Nota
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1968
30 maggio 1968 - Giovani - N°22 - "Pooh: "La piccola Katy esiste davvero!"", di G. B.
NOTA = Al netto delle imprecisioni su chi scrisse il brano, è interessante leggere la storia d'amore "di contorno" che fu inventata appositamente per la stampa. Strategia comunicativa che sarebbe stata ripetuta per altri singoli usciti sempre negli anni '60.
«È vero che dietro questo disco c'è una storia d'amore realmente vissuta da uno di voi?».
Sto parlando con i "Pooh" e il disco a cui ho accennato è il loro ultimo successo, "Piccola Katy".
«E pensare che avrebbe dovuto essere una cosa tutta nostra », fa Riccardo, che, anche se non vuole ammetterlo apertamente, è il protagonista di questo amore, nato in Sudamerica, tra lui e una ragazza di Buenos Aires. «È stata una storia molto bella e romantica, di cui mi è rimasto un ricordo dolcissimo e... questa canzone che ho composto. Non ho altro da dire. Perché tutto il resto è una cosa che riguarda solo me e questa Katy, che poi non si chiamava neppure così. Il nome lo abbiamo inventato» [...].
Il repertorio dei "Pooh", più che sugli strumenti, è impostato sulle voci; spesso cantano tutti e quattro insieme, a volte in coppia, a volte solo uno: il solista, in genere, lo fa Riccardo Fogli. E le canzoni se le scrivono, al sessanta per cento, tutte loro. Valerio Negrini è il poeta del gruppo: i testi sono tutti suoi. Roby è quello che fa la musica; comporre è sempre stato il suo hobby. Mario Goretti, invece, ha una caratteristica che lo distingue dagli altri: è quello che sa fare le "vocine" e tutti quegli altri effetti speciali che fanno della musica dei "Pooh" qualcosa di particolarissimo.