Pooh - Notizie e novità del 2018 - Settembre

Dodi a RTR 99: «Le mie "Perle" hanno molto da dire» - Martedì 25.09.2018

Dodi Battaglia nello studio di Radio RTR 99

Lo scorso 17 settembre Dodi Battaglia è stato ospite di Radio RTR 99, l'emittente romana che così spesso dimostra una particolare attenzione nei confronti dei Pooh e delle iniziative dei singoli componenti. Dodi è intervenuto all'interno della trasmissione "La Strana Nostalgia", condotta da Fabio Martini.
Il chitarrista bolognese ha dato il via alla chiacchierata parlando del "e la storia continua... Tour 2018" ancora in corso e che vedrà come data conclusiva quella del 16 ottobre a Santa Teresa di Gallura (OT): «Ho fatto ieri sera un concerto in un paese molto carino che si chiama Montelanico e, come accade da due anni a questa parte, anche ieri è stato un bellissimo bagno di folla. Voglio ringraziare tutte le persone che sono venute a trovarmi. Proprio un paio di giorni fa abbiamo fatto i conti di quanti concerti, bagni di folla ho fatto quest'anno e siamo a quota cinquanta. L'anno scorso ne ho fatti sessanta, ma il tempo è tiranno e io, oltre a questo tour, devo organizzare quello che sarà il tour che inizierà il 26 di ottobre da Montecatini: il tour al quale credo profondamente, inesorabilmente, entusiasticamente e che si chiama appunto "Perle" [...]. Sono costretto a non prendere più impegni perché altrimenti non riuscirei a portare avanti la preproduzione».
I concerti ancora in programma, tutti gratuti, sono:

  • 27 settembre - BRATTIRÒ (VV) (Frazione di Drapia) - Piazza Fratelli Rombolà. Ore 21:00.
  • 29 settembre - SAMMICHELE DI BARI (BA) - Piazza Vittorio Veneto. Ore 21:00.
  • 30 settembre - MONTE SANT'ANGELO (FG) - Piazza principale. Ore 21:00.
  • 05 ottobre - FLORINAS (SS) - Anfiteatro comunale. Ore 21:00.
  • 16 ottobre - SANTA TERESA DI GALLURA (OT) - Piazza principale. Ore 21:00.

 

Quando uscivo da un negozio di dischi uscivo con un capitale di informazioni da condividere con gli altri, perché si sapeva bene che all'interno di un disco, italiano o straniero che fosse, c'erano tali e tanti incipit comportamentali, di informazioni. Dodi Battaglia

Fabio Martini ha condiviso una riflessione su qual era un tempo l'approccio alla musica: «Negli anni '70 e anche negli anni '80, soprattutto in questi vent'anni qui [...], i dischi avevano una grandissima importanza. Oggi purtroppo non ci sono nemmeno i negozi di dischi, però un tempo ce n'erano e ce n'erano tanti: si entrava nei negozi, si stava lì per delle ore a comprar dischi, ma in realtà anche a guardare le copertine e poi si usciva da questi negozi, si andava a casa, c'era il rito di scartare il disco [...]. A volte ci si riuniva anche con due, tre persone, amici e si ascoltavano i dischi. Quindi il 33 giri aveva una importanza enorme e tutte le canzoni che erano all'interno avevano comunque il loro perché e anche voi che facevate quella musica...».
Dodi ha convenuto ed ha risposto: «Tu stai dicendo delle parole sacrosante [...]. Io stesso quando uscivo da un negozio di dischi uscivo con un capitale di informazioni da condividere con gli altri, perché si sapeva bene che all'interno di un disco, italiano o straniero che fosse, c'erano tali e tanti incipit comportamentali, di informazioni... Io credo che molti dei concetti che noi abbiamo siano stati anche trasferiti tramite le canzoni. Cioè frasi tipo "Non restare chiuso qui pensiero, riempiti di sole e vai nel cielo", piuttosto che "Guidare a fari spenti nella notte per vedere...", sono diventate parte della nostra maniera di essere, di esistere, di pensare. Quando andavi in un negozio di dischi a comperarli, andavi a comprare come se fosse un libro, una serie di informazioni ed era bello, come stavi dicendo tu prima, andare a casa a condividere queste informazioni con i tuoi amici [...]. Magari dischi di rottura, magari dischi che parlavano di rivoluzione, magari dischi prog che mettevano in discussione tutto quello ch era accaduto fino a un certo punto. Per cui il disco era un po' il giornale [...]: avevi l'informazione di persone che facevano questo di mestiere, magari avevano la fortuna di conoscere tante persone, magari andavano all'estero spesso, come come eravamo noi ed era proprio un sistema di comunicazione, cosa che è rimasta sempre nella musica anche di oggi. La musica è comunicazione, ma i tempi erano tali e tanti i concetti da trasferire l'un l'altro che si andava a comprare i dischi proprio per questo e si facevano i dischi per comunicare queste cose, per cui dovevi comunicare cose importanti. Ma io credo che la differenza tra la musica bella e la musica brutta, la musica da comprare e la musica da non comprare sia quando ci sono delle cose belle da comunicare, delle grandi motivazioni. Io credo che in tutte le cose, non solo nella musica, le grandi motivazioni sono quelle che portano avanti nel tempo, hanno portato avanti nel tempo anche i Pooh cinquant'anni perché avevamo un grande concetto da portare avanti: l'unione, l'amicizia, la solidarietà, la cooperazione».

Le grandi motivazioni sono quelle che portano avanti nel tempo, hanno portato avanti nel tempo anche i Pooh cinquant'anni perché avevamo un grande concetto da portare avanti: l'unione, l'amicizia, la solidarietà, la cooperazione. Dodi Battaglia

Alla domanda di Martini se sia cambiato chi ai tempi acquistava gli album, oppure se sia cambiata effettivamente la musica, Dodi ha risposto: «Noi siamo cambiati, tutto sta cambiando, è in atto una grande evoluzione. Rimane un concetto credo fondamentale: le grandi canzoni, le grandi emozioni quanto erano belle ai tempi di "Tanta voglia di lei" o "Questo piccolo grande amore" o "Emozioni" di Battisti... Lo fai sentire a un ragazzino di 17 anni o di 7 o di 10 anni oggi, rimane una grande canzone. Credo che grazie ai mezzi di comunicazione [...] siamo molto più portati ad avere tanti input. Una volta a chi piacevano i Led Zeppelin non sentiva nessun'altra cosa. A chi piacevano i Beatles non piacevano i Rolling Stones. Oggi il mondo e la mentalità e la mente umana sono molto più progrediti, più evoluti, per cui abbiamo credo immagazzinato noi e anche i giovani, insieme ai brani che sono di successo in questo momento, abbiamo anche "Una bambolina che fa no no no" per dirti, piuttosto che i brani di Battisti. Credo che chi ama la musica oggi se gli fai sentire "Emozioni" di Battisti la conosca perfettamente anche se ha 15 anni. Per quanto riguarda il livello musicale io non mi permetto di dare dei giudizi: ci sono delle cose che oggi non mi piacciono oppure che non mi entusiasmano, oppure ci sono delle cose che invece mi piacciono nonostante siano fatte da artisti giovani. Devo dire che è cambiato un po' il clima, nel senso che l'immagine ha preso il sopravvento, molte volte, di quella che era la sostanza della musica stessa [...]. Se vediamo bene la società in genere, cosa andiamo a comunicare noi con la musica? Andiamo a comunicare anche una maniera di esistere: ecco che l'immagine è diventata importante, per cui un cantante comunica con le canzoni, ma comunica anche con il suo corpo e il fan di un cantante non è come una volta che quando amavi una persona con i capelli lunghi e i pantaloni a campana uno valeva l'altro nell'atteggiamento. Oggi ci sono vari atteggiamenti: c'è l'hipop, quello di rottura, quello rock, quello pop melodico, quello italiano, quello internazionale».

Alla domanda di un fan in merito a future date del tour "PERLE - Mondi senza età" in Sicilia ed alla presenza di eventuali brani inediti, Dodi ha risposto: «Proprio in questi giorni credo che stiano siglando i contratti [...]: c'è una trattativa che sta andando in porto sia per Palermo che per Catania e io vi andrò molto voleniteri [...]. "Perle" sarà un bel disco che uscirà alla fine della tournée a febbraio. Per quanto riguarda l'inedito, lasciamo aperta questa possibilità perché, come dico spesso, ho alcuni brani [...], magari fatti in studio perché hanno bisogno di un certo tipo di sonorità, che forse metterò all'interno di questo disco».

Non puoi lasciare certi brani in un cassetto. Devi rispolverarle queste "perle", portarle in giro perché sono ancora molto vive: hanno ancora tante cose da dire. Dodi Battaglia

Dodi ha poi ripreso a parlare della preparazione della tournée teatrale: «Mi sono preso tutto il tempo necessario che poi servirà per finire la preproduzione di "Perle" e per fare poi le prove con i miei musicisti: quaranta brani assolutamente nuovi che ho inciso magari venti, trenta, dieci, quindici anni fa e non ho mai più suonato non sono cosa da tutti i giorni, perché salire su un palcoscenico a fare "Tanta voglia di lei", "Piccola Katy" o "Pensiero" va da sé che è così dentro alle mie corde che non presuppone il fatto di fare delle prove. Ci tengo così tanto e profondamente a questo progetto che nulla può essere lasciato al caso, per cui ho fatto uno stop alla fine di settembre per prepararmi bene [...]. Il debutto di "Perle" sarà il 26 di ottobre a Montecatini e lì faremo due, tre giorni di prove generali».
Martini ha osservato: «Un concerto molto particolare, che va a riprendere molte canzoni dei Pooh che non sono mai state cantate dai Pooh se non nel momento in cui sono state registrate».
Dodi: «Alcune non sono mai state neanche fatte dal vivo, mai. Forse la maggior parte. Alcune sono state fatte in concomitanza con l'uscita del disco, alcune sono state fatte qui e là qualche volta ma mai abbracciate, mai portate avanti con forza ».
Il compositore e chitarrista ha poi letto una parte dell'elenco dei brani in scaletta: "Io in una storia", "A un minuto dall'amore", "Aria di Mezzanotte", "Classe '58", "Vienna", "Cara bellissima", "Mai dire mai", "Orient Express", "Una donna normale", "Santa Lucia", "Io sto con te", "In altre parole", "Oceano", "Come si fa", "E' bello riaverti", "Dialoghi", "La nostra età difficile", "Sei tua, sei mia", "Cercami", "Uno straniero venuto dal tempo", "Dietro la collina", "Stella", "Comuni desideri", "Senza musica e senza parole". «"Padre a vent'anni"» ha spiegato Dodi, «ogni volta che la sento mi commuovo, soprattutto con le immagini che vediamo ultimamente in televisione, perché è riferito ai nostri militari in missione di pace in giro per il mondo. "E vorrei", "Inutili memorie", "Col tempo, con l'età e nel vento", "Fantasia", "Air India", "Fantastic fly", "Isabel", "Padre del fuoco, padre del tuono, padre del nulla". Valerio è stato un grande perché con "Padre del fuoco, padre del tuono, padre del nulla" ci ha detto che l'uomo è padre del fuoco, cioè ha inventato la maniera della sopravvivenza mantenendo appunto il fuoco, o piuttosto con l'invenzione delle armi per quanto riguarda il tuono; ma "padre del nulla" vuol dire "cenere eri e cenere ritornerai". Credo che per quella che è la maniera di Valerio di raccontare l'umanità nella quale noi viviamo, sia stato un esempio bellissimo».

Sempre riferendosi alla tournée, Dodi ha condiviso questa considerazione: «Io credo che questo tour "Perle" chiunque lo facesse, io piuttosto che chiunque dei miei amici e colleghi, era una cosa da fare: non puoi lasciare certi brani in un cassetto. Devi rispolverarle queste "perle", portarle in giro perché sono ancora molto vive: hanno ancora tante cose da dire queste canzoni qua e credo che i fatti mi daranno ragione».

Le prime date del tour PERLE - Mondi senza età. Clicca per ingrandire

Le date della tournée teatrale "PERLE - Mondi senza età" attualmente in prevendita sono:

 

Non rimane che attendere l'annuncio delle date di Palermo e Catania, sperando che ad esse se ne aggiungano altre.

 

Autore - Michaela Sangiorgi