Pooh - Notizie e novità del 2020 - Marzo

"Rinascerò, rinascerai", la speranza arriva dalla musica - Venerdì 27.03.2020

Rinascerò, rinascerai

Questo 2020 è un anno che rimarrà impresso nella memoria collettiva per l'emergenza sanitaria scaturita dalla diffusione del COVID-19, il virus responsabile della pandemia che nel giro di alcune settimane ha coinvolto quasi la totalità delle Nazioni.
L'Italia è stata pesantemente colpita e mentre scrivo si trova al secondo posto nel triste conteggio degli infetti. Da settimane siamo rinchiusi in un volontario autoisolamento al quale si sottraggono unicamente quanti lavorano nelle filiere ritenute indispensabili ed il personale sanitario, fin da subito catapultato in una vera e propria trincea fatta di sofferenza e senso di impotenza.
Ancora non esiste un vaccino per porre al sicuro quanti non hanno ancora contratto il virus e mentre giorno dopo giorno ascoltiamo il bollettino in costante aggiornamento dei nuovi infetti, dei deceduti e dei guariti, il pensiero inevitabilmente va a tutti quei medici, agli infermieri, al personale degli ospedali che con coraggio curano, assistono, trasportano, puliscono ambienti ed attrezzature.

Riflettendo su tutto questo è nata in Roby Facchinetti l'urgenza di fare qualcosa per la sua città, in particolare per l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, come da lui stesso spiegato nel comunicato stampa diramato ieri: «Dopo aver visto in televisione le immagini dei camion dell’esercito che trasportavano le salme dei miei concittadini, sono stato travolto dall’emozione, il pianto e la rabbia mi hanno portato al pianoforte e in pochi minuti è nata la musica e il titolo di "Rinascerò, rinascerai". È stata un’ispirazione e un bisogno immediato, sentivo che dovevo fare qualcosa, in particolare per la mia città, così duramente colpita… Ho chiamato Stefano chiedendogli di affiancarmi nel progetto e affidando a lui il testo, che esprime perfettamente quello che ho provato, un matrimonio perfetto tra musica e parole. La canzone è il desiderio di rinascita e di speranza, una dedica a chi ci ha lasciato e ai loro familiari, un ringraziamento per tutti coloro che lavorano incessantemente al bene degli altri: medici, infermieri e tutto il personale ospedaliero, sono gli eroi e le eroine di questi nostri giorni. Una preghiera per una città che non si arrende».
A sua volta Stefano D'Orazio ha dichiarato: «Qualche giorno fa Roby mi ha chiamato con la voce rotta dal pianto, tra un respiro e un silenzio mi ha raccontato della straziante visione alla quale aveva appena assistito… mezz’ora dopo stavo già cercando le parole più adatte a vestire la sua musica, parole di dolore, di fiducia, di riscatto. Bergamo è la mia seconda città, una città che mi ha adottato, mi ha accolto e dove ho trascorso i miei migliori anni di lavoro. "Rinascerò, rinascerai" vuole essere un semplice modo per fare anche noi la nostra piccola parte: questo noi sappiamo fare, la Musica, per un inno al futuro di una città ferita che "quando tutto sarà finito, tornerà a riveder le stelle"».

Roby Facchinetti e Stefano D'Orazio.
Clicca per ingrandire.

Dal connubio tra il tastierista ed il batterista dei Pooh, quest'ultimo romano ma che considera Bergamo una seconda casa, è nato un singolo disponibile da questa mattina su tutte le piattaforme digitali:
iTunes https://apple.co/2WNjk8A
Spotify https://spoti.fi/39oXCL0
Apple Music https://apple.co/3dAblC3
Amazon Music https://amzn.to/3amDiuR
Tutti i proventi dei download e dei diritti d’autore ed editoriali saranno devoluti in beneficenza a favore dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo per l’acquisto di attrezzature mediche. È stato inoltre fatto l'invito a fare donazioni spontanee sul conto corrente dell’ospedale
Papa Giovanni XXIII di Bergamo - IBAN: IT75Z0569611100000008001X73
Causale: Progetto Rinascerò, rinascerai SEGUITO DA NOME, COGNOME E CODICE FISCALE.

RINASCERÒ RINASCERAI
Musica: Roby Facchinetti - Testo: Stefano D’Orazio

Rinascerò, rinascerai
Quando tutto sarà finito
Torneremo a riveder le stelle

Rinascerò, rinascerai
La tempesta che ci stravolge
Ci piega, ma non ci spezzerà

Siamo nati per combattere la sorte
Ma ogni volta abbiamo sempre vinto noi
Questi giorni cambieranno i nostri giorni
Ma stavolta impareremo un po' di più
Rinascerò, rinascerai

Rinascerò, rinascerai
Abbracciati da cieli grandi
Torneremo a fidarci di Dio

Nel silenzio si respira un'aria nuova
Ma mi fa paura questa mia città
Siamo nati per combattere la sorte
Ma ogni volta abbiamo sempre vinto noi
Rinascerò, rinascerai

Il testo di D'Orazio cita Dante Alighieri e la sua "Divina Commedia" con quel "torneremo a riveder le stelle", un auspicio rivolto a tutti noi di uscire insieme dall'inferno costituito dall'attuale situazione medica, nella quale il virus colpisce senza fare distinzione di età, ceto sociale e nazionalità.
Il testo prosegue facendo leva sul coraggio che ognuno di noi mette in campo nell'affrontare le avversità che la vita ci propone: esse ci piegano senza vincerci, inevitabilmente ci cambiano ma sono anche di insegnamento. La paura che proviamo ora non ci impedirà di continuare ad esistere e di reimpossessarci delle nostre vite.
La musica composta da Facchinetti prende il suo avvio con il suono del pianoforte, per poi aprirsi ad un'orchestrazione di ampio respiro che rende il brano un inno alla speranza ed al desiderio  di vincere la lotta contro il COVID-19.
Arrangiato da Danilo Ballo, "Rinascerò, rinascerai" è stato mixato da Marco Barusso. Ai cori Valeria Caponnetto Delleani, un gruppo di voci bergamasche riunite grazie alla collaborazione di Daniele "Vava" Vavassori, mentre le chitarre del finale sono suonate da Diego Arrigoni, chitarrista dei Modà. La canzone è letteralmente nata online, in quanto ognuno ha contribuito registrando presso la propria abitazione le parti vocali e/o strumentali.
Su YouTube è stato pubblicato un videoclip a corredo del brano, nel quale suggestive vedute di Brescia si alternano ai visi del personale ospedaliero, del Mister e dei giocatori dell’Atalanta, di quanti sono stati coinvolti nel progetto musicale.


La musica, ponte che unisce culture e mentalità anche distanti con il suo linguaggio universale fatto di estro, istinto, profonda vibrazione emotiva, ancora una volta diviene un mezzo per creare solidarietà e fornire aiuto.
Stiamo trascorrendo la nostra ora più buia e l'obbligo di rimanere al sicuro nelle nostre case inevitabilmente crea un senso di profonda incertezza in molti di noi. La musica può essere un conforto in grado di consolarci, di restituirci i ricordi più belli, di fornirci ispirazione, di darci la "speranza in un tempo migliore", per citare i Pooh. Questa lunga notte volgerà al termine e troveremo ad attenderci un futuro in cui dovremo rimboccarci le maniche e costruire insieme nuovi, luminosi giorni.
Abbiate cura di voi.

Autore - Michaela Sangiorgi