Pooh - Rassegna Stampa Anni '80 - Anno 1987

Nota

Cliccando sulle miniature si aprirà l'articolo in un pop-up grafico.

Anno 1987

Gennaio 1987 - Alta Fedeltà - N. 1 - Pag. 166 - "Pooh una tournée e un disco", di D. Casiraghi

Gennaio 1987 - Ciao 2001 - Pooh una tournée e un disco - D. Casiraghi    Gennaio 1987 - Ciao 2001 - Pooh una tournée e un disco - D. Casiraghi

Prima di entrare nei Pooh Red Canzian era alla testa di un gruppo pop avanguardistico denominato Capsicum Red. E nel 1973 è tempo di "Parsifal", uno dei dischi più celebrati del gruppo in cui dominano ancora le sonorità orchestrali. Sarà con "Poohlover" che i Pooh si affideranno semplicemente agli strumenti del gruppo nell'incidere le canzoni. Questo per avere una resa dal vivo più vicina possibile alle sonorità del disco. Intanto, i Pooh crescono musicalmente girando in tournée nei paesi dell'Est, Giappone e Venezuela nonché in Canada e America [...].
D. Quando avete realizzato "Il Colore Dei Pensieri"?
R. Lo abbiamo terminato ancora prima di partire per la tournée estiva. È stato inciso al Morning Studio di Milano utilizzando per primi un nuovissimo banco di missaggio Neve che ha il pregio di eliminare qualsiasi distorsione, con una pulizia di suoni pari a un disco digitale, ma con il colore dell'analogico. Il transfer invece è realizzato a Berlino nell'unico studio dove esiste il sistema DMM (Direct Metal Mastering) che di solito viene usato solo per certe produzioni di musica classica.
D. Parliamo anche degli strumenti che avete utilizzato. C'è qualche novità?
R. No, piuttosto abbiamo recuperato i vecchi strumenti. Poco Fairlight e più spazio ai campionatori rifacendoci ai suoni nostri. Le tastiere usate sono Yamaha, Prophet, pianoforte Korg e Fairlight, tutte collegate in MiDi tra di loro. Ci siamo divertiti a mescolare le diverse sonorità ricavandone qualcosa di particolare. Approfittando del nuovo banco di missaggio si è potuto incidere le chitarre in diretta con microfono come facevano i Beatles vent'anni fa. Essenzialmente si è usato una Fender e in un solo brano la chitarra acustica perché questo disco ha delle sonorità lievi molto elettriche.
Sul piano batteria abbiamo due campionatori messi in parallelo che comandano tutti i tamburi e avendo dei programmi memorizzarti ci hanno permesso di ridurre l'organico che un tempo era imponente. Questo fatto di ridimensionare a livello scenico è una componente dei nostri ultimi spettacoli che vogliamo portare avanti. Niente cavi, tutto pulito e ridotto all'essenziale. Il basso di Red Canzian è invece un fretless Gibson ma Red usa anche un violoncello.
D. "Il Colore Dei Pensieri", un titolo che va spiegato.
R. Non è poi tanto facile da spiegare. Colore come atmosfera: in sala incisione sento spesso dire "questo brano ha un bel colore". Ecco, questo disco contiene dieci brani con colori differenti e sta all'ascoltatore individuarli. I quattro colori dei veli che coprono i volti in copertina rappresentano invece i diversi caratteri di noi quattro. D. C'è un talloncino nel disco che dice "I Pooh aiutano il WWF". Come?
R. Parlandone, perché non ha tanta importanza dire che faremo un concerto in beneficenza ma è utile parlare ai ragazzi che vengono ai nostri concerti [...]. Vogliamo invece sensibilizzare la gente verso un certo tipo di problemi [...].
D. Avete collaborato con Riccardo Fogli al brano "Giorni Cantati" incluso nel suo ultimo "Le Infinite Vie Del Cuore". Perché non avete mai avuto ospiti musicali nei vostri dischi?
R. Non è cosa semplice. Semmai è più facile che accada nei nostri dischi solistici.
D. A proposito... manca all'appello Stefano D'Orazio. A quando il disco solista?
R. Appena avrò il tempo perché purtroppo una serie di coincidenze mi hanno tenuto lontano dal lavoro solistico. Diciamo che per adesso è rimandato... ma arriverà [...].

Marzo 1987 - Testata sconosciuta - "Ecco il più lungo concerto dei Pooh"

Marzo 1987 - Testata sconosciuta - Ecco il più lungo concerto dei Pooh

«Nella tournée precedente, quella del ventennale, abbiamo fatto una quarantina di concerti: 28 li abbiamo registrati e da questi abbiamo tratto 42 canzoni». Così Stefano D'Orazio, batterista dei Pooh, presenta Goodbye, un cofanetto con tre album dal vivo, più un «picture disc» e un libretto fotografico, che in questi giorni esce nei negozi di tutta Italia. Un'altra grande autocelebrazione, di quelle inappuntabili dal punto di vista tecnico: i tre dischi sono in vinile 100% in tre sfumature di grigio, per evitare la pirateria e garantire un suono più fedele possibile, le cassette sono le «Shape», resistenti ad alte temperature e a scorrimento lubrificato, e poi è in uscita anche la versione Compact.
«Ma questa più che un'operazione discografica è la testimonianza di un momento importante» dice D'Orazio. «Quella in cui abbiamo deciso di ripercorrere la nostra storia con il pubblico. La gente aspettava un disco dal vivo, l'ultimo era stato Palasport uscito nel 1983 che fino ad ora ha venduto 400 mila copie, che raddoppiano se si pensa che è un album doppio. Goodbye è un regalo a chi ci segue. Difficile è stata la scelta dei brani. Volevamo che ci fossero le migliori versioni live delle nostre canzoni, ma anche la voce del pubblico. Certe volte un pubblico caldo ha determinato una scelta, anche se magari la versione del brano non era delle migliori».
[...] «I Pooh fanno Compact da quattro anni e stanno anche per uscire in CD tutti i nostri vecchi album. Credo sia importante, credo che il Compact non rivoluzioni soltanto la tecnica di incisione e di missaggio della musica: credo che rivoluzioni anche il modo di ascoltarla».

Aprile 1987 - Mattissimo - Poster

Aprile 1987 - Mattissimo - Poster

14 ottobre 1987 - Ciao 2001 - Pagina 74 - "Live in Italy", di Paolo Battigelli

14.10.1987 - Ciao 2001 - Live in Italy, di Paolo Battigelli    14.10.1987 - Ciao 2001 - Live in Italy, di Paolo Battigelli    14.10.1987 - Ciao 2001 - Live in Italy, di Paolo Battigelli    14.10.1987 - Ciao 2001 - Live in Italy, di Paolo Battigelli

Dicembre 1987 - Mattissimo - "Il colore del successo", di Paolo Cassiano

Portfolio Item    Portfolio Item