio sempre pronto a squagliarsela per stare un po' meglio. Una figura che mi somiglia, infatti in questa canzone mi ci sono sempre ritrovato».

Inca

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voce: Roby Facchinetti
  • Timing: 4:40 ca.

Disse il soldato al suo re
"Nuovo mondo tu avrai
dammi tempo e vedrai"
L'indio il coltello puntò
sulle stelle a ponente e le navi contò
poi disse "Oltre il mare c'è il niente
chi viene dal niente nemico non è"
Dentro la città dai muri d'oro
ai soldati il fiato si fermò
sopra l'innocenza del giaguaro
l'aquila cristiana si gettò
L'indio il coltello puntò
contro il sole, "Tu farmi del male non puoi!"
Abbassò le braccia ai fianchi e disse "Fermati!
Mille volte puoi colpirmi e non cadrei!"
Una strana meraviglia prese gli uomini
il bandito di Castiglia chiese a lui
"Tu paura non hai
ti fai gioco di noi
il tuo trucco qual'è?"
Notte di fortezza e fiamme d'oro
disse l'Inca "Uccidimi e vedrai
vedrai con quei tuoi occhi di sparviero
il sole aprire ancora gli occhi miei!
L'alba tra un po' spezzerà
le tue armi, tu farmi del male non puoi!"
Ma quel sogno fu silenzio e cadde fragile
ed il cuore di smeraldo si fermò
poi le spalle della notte si incendiarono
e quel sole il Re del sole non svegliò
Le navi il soldato riempì
e con l'oro partì
col permesso di Dio.

Note sulla canzone

Editore: Suvini Zerboni / Sugarmusic / Babilonia di Facchinetti / Discorso Edizioni Musicali

Il brano, ispirato dalla vicenda di Atahualpa, ultimo imperatore Inca, catturato e incarcerato da Francisco Pizarro, resterà a lungo l'ultima composizione di Negrini di argomento epico-storico, suo malgrado, ed è successivamente apparso su:

  • 1980 – Inca / Caro me stesso mio (45 giri juke box CGD YD 578)
  • 1982 - Palasport (live album) (2 LP, 2 MC, CD, 2 CD)

chiave di violinoLa canzone orginale è in tonalità di DO maggiore
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Inca

Note sull'album

Foto tratta dall'interno della copertina

I Pooh

Inserto pubblicitario di una rivista

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Altre edizioni

  • 1980 - Edizione promozionale per il juke-box su vinile 45 giri, CGD YD 575. Lato A "Aria di mezzanotte" - Lato B "Notte senza di te" di Sandro Giacobbe. Busta: Standard forata.
  • 1980 - Edizione promozionale per il juke-box su vinile 45 giri, CGD YD 578. Lato A "Inca" - Lato B "Caro me stesso mio". Busta: Standard forata.
  • 1980 - Edizione su musicassetta, CGD, 30 CGD 20225. Etichetta beige.
  • 1980 - Edizione su vinile per la Germania, Ariola, 202 842; Ariola, 202 842-320.
  • 1980 - Edizione su vinile per il Giappone, Seven Seas, K28P-149.
  • 1987 - Edizione su CD, CGD, CDS 6049. Made in France.
  • 1990 - Edizione su musicassetta, Warner Music, 9031-70520-4.
  • (Data non disponibile) - Edizione su musicassetta, CGD, 9031-70520-4. Etichetta gialla.
  • 1990 - Edizione su CD, Warner Music, 9031-70520-2.
  • (Data non disponibile) - Edizione su CD, CGD, 9031-70520-2. Made in Italy by Pozzoli.
  • 1990 - Edizione su CD, CGD, 9031-70520-2. Made in Germany.
  • 2005 - Edizione su CD per il Giappone, CGD, 9031-70520-2; Warner Music Japan Inc., DIWM-249(WQCP-288).
  • 2010 - Edizione su CD, Mondadori, A680029955.

 

Edizioni su musicassetta

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Rassegna stampa

19 ottobre 1980 - Grand Hotel - "Faranno sventolare il tricolore sulla statua della libertà", di Claudio Faedi

19 ottobre 1980 - Grand Hotel - Faranno sventolare il tricolore sulla statua della libertà, di Claudio Faedi

Anno 1966. Data storica per i musicofili italiani: i Pooh vengono alla luce. Colpirono subito l'originalità della loro musica, per la dolcezza dеi loro testi e per la simpatia delle loro facce. Da allora quanto tempo è passato, quasi quindici anni, quanti gruppi sono nati, quanti ne sono scomparsi [...].
Eppure loro, i Pooh, sono ancora qui, presenti con la loro fresca immagine di ragazzi puliti, con il loro inconfondibile «sound».
Una cronistoria costellata di successi, di fortunate tournée italiane e all'estero, di dischi d'oro, di milioni di singoli venduti, di centinaia di migliaia di LP. Una ventina di quarantacinque giri di successo [...], сulminаti nel «Canterò per te» vera e propria colonna sonora delle vacanze di migliaia di giovani e ancora piazzata in tutte le classifiche. Tredici album all'attivo, un record italiano, suggellato dalla pubblicazione di «Hurricane» LP preparato in inglese per il mercato europeo e americano e uscito in Italia solo in seguito alle pressanti e numerosissime richieste del pubblico. E ora cosa ci riservano i Pooh [...]? Bene, i quattro simpatici orsacchiotti hanno deciso di fare «Stop»! Non nel senso che mollano, che decidono di abbandonare l'attività [...]: «Stop» è il titolo del loro ultimo LP.
«Con questo nuovo album», affermano all'unisono, fermiamo il tempo. Il tempo che scivola, che sfugge inesorabile e cinico, che chiunque cerca di arrestare, nella vita di tutti i giorni, per non essere l'ultimo. Il tempo per noi si è fermato nelle dieci canzoni che compongono il disco. Un tentativo di sconvolgere la fisica, una lotta inesorabile ingaggiata contro il gigantesco metronomo che scandisce i tempi dei nostri concerti, della nostra vita. È un momento di pausa e di riflessione. Ne avevamo tanto bisogno».
«Questa scorsa estate si è rivelata un tour de force incredibile, nonostante l'agguerrita concorrenza gli stadi per noi si riempivano e a volte lo stress si trasformava in una vera e propria lotta contro il tempo», spiega Red Canzian portavoce del gruppo. «Sembravamo veramente un team atletico in gara alle Olimpiadi. Per questo abbiamo deciso per uno "Stop", un disco grintoso seppur di ampio e rilassante respiro sull'onda del quale ci prenderemo una vacanza».
Dopo che cosa avete in programma?
«Una lunga tournée in USA. Andremo a New York. E la conquisteremo» [...].

1980 - Ciao 2001 - "Stop... cantano i Pooh", di Piergiuseppe Caporale

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Dicembre 1982 - Music - N.43 - Pagina 4 - "Il paroliere Valerio Negrini", di Antonio Orlando

Dicembre 1982 - Music - N.43 - Pag. 4 - Il paroliere Valerio Negrini, di Antonio Orlando    Dicembre 1982 - Music - N.43 - Pag. 4 - Il paroliere Valerio Negrini, di Antonio Orlando    Dicembre 1982 - Music - N.43 - Pag. 4 - Il paroliere Valerio Negrini, di Antonio Orlando    Dicembre 1982 - Music - N.43 - Pag. 4 - Il paroliere Valerio Negrini, di Antonio Orlando

[...] Credi di aver inventato qualcosa?
- [...] mi piace ricordare alcune canzoni come "Inca" o "Lindberg", quelle dove ho preso dei personaggi storici inventandomi una canzone che si basa però su fatti accaduti realmente [...].
- Come è nata "Inca"?
- Dopo uno dei miei viaggi in Sudamerica, dove questo fatto della dominazione cristiana violenta era nell'aria, la si poteva annusare [...].