Lato A e lato B della copertina.
Dati
- Titolo = Memorie
 - Pubblicazione = Giugno 1969
 - Data matrici = 20 maggio 1969
 - Versione = Vinile 33 giri
 - Editore e codice = Vedette VPA 8083 (vinile) VC 473 (musicassetta e Stereo8)
 - Tipo audio = Stereo
 - Produttore-Supervisore = Armando Sciascia
 - Arrangiamento = Pooh
 - Strumenti aggiunti diretti da Francesco Anselmo
 - Registrazione stereofonica = Sound Studio Cinelandia presso gli Studi Fonorama di Cologno Monzese
 - Tecnico del suono = Severino Pecchenini
 - Collage e fotografie = Lionel Pasquon
 - Copertina dell'LP = Domizia Gandolfi
 - Album con copertina apribile, include un poster che riproduce la copertina, una cartolina promozionale di "Mary Ann" ed un tagliando numerato.
 
Dalle note
                  interne firmate dal gruppo
                “Quando concepimmo questo LP la nostra attività era ad una
                svolta. Eravamo stati accusati di eccedere nella commercialità
                tipicamente medio-italiana, di esserci fossilizzati in una
                formula dalle basi d’argilla, e sentivamo quindi la necessità di
                un riscatto. Nacque così l’idea di legare dodici brani
                nettamente distinti l’uno dall’altro con un unico filo, un
                argomento, una trama. Ciò facendo ci accorgemmo di aver dato
                vita a un personaggio, a un prototipo anonimo di individuo,
                protagonista medio e ideale di "Canzoni" come le si è
                sempre intese, pervaso di spirito romantico-decadente "old-fashioned"
                che fa quasi tenerezza, coinvolto in situazioni per niente
                paradossali in cui chiunque potrebbe riconoscersi, ma messo al
                servizio di una realtà amara, fredda, che va totalmente al di là
                dell’individuo e della situazione medesima, e trae anzi vita
                dalla loro miseria e banalità. Il nostro individuo nasce
                escluso, non desiderato, ma tollerato, la sua rivolta giovanile
                è mossa da introversioni e veemenze crepuscolari, la sua donna
                lo domina, la vita lo schiaccia, il denaro lo seduce e si
                ritrova al suo tramonto insicuro e deluso, mentre si accorge che
                da lui è nato un nuovo ciclo destinato a prolungarsi nel tempo
                come già egli stesso era sorto da un ciclo precedente, che
                abbiamo riassunto nel collage sonoro d’introduzione al primo
                brano. In questa fredda continuità è il senso che abbiamo voluto
                dare a questo disco, pur servendoci di temi comuni a tutta la
                produzione corrente, per aprire un discorso verso orizzonti ben
                più vasti. Ogni brano di questo LP può venire preso ed ascoltato
                come un pezzo a se, una "Canzone", perché ognuno ne
                contiene tutti gli elementi , ma il nostro più vivo desiderio
                nel pubblicarlo è che esso possa venire ascoltato nello spirito
                con cui è stato creato. I Pooh”
Note sull'album
Si tratta del primo concept album dei POOH: i brani raccontano la storia di un uomo dalla sua nascita alla vecchiaia: viene abbandonato da bambino (Addio in febbraio), si innamora (Amo lei, Mary Ann), va in guerra (Waterloo '70), torna a casa e non trova più nulla di quanto amava (Solo nel mondo), focalizza la sua vita sul denaro (La ballata del miliardo), tira le somme della sua esistenza (Memorie).
Formazione
- Roby Facchinetti = voce, tastiere e organo Hammond
 - Riccardo Fogli = voce e basso
 - Dody Battaglia = voce e chitarre
 - Valerio Negrini = voce, batteria e percussioni
 
Zero, un minuto e...
- Testo: Valerio Negrini
 - Musica: Roby Facchinetti
 - Voce solista: Riccardo Fogli
 - Timing: 4:38 ca.
 
C'era profumo di neve
                ed un profumo di attesa
                nell'ombra della mia casa qualcuno aspettava
                e il vento cantava per me
                che poco prima non c'ero nel mondo.
                Ma non c'è felicità per nessuno intorno a me
                è stato solo un caso se son venuto al mondo qui.
                Era un Natale di neve
                ed il mio primo sorriso
                è stato solo per chi forse non mi capiva
                e non mi voleva con sé
                mentre mi aveva portato nel mondo.
                Ma non c'è felicità per nessuno intorno a me
                è stato solo un caso se son venuto al mondo qui.
                C'era profumo di neve
                pianse una stella per me
                chissà perché...
Note sulla canzone
Editore: Eliseo Edizioni Musicali.
 Il reverse speech dell'introduzione contiene delle frasi pronunciate da Facchinetti per simulare la parlata di Hitler.
                La canzone è stata successivamente pubblicata su innumerevoli ristampe non ufficiali della produzione del periodo Vedette (1966/1970).
L'introduzione nella versione originale
L'introduzione nella versione reverse
Per ascoltare su Youtube il reverse speech: http://youtu.be/e6Wgev6xceI
La canzone originale è in tonalità di LA maggiore.
                Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Zero_un_minuto_e.....
Piccolo re
- Testo: Valerio Negrini
 - Musica: Roby Facchinetti
 - Voce solista: Riccardo Fogli
 - Timing: 2:22 ca.
 
Grande la casa intorno a me
                dietro la finestra c'è
                tutto il mondo freddo e bianco che non so cos'è.
                Ma nel mio sogno io sono un re
                e la neve più non c'è
                solo in mezzo a una foresta si è sperduto il re.
                Ma all'improvviso
                mi fermo e davanti a me
                vedo una donna
                che più bella al mondo non ce n'è.
                “Sono l'amica dei sogni tuoi
                sempre tu mi avrai con te
                e se amici non avrai ricordati di me.
                Uno qualunque tu non sarai
                ma felice, forse mai
                vivi senza domandarti dove arriverai
                e all'improvviso
                un giorno davanti a te
                vedrai la strada
                quella che ti porterà da me”.
                Sta dietro ai vetri un piccolo re
                piange e non lo sa perché
                forse cerca nella neve un mondo che non c'è...
Note sulla canzone
Editore: Eliseo Edizioni Musicali.
La canzone è stata successivamente pubblicata su innumerevoli ristampe non ufficiali della produzione del periodo Vedette (1966/1970).
La canzone originale è in
                tonalità di FA maggiore.
                Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Piccolo_Re
              
Addio in febbraio
- Testo: Valerio Negrini
 - Musica: Roby Facchinetti
 - Voce solista: Riccardo Fogli
 - Timing: 2:26 ca.
 
Guardo intorno a me
                questa casa troppo grande
                troppi specchi che
                mi riflettono il mio viso.
                Cerco di chiudere gli occhi ma poi
                non so più dormire ormai
                sono sempre stato solo
                e lo sono più che mai.
                Ma mi accorgo che
                anche il mondo è tanto grande
                so che c'è per me
                più di questa gabbia d'oro.
                Credono tutti che basti per me
                l'ombra di un sorriso e poi
                rimanere ancora solo
                a sprecare i giorni miei.
                Chiedo scusa a voi
                se mi avete messo al mondo
                la colpa non è mia
                ma non mi vedrete più...
Note sulla canzone
Editore: Eliseo Edizioni Musicali.
La canzone è stata successivamente pubblicata su innumerevoli ristampe non ufficiali della produzione del periodo Vedette (1966/1970).
La canzone originale è in tonalità di SOL minore.
                Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Addio_in_febbraio
              
Ai confini del mondo
- Testo: Valerio Negrini
 - Musica: Roby Facchinetti
 - Voce solista: Riccardo Fogli
 - Timing: 2:09 ca.
 
Che cosa c'è dietro di me
                non m'importa ormai
                porto con me lacrime che
                non ho pianto mai.
                Ma dove sei, amore che
                non ho conosciuto mai?
                C'è nell'aria un silenzio profondo
                è l'amore ai confini del mondo
                ai confini del mondo.
                Una città, cento città
                gente passa e va
                nessuno mai sa cosa fai
                chiede dove vai.
                Se riderai, se piangerai
                sempre solo tu sarai.
                C'è nell'aria un silenzio profondo
                è l'amore ai confini del mondo
                ai confini del mondo.
                Ora lo so cosa farò
                cosa cercherò.
                Dietro di me lascio i "perché"
                che eran chiusi in me.
                So dove sei, amore che
                puoi cambiare i giorni miei.
                C'è nell'aria un silenzio profondo
                è l'amore ai confini del mondo.
                C'è nell'aria un silenzio profondo
                è l'amore ai confini del mondo...
Note sulla canzone
Editore: Eliseo Edizioni Musicali.
La canzone è stata successivamente pubblicata su innumerevoli ristampe non ufficiali della produzione del periodo Vedette (1966/1970).
La canzone originale è in tonalità di DO maggiore.
                Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Ai_confini_del_mondo
              
Amo lei
- Testo: Valerio Negrini
 - Musica: Roby Facchinetti
 - Voce solista: Roby Facchinetti
 - Timing: 2:00 ca.
 
Come mai
                questa sera ho tanta voglia di cantare
                ed al mondo intero ho voglia di gridare
                che amo lei
                che ho trovato in lei la donna dei sogni miei
                ed in rosso in cielo scrivere vorrei
                “amo lei”.
                Amo lei.
                Forse mai
                come adesso il mondo canterà per noi
                mentre il sole splende lì negli occhi suoi.
                Amo lei
                è la fata dei miei sogni di bambino
                che mi disse “Io sarò nel tuo destino”.
                Amo lei
                amo lei...
Note sulla canzone
Editore: Eliseo Edizioni Musicali.
La canzone è stata successivamente pubblicata su innumerevoli ristampe non ufficiali della produzione del periodo Vedette (1966/1970).
La canzone originale è in tonalità di SOL maggiore.
                Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Amo_lei
Mary Ann
- Testo: Valerio Negrini
 - Musica: Roby Facchinetti
 - Voci soliste: Riccardo Fogli, Roby Facchinetti
 - Timing: 2:38 ca.
 
Son veloci i giorni e splende il sole a mezzanotte accanto a
                lei
                Mary Ann
                Quando il sole scende all'orizzonte sulla spiaggia la vedrai
                Mary Ann
                C'è nei suoi occhi il cielo ed io non so perché
                guardo i gabbiani che volano e ad un tratto sento che
                è lontana da me
                Scrivo sulle pagine del diario mille volte un nome ormai
                Mary Ann
                Sento il suo profumo e sento un brivido se un attimo non c'è
                Mary Ann
                C'è nei suoi occhi il cielo ed io non so perché
                guardo le stelle che brillano e ad un tratto sento che
                lei ritorna da me
                Forse è solo un giorno della vita questo amore che mi dai
                Mary Ann
                Forse coi gabbiani su nel cielo all'orizzonte sparirai
                Mary Ann
                Mary Ann...
Note sulla canzone
Editore: Eliseo Edizioni Musicali.
La canzone, precedentemente edita sul singolo Mary
                    Ann / E Dopo Questa Notte, (dove era accreditata
                per i testi ad Armando Sciascia, pur essendone Valerio Negrini
                l'autore) venne presentata al Cantagiro nel girone B
                dedicato ai giovani ma non riscosse un buon successo di vendite.
                Successivamente è stata pubblicata, oltre che su innumerevoli
                ristampe non ufficiali della produzione del periodo Vedette
                (1966/1970), su: 
- 1987 – Goodbye (live album) (3 LP, 3 MC, 2 CD)
 - 1995 - Pooh Book (remake) (antologia) (6 CD, 6 MC)
 - 1998 - Un minuto prima dell’alba (remake del 1995) (antologia) (CD, MC)
 
La canzone orginale è in
                tonalità di LA maggiore.
                Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Mary_Ann
Commenti sulla canzone
Valerio Negrini
“E doveva per forza esserci la terza. Katy e Penny, care piccole sconsiderate abitanti delle nostre canzoni, volevano la sorellina. I lungimiranti discografici, consultati gli oracoli e i fondi di caffè posero il diktat. Le vetrine dei dischi in quegli anni sembravano il registro di un collegio femminile: Lisa dagli occhi blu, Barbara Ann, Lady Jane, Michelle, Marina, Eleanore Rigby, le nostre due, ogni bellona dei condomini aveva la sua canzone personale. Erano finiti i nomi dei calendari, restavano Esculapia, Palmira, Concetta Incatenata e Zoraide. Chi poteva essere la prossima fidanzatina che ci avrebbe rimescolato il cuore a quarantacinque giri? Furono presi in esame alberi genealogici longobardi, iscrizioni Maya, l'elenco delle abbonate a Grand Hotel e la guida telefonica di Honolulu, ma nulla squarciava il buio. Donne celebri cantate da quelli veri: Beatrice, Laura, Silvia, impronunciabili persiane da Mille e una Notte, le Valkirie piene di consonanti, le Muse piene di cellulite, alla Madonna ci aveva già pensato John Lennon. Le amiche più o meno intime si proponevano, le mamme anche, la zia religiosa coi baffi rivendicava il suo spicchio di gloria. L'amante del discografico era greca e il suo nome sembrava il nome scientifico della candeggina. Le pornostar non esistevano ancora e le impiegate in giro si chiamavano tutte Nadia e Cinzia. Che ne sarebbe stato di noi? Ci salvò lo scapestrato quanto inaffidabile amico napoletano che tutti i piccoli e grandi artisti hanno, della serie "ti porto le valigie se mi lasci dire che sono tuo fratello". Fra le cose inutili e altrui che componevano la sua vita, aveva anche una grossa tartaruga con la quale intratteneva dubbi rapporti. Il rettile si chiamava, pensate un po', Marianna. Et lux fuit. Dopo titubanze tipo: la Marianna la va in campagna quando il sol tramonterà, biecamente qualcuno britannizzò quel nome ed ecco chi ci avrebbe portato al Cantagiro insieme a chi cantando contava. Dolce fatina rubacuori con contorno di tramonti, gabbiani ed altre amenità naturali, benvenuta Mary Ann. Chi non ne ha conosciuta almeno una? Per dislessia temporanea di chi cantò il disco originale, le prime parole del testo hanno un suono oscuro che ha dato luogo a molteplici decifrazioni. "Son veloci i giorni" è diventato di volta in volta: "sotto la città mia", "sopra le cicogne", "sudan noci enormi", "super oci ciornie", "sto per eccitarmi"... ma se così non fosse perchè mai si sarebbe deciso di accludere i testi? Comunque il gineceo dei Pooh era per il momento completo, i discografici ci concessero la centoventiquattro grigia e la benzina per il Cantagiro e, se lasciammo a casa la tartaruga, è solo perchè avavamo con noi un mite direttore artistico milanese che degnamente la rappresentava. Grazie comunque, Marianna." (1995)
La fata della luna
- Testo: Valerio Negrini
 - Musica: Roby Facchinetti
 - Voci soliste: Valerio Negrini e Roby Facchinetti
 - Timing: 3:12 ca.
 
Dice una leggenda che una notte se nel cielo ci sarà luna piena
                su dal mare oscuro sugli scogli un'ombra bianca apparirà
                passerà leggera
                Fata della luna, dove vai?
                Cantami la storia di colei
                che per vedere il mondo un giorno se ne andò
                e non è tornata mai più
                Tu che nelle notti profumate passi e porti dietro a te il
                silenzio
                Fa che per un attimo la mia preghiera giunga fino a lei
                lei saprà capire
                Fata della luna, tu lo sai
                quante notti ho pianto per lei
                Dille quanto è fredda la mia casa ormai
                dille che ritorni da me
                Una nuova notte è scesa già, qualcuno chiama e vedo là dietro ai
                vetri
                Il suo viso, gli occhi, i suoi capelli, quelle bianche mani che
                
                non ho mai scordato
                Fata della luna, ovunque vai
                parla a tutto il mondo di noi
                La canzone silenziosa che tu sai
                canta a tutto il mondo se vuoi
Note sulla canzone
Editore: Eliseo Edizioni Musicali.
Questo brano, precedentemente pubblicato nell’album Contrasto
                con il titolo La leggenda della luna ed accreditato ad
                Armando “Pantros” Sciascia e Francesco “Selmoco” Anselmo, viene
                qui ripubblicato in una nuova versione suonata dalla nuova
                formazione del gruppo con lo stesso testo ma con un titolo
                diverso e con i reali autori accreditati.
                La canzone è stata successivamente pubblicata su innumerevoli
                ristampe non ufficiali della produzione del periodo Vedette
                (1966/1970).
La canzone originale è in
                tonalità di FA minore.
                Accordi: http://wikitesti.com/index.php/La_fata_della_luna
Per ascoltare il brano su
                Youtube: http://youtu.be/4MDs_HAQ7kw
                Per ascoltare La leggenda della luna incisa per
                l'album Contrasto: http://youtu.be/QdANZbyDov4
Johnny e Lisa
- Testo e Musica: Valerio Negrini
 - Musica: Roby Facchinetti
 - Voce solista: Riccardo Fogli
 - Timing: 3:00 ca.
 
Questa è la storia, un po' triste e un po' no
                di un grande amore, un po' vero un po' no
                Johnny ed Elisa si amavano un dì, l'altro no, oh yeah!
                Johnny per Lisa faceva dei guai
                Lisa per Johnny faceva dei guai
                ma insieme un giorno non stavano mai, come mai? Oh yeah!
                Però pian piano il tempo passò
                ed il tempo li cambiò
                Johnny e Lisa stavano ormai
                ogni giorno più insieme che mai.
                Venne l'inverno e la neve tornò
                gelo e silenzio nei cuori portò
                ma quell'amore più vero che no continuò, oh yeah!
                In primavera più belli che mai
                erano i sogni, ma i sogni lo sai
                più di una notte non durano mai, tu lo sai, oh yeah!
                E per il mondo lei se ne andò
                lui cent'anni la cercò
                Johnny e Lisa erano ormai
                ogni dì più lontani che mai.
                Questa è una storia, un po' vera un po' no
                chi la racconta i due nomi cambiò
                Johnny ed Elisa ci sono però, io lo so, oh yeah!
                E quando il vento con se porterà
                la voce di lui che per lei piangerà
                io son sicuro che lei tornerà, sai perché? Oh yeah!
                Johnny e Lisa, forse lo sai
                son del tutto uguali a noi
                se la luce accenderai
                nello specchio tu li vedrai.
Note sulla canzone
Editore: Eliseo Edizioni Musicali.
La canzone è stata successivamente pubblicata su innumerevoli ristampe non ufficiali della produzione del periodo Vedette (1966/1970).
La canzone originale è in tonalità di RE maggiore.
                Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Johny_%26_Lisa
              
Waterloo '70
- Testo: Valerio Negrini
 - Musica: Roby Facchinetti
 - Voce solista: Riccardo Fogli
 - Timing: 2:55 ca.
 
Nasce il giorno intorno a noi
                chiaro è l'orizzonte ormai
                mille sguardi freddi e lontani
                in un'alba senza domani
                un minuto e poi
                forse anche per noi
                solo il buio ci sarà.
                Siam venuti fino qui
                ma nessuno sa per chi
                sembra tutto un incubo strano
                ed il mondo sembra lontano
                ma la realtà
                fredda tornerà
                quando il cielo brucerà.
                Ci han portati sopra le nuvole
                poi ci hanno gettati qui
                dove i fiori muoiono subito
                e nessuno chiede per chi.
                La mia casa sta laggiù
                dove il cielo è sempre blu
                dove il vento canta di sera
                la canzone di primavera
                la mia donna è là
                e mi aspetterà
                finché tutto finirà.
                Ora il vento muove le nuvole
                e le porta via con sé
                "morte" è la minaccia terribile
                ma che cosa resta di me?
                L'erba presto crescerà
                le rovine coprirà
                e nasconderà gli occhi stanchi
                di fantasmi lividi e bianchi
                ma non basterà
                un'eternità
                per scordare la verità.
                Anche nella mia città
                più nessuno aspetterà
                nel vento c'è una nuvola nera
                che ha distrutto la primavera
                che ha distrutto la primavera...
Note sulla canzone
Editore: Eliseo Edizioni Musicali.
 Precedentemente pubblicata sull'album Contrasto in una versione demo con testo ed arrangiamento diverso intitolata Mr. Jack. L’album, compilato dal discografico Armando Sciascia e pubblicato all'insaputa dei Pooh, venne su richiesta del gruppo ritirato dal mercato dopo poco tempo. Nella versione precedente la canzone era accreditata ad Armando “Pantros” Sciascia per i testi e a Francesco “Selmoco” Anselmo, mentre in questa versione è accreditata agli effettivi autori.
                La canzone è stata successivamente pubblicata su innumerevoli ristampe non ufficiali della produzione del periodo Vedette (1966/1970).
La canzone originale è in tonalità di FA maggiore.
                Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Waterloo_%2770
Per ascoltare il brano su
                Youtube: http://youtu.be/gR-4nNV_apc
                Per ascoltare la versione intitolata Mr. Jack incisa per l'album Contrasto:
                http://youtu.be/_k38siJbsY0
Solo nel mondo
- Testo: Valerio Negrini
 - Musica: Roby Facchinetti
 - Voce solista: Riccardo Fogli
 - Timing: 2:58 ca.
 
Solo nel mondo
                cerco qualcosa che non c'è più
                cerco il mio pianto
                ma gli occhi miei non san pianger più.
                Ma perché
                il mondo gira intorno a me
                anche se lei non è più qui?
                Ma perché
                adesso in fondo agli occhi miei
                non vedo più l'ombra di lei?
                Solo nel mondo
                mi accorgo che non m'importa più
                del mio passato
                di tutto quello che non c'è più.
                Ma perché
                il mondo gira intorno a me
                anche se lei non è più qui?
                Ma perché
                adesso in fondo agli occhi miei
                non vedo più l'ombra di lei?
                Solo nel mondo
                fino alla fine io resterò
                cade la pioggia
                l'ultimo brivido spegnerà.
                Cade la pioggia
                l'ultimo brivido spegnerà...
Note sulla canzone
Editore: Eliseo Edizioni Musicali.
La canzone è stata successivamente pubblicata su innumerevoli ristampe non ufficiali della produzione del periodo Vedette (1966/1970).
La canzone originale è in
                tonalità di FA maggiore.
La ballata del miliardo
- Testo: Valerio Negrini
 - Musica: Roby Facchinetti
 - Voce solista: Riccardo Fogli
 - Timing: 2:00 ca.
 
Canto la favola vera di un uomo che si svegliò
                una mattina e allo specchio si guardò
                e si spaventò.
                Che cos'è quella faccia così triste che hai?
                Che cos'è quella tasca così vuota che hai?
                Che ti serve la vita se i soldi non hai?
                Guardi il tuo viso e ti accorgi che non è più come un dì
                tutta una vita di sogni ti ha lasciato qui
                che ti resta ormai?
                Con i soldi potresti fare vita da re
                con i soldi potresti avere il mondo per te
                sono i soldi la musica giusta per te.
                Quell'uomo triste sorrise a se stesso e poi se ne andò
                a mettere in opera il piano incominciò
                e non si fermò.
                All'insegna dei soldi la vita impostò
                ed al posto del cuore una borsa spuntò
                in un lago profondo i suoi sogni gettò.
                Ora quell'uomo è venuto davanti a voi, come mai?
                non è felice per niente, non lo sarà mai
                ma che conta ormai?
                Forse adesso ha capito in che punto sbagliò
                forse adesso saprebbe a chi dire di no.
                Forse adesso ha capito in che punto sbagliò
                forse adesso saprebbe a chi dire di no...
Note sulla canzone
Editore: Eliseo Edizioni Musicali.
La canzone è stata successivamente pubblicata su innumerevoli ristampe non ufficiali della produzione del periodo Vedette (1966/1970).
La canzone originale è in tonalità di SOL maggiore.
                Accordi: http://wikitesti.com/index.php/La_ballata_del_miliard
              
Memorie
- Testo: Valerio Negrini
 - Musica: Roby Facchinetti
 - Voce solista: Riccardo Fogli
 - Timing: 2:56 ca.
 
Qui nella stanza è già buio ormai
                sento che sono stanchi gli occhi miei
                lascio cadere la penna sul libro e poi
                tace ormai dentro me
                l'ansia di vivere
                l'ansia di credere
                c'è solo cenere
                restano pagine candide
                le mie memorie che
                non riesco a scrivere
                la casa vuota ormai.
                Sì, proprio ieri ho scoperto che come un dì
                per il mondo me ne andai
                da questa casa una rondine se ne va
                e ora so che c'è in lei
                ansia di vivere
                ansia di credere
                non solo cenere
                io senza comprendere
                le ho fatto vivere
                vent'anni inutili
                di giorni stupidi.
                Va verso il mondo che aspetta te
                bimba che non ho conosciuto mai.
                Va, tanta buona fortuna a te
                dove sei?
                Non voltarti indietro mai
                non voltarti indietro mai...
Note sulla canzone
Editore: Eliseo Edizioni Musicali.
La canzone è stata successivamente pubblicata su innumerevoli ristampe non ufficiali della produzione del periodo Vedette (1966/1970).
La canzone originale è in
                tonalità di FA maggiore.
                Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Memorie
Altre edizioni dell'album
- 1969 - Edizione su musicassetta, Vedette, VC 473.
 - 1969 - Edizione su Stereo8, Vedette, VC 473.
 - 1987 = Edizione su CD della Ricordi su licenza Duck Record, collana Orizzonte, CDOR 9338.
 - 1987 = Edizione su musicassetta della Ricordi su licenza Duck Record, collana Orizzonte, ORK 79338.
 - 1998 = Edizione su CD della Ricordi su licenza Duck Record, MPCD 247.
 - 2002 = Edizione su CD della On Sale Music, 52 OSM 062, con titolo "Memorie... Per quelli come noi"; nel compact disc sono raccolte le canzoni degli album Per quelli come noi e Memorie.
 - 2008 = Edizione su digipack della Duck Record.
 - (Data non disponibile) = Edizione su vinile trasparente in tiratura limitata di 10 copie. Nome dell'editore non disponibile.
 - 2012 = Edizione su vinile azzurro chiaro da 180 gr, Vedette Records VPA 8083 / VVN 33138, a cura di BTF. La copertina apribile è una replica fedele della versione orginale; è incluso il singolo "Nel buio / Cose di questo mondo" nella versione con la copertina della seconda tiratura.
 - 2012 = Edizione su vinile blu, a cura di BTF.
 
Copertina dello Stereo8

Edizione del 2002 della On Sale Music

Rassegna stampa
06 luglio 1969 - Sogno - N°27 - Pag. 12 - "Le memorie dei Pooh", di Franco Vastaldi
Per i Pooh il «Cantagiro» sta andando a gonfie vele: "Mary Ann" è un motivo gradevole e il pubblico giovane ha dimostrato di apprezzarlo adeguatamente.
						[...] Se Milano è il campo base, il luogo in cui nascono le canzoni dei Pooh è annidato tra le colline toscane, dove il vino è il Chianti. Riccardo possiede in quella zona una piccola casa e qui senza radio, senza televisione, senza giornali compongono , provano, creano. Sono nate così "Brennero '66", "Nel buio", "Vieni fuori". Poi c'è stata l'esplosione di "Piccola Katy", reminiscenza di un'avventura argentina del complesso. [...] le due canzoni successive hanno avuto nomi di donne "Buonanotte Penny" e "Mary Ann" [...].
						«Quando concepimmo questo LP la nostra attività era ad una svolta. Eravamo stati accusati di eccedere nella commercialità, di esserci fossilizzati. Nacque così l'idea di legare dodici brani nettamente distinti l'uno dall'altro con un unico filone, un argomento, una trama». Ecco, allora, "Memorie". È la storia di un uomo, dalla nascita fino alla maturità. Ecco alcuni titoli: "Zero, un minuto e...", Addio in febbraio", "Amo lei", "Johnny e Lisa", "La ballata del miliardo" e "Memorie" [...].
21 agosto 1977 - Bolero - N°1581 - Pag.24 - "Fame, folli amori e successo", di Roby dei Pooh
[...] Intanto preparammo anche il nostro secondo album, «Memorie» [...]. Cominciavano anche a sorgere seri problemi con la casa discografica, che voleva a tutti i costi il prodotto commerciale [...].
 
    
    







