Pooh - Notizie e novità del 2021 - Maggio

Tanta voglia di lei: il coraggio di una idea - Domenica 30.05.2021

Tanta voglia di lei

Nei primi giorni di maggio del 1971 compariva sugli scaffali dei negozi di dischi il 45 giri "Tanta voglia di lei / Tutto alle tre": compie cinquant'anni il singolo che avrebbe portato i Pooh alla ribalta del panorama musicale italiano. "Tanta voglia di lei" giunse nei juke-box e nelle radio grazie all'intrapredenza del produttore Giancarlo Lucariello, il quale vide nei Pooh un potenziale artistico che meritava di essere esplorato e fatto fiorire. Ma procediamo con ordine, grazie anche alle interviste che Roby Facchinetti e Lucariello hanno rilasciato al giornalista Franco Zanetti di Rockol.it.
«Rappresenta veramente il brano della "nascita" dei Pooh del grande pubblico», ha spiegato Roby. «Grazie a "Tanta voglia di lei" abbiamo avuto veramente per la prima volta [...] il sospirato successo. Siamo nati nel Sessantasei e nel Sessantotto abbiamo avuto la parentesi di "Piccola Katy", che fu un grande successo editoriale. Non abbiamo però avuto la capacità di riconfermare questo successo con "Mary Ann" l'anno dopo. L'anno successivo facemmo anche il nostro primo "Cantagiro" con "Mary Ann", però non successe quello che speravamo. Nel Sessantanove facemmo l'album "Memorie", credo un po' presuntuoso, perché non avevamo ancora quel successo che meritava un album così [...]. È stato riscoperto un po' dopo».

Roby Facchinetti.
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Facchinetti ha poi spiegato qual era in quel periodo la situazione comune a molti gruppi musicali: «Nel Settanta noi passammo un momento di profonda crisi. All'epoca le band potevano non sopravvivere anche perché c'era la necessità di acquistare gli strumenti: costavano veramente milioni e tu li potevi comprare solo con le cambiali. Si firmavano a chili, si pesavano le cambiali [...]. Se avevi la capacità di essere gestito all'epoca da un impresario importante che ti faceva lavorare, allora c'era la possibilità di pagare questi e di sopravvivere, aspettando il successo, ammesso e concesso che arrivasse. Però quando questo non accadeva si lavorava poco, non c'era la capacità economica di pagare queste cambiali... Sai quante band si sono poi perse, dissolte? Oppure il tastierista andava nell'altra band perché lavorava di più, o il chitarrista».

Dato che io ero maggiorenne, firmai queste cambiali che ho ancora incorniciate. Ne firmai non so quante a cinquanta mila lire l'una. Roby Facchinetti

Roby ha poi raccontato della telefonata che cambiò il destino dei Pooh: «Proprio in quel mentre, era un pomeriggio, mi trovai a casa. Arrivò una telefonata, rispose mia madre e mi disse: "C'è un certo Lucariello che ti vuole al telefono". Andai e mi disse: "Io sono Giancarlo Lucariello, sono un proeduttore e vi vorrei incontrare". E lì capii con l'istinto che poteva essere una cosa importante [...]. "Va bene, quando possiamo incontrarci?". "Domani". Il giorno dopo io e Riccardo incontrammo per la prima volta Giancarlo Lucariello che ci raccontò cosa voleva fare: era un produttore esterno in CGD che però aveva già fatto fra l'altro un paio di successi importanti. Io avevo già dei brani nel cassetto, ci siamo messi a lavorare pur continuando ad essere Vedette: eravamo legati per cinque anni in Vedette e ne erano passati due. Avevamo in essere questo contratto, però volevamo comunque provarci: abbiamo fatto ascoltare un po' di brani che avevamo io e Valerio alla CBS. Crepax, il direttore artistico, ci disse: "Va bene, però se voi avete questo contratto con la Vedette noi non possiamo fare un altro contratto". Andammo io e Riccardo alla Vedette, allora il presidente era il Maestro Sciascia. Gli dicemmo: "Maestro, noi qui non ci troviamo bene, non abbiamo più fantasia, non riusciamo più a fare... "Memorie", l'album nuovo non è andato bene. Non siamo stati così bravi da replicare il successo di "Piccola Katy", per cui noi non ci troviamo bene, noi siamo tristi, non siamo felici e vorremmo stracciare il contratto". Lui ci disse: "Benissimo, io però vi ho dato un milione di anticipo all'anno. Voi di questi cinque anni ne avete fatti due, rivoglio indietro tre milioni". Ma chi li aveva sti tre milioni? Dato che io ero maggiorenne, firmai queste cambiali che ho ancora incorniciate. Ne firmai non so quante a cinquanta mila lire l'una, questi tre milioni furono poi restituiti. Questa cosa ci ha permesso appunto di stracciare in tempo reale il contratto, da quel momento eravamo completamente liberi e abbiamo potuto poi firmare con la CBS, che era l'etichetta americana in sede alla CGD».
Alla domanda di Franco Zanetti se i Pooh avevano capito fin da subito che "Tanta voglia di lei" aveva il potenziale per cambiare le loro vite, Roby ha risposto: «Questo brano ha avuto veramente una storia molto, molto particolare. "Tanta voglia di lei" faceva parte del primo album con la CBS che fu "Opera Prima" e c'era anche "Pensiero" dentro. Però abbiamo capito che "Tanta voglia di lei" aveva delle chances in più. Valerio aveva fatto prima di "Tanta voglia di lei" un altro testo dal titolo "Meno male", però non funzionava, non c'era il "matrimonio" perfetto tra musica e testo [...]».

La versione originale del brano "Meno male".

Il racconto di Facchinetti è così proseguito: «Valerio ebbe l'intuizione di parlare di un tradimento, di questo uomo che si pente e questo devo dire ha avuto un certo effetto, perché lui dice: "Mi dispiace di svegliarti, ma io ho capito che il mio posto non è qui, è da un'altra parte". L'intuizione in questo brano d'amore è in questo tradimento extraconiugale di questo uomo, che poi si pente e torna da lei perché lui è convinto che il suo posto non sia lì ma era accanto a lei: questo io credo sia stato un po' la chiave del successo. Però è accaduta un'altra cosa: in seno alla CGD c'erano gli autori ed uno di questi grandi autori di grandi successi era il bravissimo Daniele Pace, il quale aveva capito che era un brano che poteva funzionare. Lui disse: "Voglio provare anch'io a fare un testo". Dato che George Harrison aveva appena fatto "My sweet Lord" ed era di moda questo rivolgersi a Dio, chiedergli aiuto, lui fece un testo dal titolo "La mia croce è lei". Il protagonista di questo brano si rivolgeva a Dio, gli parlava. "Io son nato in mezzo a un prato, lì mio padre mi trovò", per cui era un trovatello; lui cresce, si innamora della donna sbagliata e chiede aiuto a Dio perché intervenga in qualche modo a dargli una mano, perché lui è innamoratissimo di questa donna. Non era male, però "Tanta voglia di lei" era per noi perfetta. Ma non solo per noi, anche per Giancarlo Lucariello: lui è stato realmente il nostro salvatore. Lui ci aveva ascoltati due, tre anni prima al "Vum Vum" di Roma, si disse: "Io nella mia vita voglio fare il produttore e il primo artista italiano che vorrei produrre vorrei che fossero i Pooh". E così è stato [...]. Noi non eravamo pressoché nessuno, eravamo gli ultimi arrivati e da qui si è sentito da subito la grande forza del produttore che disse in CGD: "Signori, questo 45 giri esce con "Tanta voglia di lei", oppure rimane nel cassetto!". E così fu.».

MENO MALE
Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti
Voce: Dodi Battaglia

 

Meno male che stasera
ho scherzato un po' con te
meno male che ho inventato stasera
di voler lasciare te
meno male che stasera
mi sentivo un poco giù
e volevo vendicarmi stasera
degli scherzi che fai tu
meno male che stasera
ho bevuto un po'
la mia voce ti è sembrata sincera
e tranquilla mi hai detto
forse meglio così
e pensare che stasera
mi piacevi più che mai
e mi crolla il mondo addosso stasera
perché adesso te ne vai
meno male che stasera
ho bevuto un po'
la mia voce ti è sembrata sincera
e tranquilla mi hai detto
in fondo meglio così
chiudo gli occhi questa sera
e non ti ringrazierò
hai inventato la tristezza stasera
e con me la porterò
chiudo gli occhi questa sera
e non ti ringrazierò
hai inventato la tristezza stasera
e con me la porterò
chiudo gli occhi questa sera
e non ti ringrazierò
hai inventato la tristezza stasera
e con me la porterò
chiudo gli occhi questa sera...

TANTA VOGLIA DI LEI
Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti
Voce solista: Dodi Battaglia

 

Mi dispiace di svegliarti
forse un uomo non sarò
ma ad un tratto so che devo lasciarti
fra un minuto me ne andrò
E non dici una parola
sei più piccola che mai
in silenzio morderai le lenzuola
so che non perdonerai
Mi dispiace, devo andare
il mio posto e là
il mio amore si potrebbe svegliare
chi la scalderà?
Strana amica di una sera
io ringrazierò
la tua pelle sconosciuta e sincera
ma nella mente c'è tanta
tanta voglia di lei
Lei si muove e la sua mano
dolcemente cerca me
e nel sonno sta abbracciando pian piano
il suo uomo che non c'è
Mi dispiace, devo andare
il mio posto e là
il mio amore si potrebbe svegliare
chi la scalderà?
...ma nella mente c'è tanta
tanta voglia di lei
Chiudo gli occhi un solo istante
la tua porta è chiusa già
ho capito che cos'era importante
il mio posto è solo là...

Fine prima parte. Continua nella seconda parte...

Autore - Michaela Sangiorgi