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Un solo nome per The Clockwork Oranges: Demetrio Stratos - Lunedì 31.12.2018

I Pooh e Demetrio Stratos

Esiste un 45 giri che da anni costituisce un grattacapo presso gli appassionati della storia discografica dei Pooh ed i collezioni: "Ready Steady / After Tonight" del 1966, a firma The Clockwork Oranges, pubblicato in Germania per l'etichetta Columbia. I due brani, tradotti in lingua inglese da lan Blaikley, sono pezzi dell'Equipe 84 risalenti al 1965: "Prima di cominciare" di Antonio Amurri e del Maestro Armando Sciascia (quest'ultimo, proprietario della casa discografica Vedette Records, usò lo pseudonimo Tical che successivamente si sarebbe letto anche nelle prime canzoni dei Pooh) e "Notte senza fine" di E. Chelotti e G. Russo. Il singolo fu da subito pensato per la commercializzazione all'estero: Inghilterra, Germania, USA, Australia.

La particolarità di tale 45 giri è la foto stampata su fondo arancio: essa ritrae l'allora quintetto bolognese formato, partendo da sinistra, da Gilberto Faggioli (voce, basso), Valerio Negrini (voce, batteria, percussioni), Mario Goretti (voce, chitarre), Mauro Bertoli (voce, chitarre), Robert Gillot (voce, tastiere).
La foto probabilmente fu scattata nel 1966 a Milano presso la sala d'incisione Zanibelli, come testimoniano una serie di immagini usate poi per cartoline promozionali, copertine di singoli, articoli e raccolte nella sezione di questo sito "Servizi fotografici anni '60 - 1966".
Lo studio, oggi conosciuto come Officine Meccaniche e sito lungo i navigli, dal 1962 era noto come Studi di registrazione sonora Regson e veniva gestito da Carlo e Umberto Zanibelli e Lidia Gualtieri. La foto fu scattata sul cavalcavia Don Lorenzo Milani che unisce Via Lodovico il Moro all'Alzaia Naviglio Grande, nei pressi delle Officine Meccaniche (si ringrazia Antonio Trovato per la localizzazione).

Ready Steady / After Tonight

I Pooh nella formazione del 1966 sulla copertina del 45 giri dei The Clockwork Oranges.
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I Pooh avevano da poco firmato il loro primo contratto discografico con la Vedette Records e per motivi di copyright avevano abbandonato il nome d'arte Jaguars per adottare quello ispirato all'orsetto protagonista delle favole di Alan Alexander Milne, al quale ho dedicato l'articolo "Quell'orso di nome Winnie the Pooh". Altro particolare: il quintetto era stato ingaggiato per sostituire l'Equipe 84, da poco approdata alla Ricordi.
Il 45 giri non è mai stato inserito nella discografia ufficiale del gruppo elemento che, unito all'oggettiva diversità delle voci incise sul supporto rispetto a quelle dei Pooh, mi hanno sempre indotta a pensare che la copertina fosse il risultato di chissà quale casualità.

Qualche tempo fa, per la precisione nel 2012, è stato pubblicato sul blog John's Classic Rock una interessante disamina sull'argomento, intitolata "Clockwork Oranges: Ready steady (7" - 1966)". L'autore ipotizzava che in realtà si trattasse di Terry Clark (cantante e chitarrista), Brian Curtis (bassista), Harvey Hinsley (chitarrista), Mick Underwood (batterista).
Interrogato sulla questione dai fan, in un post su Facebook purtroppo non più disponibile, Mauro Bertoli spiegò che effettivamente i Pooh avevano inciso i brani "Ready Steady" e "After Tonight" in inglese per lanciarli sul mercato americano, ma dopo aver registrato ed ascoltato in studio le due canzoni non vennero più aggiornati in merito. Ha inoltre precisato che quelle presenti sul 45 giri in oggetto non sono le versioni incise dai Pooh.

Un chiarimento decisivo sulla questione sembra essere arrivata finalmente dall'articolo "Demetrio Stratos la prima (?) volta" di Federico Guglielmi e da una testimone diretta di quanto avvenuto: Aliki Andris-Michalaros, collaboratrice di Armando Sciascia e corrispondente estera per la Vedette Records di origine greca. Sì, proprio la Aliki che suggerì ai Jaguars di cambiare il loro nome in Pooh.
La voce che possiamo ascoltare nel vinile è quella dell'allora ventenne Demetrio Stratos, inviato a Londra per incidere le due canzoni alcuni mesi prima di entrare a far parte de I Ribelli. L'autore porta a sostegno di tale affermazione anche nomi come quelli di Maurizio Vandelli dell'Equipe 84 e di Daniela Ronconi, vedova di Stratos.
Vito Vita ha raccolto la testimonianza della Andris-Michalaros nell'articolo "Il mio adorabile amico greco", pubblicato sul bimestrale "Vinile" ora in edicola. Aliki ha spiegato che Stratos era uno dei musicisti turnisti della Vedette Records, nei cui studi suonava il pianoforte e l'organo. Fu mandato nella capitale britannica ad incidere i due brani con Giorgio Giuliano, cantante del gruppo in cui a quei tempi Stratos militava. Demetrio fu scelto perché, essendo di origine greca ed avendo studiato alla British School, conosceva molto bene la lingua inglese. La stessa Aliki, essendo responsabile per l'estero della Vedette, seguì tutta la fase di promozione del singolo.
In merito al perché sulla copertina dell'edizione tedesca sia finita la foto dei Pooh, Aliki ha raccontato di averlo scoperto grazie al fotografo Franco Molinari: volendo fare un dispetto all'Equipe 84 che da poco se n'era andata dalla Vedette Records preferendo la Ricordi, Sciascia mise i copertina gli sconosciuti Pooh.

Vinile n. 17 2018

Vinile n. 17 2018. Clicca per ingrandire.

Finalmente è stata fatta chiarezza su di un episodio curioso degli inizi discografici dei Pooh. Molto rimane ancora da scoprire di quei primi anni, ma non sembrano esserci prospettive sulla possibilità di raccogliere testimonianze affidabili sui primi passi compiuti dal gruppo all'interno della Vedette Records. Armando Sciascia è venuto purtroppo a mancare il 23 giugno del 2017 ed a meno che un giornalista od uno scrittore con le giuste conoscenze non si adoperino, noi fan dovremo accontentarci dei pochi aneddoti pervenuti. Questo è un vero peccato, in quanto in quei primi anni è racchiuso il senso di quanto sarebbe venuto negli anni successivi: i primi passi nell'ambiente discografico, la stesura dei primi testi, la composizione di quei brani che poi avrebbero costituito le basi di partenza di alcune delle canzoni più note dei Pooh.

Autore - Michaela Sangiorgi