POOH 60 - La nostra storia - Venerdì 12.12.2025
Lo scorso 24 ottobre i Pooh hanno tenuto una conferenza stampa organizzata in grande stile presso The View Restaurant in Piazza Duomo a Milano. Il pranzo, personalizzato a tema dei 60 anni di carriera del gruppo, ha visto la speaker di Radio RTL 102.5 Jessica Brugali intrattenere gli ospiti con aneddoti legati ad ognuna delle decadi della lunga vita della band. Si è trattata infatti dell'evento organizzato per presentare "POOH 60 - La nostra storia", la tournée che il quartetto originario di Bologna terrà sul finire dell'estate del 2026. Il tutto prenderà il via il 25 settembre a Bergamo con una data "zero" che verrà ripetuta la sera successiva. I Pooh hanno infatti scelto di tenere un doppio concerto nei palasport di sette città diverse, con due live che differiranno tra loro nella scaletta dei brani eseguiti, per un totale di quaranta canzoni ogni sera.
Come precisato nel comunicato stampa diramato dal quartetto, nel 2026 sarà pronto «[...] a tornare per quello che sarà un attesissimo anno di festeggiamenti e sorprese per il traguardo da record del loro sessantennale, che li conferma tre le band più longeve e amate di sempre». Non mancheranno grafiche, scenografie ed immagini scelte appositamente per ripercorrere con il pubblico i 60 anni di vita artistica: una idea che prende spunto da quanto già portato sul palco nel 1991 in occasione di "La nostra storia... in tournée".
Nel corso della conferenza stampa Roby Facchinetti ha dichiarato: «Se nel 1966 quando calcavamo i primi palchi ci avessero detto che sessant'anni dopo ci saremmo trovati qui, a programmare un anno di celebrazioni della nostra carriera, probabilmente gli avrei dato del folle. Invece eccoci qui, con la stessa passione e la stessa voglia di salire insieme sul palco di allora [...]. È stata una corsa lunghissima e bellissima. Questo tour sarà dedicato a tutte le persone che hanno reso grande la nostra storia, da Valerio Negrini a Stefano D'Orazio. Nessuno potrà mai entrare nella nostra poesia come loro. Abbiamo parlato del fatto se fare o no brani inediti, ma abbiamo deciso che la loro eredità è insostituibile [...]. Stiamo arrivando a questo grande traguardo nel modo più bello. Siamo felicissimi, sembrava impossibile. Ci stiamo arrivando veramente con la voglia di salire sul palco, di portare ancora una volta, ancora di più in questo caso sul palco la nostra storia. Non a caso il tour si chiama "La nostra storia" e fortunatamente abbiamo anche una storia molto importante: abbiamo inciso quasi quattrocento brani, oltre tremila concerti... Insomma, è veramente una storia bella, ricca di grandi risultati. Certo, questo rimane un traguardo che non abbiamo nemmeno mai pensato, perché era impossibile anche da immaginare. Ci stiamo arrivando e non possiamo che essere felici e, ripeto, ancora con la grande voglia di salire sul palco».
"Quello che abbiamo provato nelle nostre avventure soliste non vale un decimo di quello fatto insieme con i Pooh". Dodi Battaglia
Dodi Battaglia ha precisato che "La nostra storia", il titolo dell'iniziativa, è una citazione della tournée organizzata nel 1991 per festeggiare i 25 anni di vita del gruppo. «Racconteremo il nostro percorso» ha aggiunto il chitarrista, «con i momenti belli e anche quelli tristi. Salire sul palco con il pubblico è sempre un'esperienza intensa: la reazione delle persone ci conferma quanto sia speciale il legame che abbiamo costruito. Dopo sessant'anni nulla è scontato e non diciamo mai che sarà l'ultima tournée». Sempre sul tema degli addii annunciati, Dodi ha spiegato: «Si cambia idea, è un segnale di intelligenza. Non diremo più, ce ne guardiamo bene e forse porta anche sfortuna, "questo è il nostro ultimo tour". Quello che abbiamo provato nelle nostre avventure soliste non vale un decimo di quello fatto insieme con i Pooh [...]. Nel corso degli anni ci sono stati ovviamente dei momenti di lite tra di noi, o di disaccordo. Credo sia normale: anche in un matrimonio ci sono alti e bassi, soprattutto in un matrimonio che dura sessant'anni. Quello che però ci ha sempre unito è la passione per la musica e per il mestiere che abbiamo la fortuna di fare da quasi sei decenni. Quella passione è sempre stata più forte di qualsiasi litigio o incomprensione. Siamo sempre stati fratelli, amici e il rispetto che proviamo l’uno per l’altro non è mai mancato. Credo che questa sia sempre stata la nostra forza».
A sua volta Red Canzian ha puntualizzato: «Il ritorno insieme non è stato deciso a tavolino. Avevamo preso una decisione nel 2016 e l’abbiamo urlata a gran voce per più di un anno durante il tour di addio e all’epoca eravamo davvero convinti di quello che stavamo facendo. Siamo stati per sette anni divisi, ognuno di noi è andato avanti con i propri progetti. Ma la vita è strana, è imprevedibile. In quei sette anni sono cambiate tantissime cose: abbiamo perso un fratello» riferensodi a Stefano D’Orazio. «C’è stata una pandemia globale che ha fermato il mondo per un pò. Tutte cose che ci hanno portato a riflettere su quello stavamo facendo e soprattutto su quello che ci mancava [...]. Quando ci siamo ritrovati insieme all’inizio del 2023 per un evento nato per commemorare Valerio e Stefano e ci siamo trovati a suonare ancora insieme, è come se la scintilla si fosse riaccesa. O forse, in realtà, non si era mai spenta. In più i fan tramite i social ci facevano sentire la loro continua richiesta di rivederci insieme. Chiunque intorno a noi, a partire dai nostri figli, ogni tanto tornava sull’argomento e abbiamo deciso di ritornare con un concerto a San Siro, con tutte le paure e le incertezze del caso: non sapevamo come la cosa sarebbe stata presa dal pubblico dopo anni di assenza dei Pooh. Quando abbiamo annunciato uno stadio ed i biglietti sono andati a ruba in poche ore, abbiamo capito che i Pooh non mancavano solo a noi. Questo ci ha riempito di gioia e dato la spinta per risalire sul palco e trasformare quell’unico evento in un tour. Abbiamo capito che chi fa questo per cinquant'anni della sua vita con la passione con cui lo abbiamo sempre fatto noi, non può smettere da un giorno con l’altro senza sentirne la mancanza».
"La musica ci ha dato la possibilità di costruire amicizie durature e ricordi indelebili". Riccardo Fogli
Per Red "POOH 60 - La nostra storia" sarà una vera e propria festa di compleanno collettiva. Ha però spento le speranze di chi auspicava nuovi brani da scoprire in un album di prossima uscita: «Non ci sono brani inediti per scelta, non sono necessari per questa festa di compleanno anche perché è già difficile scegliere quali mettere in scaletta fra i quattrocento del repertorio che aggiungerne di nuovi sarebbe un problema. E poi chi scriverebbe i testi ora che non ci sono più Negrini e D’Orazio? Chi può entrare nella nostra poesia allo stesso modo?». In merito ai live ha spiegato: «Ogni sera sarà diversa, il repertorio è vastissimo». Ma dal punto di vista discografico, oltre alle uscite antologiche sembra esserci una idea ben precisa: «Fra i progetti potrebbe esserci un disco con altri cantanti che interpretano i nostri successi [...]. Giuliano Sangiorgi ci manda spesso video in cui si diverte a cantare pezzi nostri. Per anni dagli addetti ai lavori siamo stati trattati come artisti di serie B: c’era chi diceva che la nostra fosse musica "caramellosa". Fortunatamente anche i critici più intransigenti si sono ricreduti di fronte ad un successo come il nostro: oggi c’è chi dice che parlare male dei Pooh è come parlare male dell’Inno di Mameli o dell’inno dell’Arma dei Carabinieri. La nostra musica è andata a scavare tra le pieghe dell’anima».
In merito alla difficoltà di stilare una scaletta con un repertorio così importante, Dodi ha spiegato: «Ci siamo già ritrovati in questo tipo di problematica, perché abbiamo già festeggiato [...] cinquant'anni di carriera con l'amico Stefano. In questo caso invece abbiamo voluto rappresentare tutte le nostre maniere di fare musica, che vanno dai primi brani in cui eravamo accompagnati da un'orchestra sinfonica, poi quando abbiamo iniziato a stare in piedi da soli con i nostri quattro strumenti. Poi quando abbiamo avuto delle collaborazioni, per esempio coi fiati, piuttosto che con l'orchestra sinfonica. Racchiudere tutto questo in uno spettacolo non è facile, tale e tanto che sono diventati due spettacoli per ognuna delle serate che andremo a fare. Però abbiamo come al solito attinto alla tecnologia: i Pooh sono sempre stati famosi per quelli che sono stati gli effetti che abbiamo utilizzato. Anche in questo caso avremo immagini, filmati e cose che accadranno sul palcoscenico che non sto a raccontarvi adesso, ma saranno al passo con quelle che sono le aspettative dei grandi effetti dei Pooh».
Riccardo Fogli ha così parlaro dell'opportunità che gli è stata offerta nel 2016: «È stata un'esperienza devastante, piangevo dentro e fuori dal palco. Poter tornare nei Pooh è stata una delle cose più belle della mia vita. La musica ci ha dato la possibilità di costruire amicizie durature e ricordi indelebili».
"Se non ci fosse stato Stefano ... il nostro percorso, ammesso e non concesso che avessimo avuto un percorso musicale, sicuramente questa nostra storia sarebbe stata un'altra storia". Roby Facchinetti
Sul tema dell'amicizia come collante del gruppo, Red ha detto: «I Pooh sono un piccolo miracolo, perché non erano amici all'inizio: siamo diventati amici frequentandoci. Ogni volta che ci è capitato di discutere, di litigare, stavamo male. Ognuno di noi, per quello che succedeva, perché c'è molto rispetto per le persone. I Pooh sono un miracolo in tante cose: trovare quattro ragazzi che per sessant'anni convivono e seguono lo stesso sogno è una delle cose più incredibili e bellissime che ci è capitato. Un'altra cosa: i nostri figli son cresciuti con noi. Francesxo Facchinetti e Daniele Battaglia sono i responsabili della ripartenza del 2023, quando avevamo pensato di fermarci. Mio figlio Phil ha preso il posto di Stefano alla batteria. Son cresciuti con lo spirito dei Pooh, perché i Pooh son sempre stati veramente una famiglia e ritrovarci qui, a festeggiare i sessant'anni, credo sia la cosa più bella alla quale possiamo dire soltanto, guardando il cielo, grazie!».
Roby ha ricordato Negrini e D'Orazio con queste parole: «Valerio è stato il fondatore dei Pooh, per cui è stato veramente determinante per la nostra storia. Ha scritto i più grandi successi dei Pooh. Lo abbiamo sempre considerato, continuiamo a considerarlo ancora di più un vero poeta, perché ha veramente "disegnato" le nostre melodie con una poesia straordinaria. Poi con noi ha scritto veramente di tutto: non c'è un argomento che non l'abbia comunque sfiorato, addirittura raccontato in tutte le sfaccettature. Credo che Valerio soprattutto anche per questo rappresenta qualcosa di unico, di speciale, parliamo sempre comunque di musica pop. Stefano è stato importantissimo per la nostra storia: un grande musicista, un grande batterista, un grande paroliere diventato nel tempo sempre, sempre più bravo. E poi è colui che ha dato a noi una impostazione a livello manageriale diversa, importante dai concerti in poi. Ha saputo gestire da subito, da quando entrò nel 1971, ha avuto da subito questo ruolo che è stato per noi veramente determinante. Per cui sono due personaggi che sono stati assolutamente importantissimi. Se non ci fossero stati loro, probabilmente [...] non saremmo qui. Se non ci fosse stato Stefano ... il nostro percorso, ammesso e non concesso che avessimo avuto un percorso musicale, sicuramente questa nostra storia sarebbe stata un'altra storia».
Per l'occasione sono stati realizzati due versioni dell'iconico logo dei Pooh: uno rosso con incastonato al centro il numero 60 color oro; il secondo è sfavillante, ricco di brillanti incastonati. Inoltre vi è in programma di tornare al Festival di Sanremo nel 2026, ma come super ospiti per spiegare al pubblico quali saranno i loro programmi nei mesi a venire. Alla batteria, ancora una volta, siederà Phil Mer,figlio della seconda moglie di Red Canzian, Beatrix Niederwieser. Anche in questa occasione Radio RTL 102.5 è stata scelta come media partner ufficiale.
Le prevendite del tour "Pooh 60 - La nostra storia" sono aperte per le seguenti date:
- 25.09.2026 – Bergamo – ChorusLife Arena - Ore 21:00 (data zero) https://www.ticketone.it/event/pooh-la-nostra-storia-choruslife-arena-20798598/
- 26.09.2026 – Bergamo – ChorusLife Arena - Ore 21:00 (data zero) https://www.ticketone.it/event/pooh-la-nostra-storia-choruslife-arena-20861375/
- 02.10.2026 – Firenze – Nelson Mandela Forum - Ore 21:00 https://www.ticketone.it/event/pooh-la-nostra-storia-nelson-mandela-forum-20601243/
- 03.10.2026 – Firenze – Nelson Mandela Forum - Ore 21:00 https://www.ticketone.it/event/pooh-la-nostra-storia-nelson-mandela-forum-20809810/
- 10.10.2026 – Torino – Inalpi Arena - Ore 21:00 https://www.ticketone.it/event/pooh-la-nostra-storia-inalpi-arena-20796082/
- 11.10.2026 – Torino – Inalpi Arena - Ore 21:00 https://www.ticketone.it/event/pooh-la-nostra-storia-inalpi-arena-20865561/
- 15.10.2026 – Roma – Palazzo dello Sport (EUR) - Ore 21:00 https://www.ticketone.it/event/pooh-la-nostra-storia-palazzo-dello-sport-20793364/
- 16.10.2026 – Roma – Palazzo dello Sport (EUR) - Ore 21:00 https://www.ticketone.it/event/pooh-la-nostra-storia-palazzo-dello-sport-20801352/
- 18.10.2026 – Assago (Milano) – Unipol Forum - Ore 21:00 https://www.ticketone.it/event/pooh-la-nostra-storia-unipol-forum-20860518/
- 19.10.2026 – Assago (Milano) – Unipol Forum - Ore 21:00 https://www.ticketone.it/event/pooh-la-nostra-storia-unipol-forum-20861376/
- 27.10.2026 – Eboli – PalaSele - Ore 21:00 https://www.ticketone.it/event/pooh-la-nostra-storia-palasele-20795711/
- 28.10.2026 – Eboli – PalaSele - Ore 21:00 https://www.ticketone.it/event/pooh-la-nostra-storia-palasele-20865560/
- 30.10.2026 – Bari – PalaFlorio - Ore 21:00 https://www.ticketone.it/event/pooh-la-nostra-storia-palaflorio-20795353/
- 31.10.2026 – Bari – PalaFlorio - Ore 21:00 https://www.ticketone.it/event/pooh-la-nostra-storia-palaflorio-20865592/
Sono quasi trascorsi sessant’anni da quando cinque ragazzi pieni di speranze firmarono il loro primo contratto discografico con la Vedette Records, diventando ufficialmente i Pooh. Da allora, anno dopo anno, le loro canzoni non hanno mai smesso di risuonare dagli altoparlanti delle radio, dagli impianti di amplificazione di palasport e stadi. Generazioni intere hanno cantato e continuano a cantare i loro brani, tramandati all'interno delle famiglie e fonte di chissà quante amicizie, chissà quanti amori. Un repertorio importante che rende i Pooh sempre attuali e presenti nel quotidiano di noi tutti, canticchiati anche da chi li ha denigrati: perché i Pooh, piacciano o meno, sono un fenomeno musicale entrato a far parte della storia del costume italiano. Attraversando decenni della storia d'Italia ne hanno raccontato emozioni ed abitudini, speranze e fatiche, ricordandoci che la musica, quella vera, non passa mai di moda.
Autore - Michaela Sangiorgi
