I Dossier di iPooh.it - "Voci per Valerio"

Da "Voci per Valerio" di Christian Iansante, "Ali per guardare, occhi per volare" - Martedi' 28.01.2014

 

Ricordo ancora quel giorno di settembre del 1980, quando da una radio abruzzese partì un brano dolcissimo che catturò la mia attenzione. Sapevo che da li a qualche giorno sarebbe uscito "Stop" il nuovo LP dei Pooh. Non ebbi alcun dubbio, una volta partita la voce di Facchinetti dopo l'intro, che fosse un brano del nuovo album, anche perché non l'avevo mai sentito prima e io i brani dei Pooh li conoscevo praticamente tutti. Inoltre è stata anche la qualità del suono, contemporanea e più brillante rispetto ai pezzi anche dello stesso "Viva", LP dell'anno precedente, a non farmi dubitare. L'unico mistero fu che non capii come fosse possibile che quell'emittente pescarese avesse il disco in anteprima. Quello che mi fu invece chiaro è che non ebbi dubbi su quale canzone fosse. Tempo prima avevo letto i testi dei brani di quell'album su "Tv sorrisi e canzoni" attraverso un'intervista realizzata dal giornalista Fabio Santini (mai avrei immaginato allora che 34 anni dopo sarei salito sul palco con i Pooh in una serata storica e indimenticabile come quella del 3 gennaio a Bergamo e che proprio lo stesso Santini mi avrebbe presentato e invitato a recitare un testo meraviglioso come "Domani") e rimasi colpito da quello che considerai immediatamente una poesia. Bene, l'inizio condito di archi e campanellini, melodico e malinconico, quasi colonna sonora di un potente film d'amore, mi ha fatto pensare all'istante: ecco e' lei... "Ali per guardare, occhi per volare".
Non potevo certo non includerla nella mia personalissima selezione: troppe emozioni, toppi ricordi e casualmente, o forse no, resta anche di questo mio lavoro, il brano che amo di più. Quello che musicalmente è venuto meglio, con vocalizzi di un vocalist straordinario come Graziano Galatone e la carica emotiva di uno di miei colleghi preferiti: Mario Cordova.
Buona emozione anche a voi!

Christian Iansante

La canzone

"Ali per guardare, occhi per volare" è uno dei pezzi più lirici e particolari del "canzoniere" dei Pooh, che riporta indietro ai tempi delle armonizzazioni orchestrali di Lucariello e Monaldi. Proprio quest'ultimo collaborò all'arrangiamento e all'orchestrazione del brano, conducendone gli archi. Il testo intenso come solo Valerio Negrini era capace di essere, partendo dal titolo che esprime già un'immagine di ariosa libertà, viene reso in maniera magistrale da Facchinetti, il quale dà sfogo alla sua vocalità intensa e superiore alla media come non mai (sempre nello stesso album, "Stop", c'è uno dei brani vocalmente più difficili da approcciare, "Inca").
Il brano, per il suo particolare arrangiamento, può essere considerato quasi uno dei rari "anticipi" dei progetti solisti di Facchinetti, data l'apparente totale assenza di contributi, strumentali o vocali, dei suoi compagni. Questo non è l'unico episodio in cui si esprime l'essenza di tutto quel che i Pooh sono sempre stati: non un gruppo dove sia la somma delle singole parti o lo "spot" cercato da solista di uno dei suoi componenti, ma l'intenzione di mirare ad un aspetto d'insieme di quello che è il particolare sound dei Pooh, inteso come poetica e musicalità fuse in un elemento nuovo, quello che è stato da sempre l'idea di Valerio Negrini fin da quando il gruppo batteva scalcinati palchi di oscuri locali emiliani con il nome di "Jaguars".
Roby Facchinetti, riguardo a questa canzone, ha dichiarato:

«Amo moltissimo questo pezzo e mi piace cantarlo: è uno di quei brani che esaltano la vocalità. C'è un salto di ottava, con un do di petto tenuto a voce piena, che per uno che ama cantare è una bella sfida. Non è facile riuscire a fare certe note con la voce, e quando ti rendi conto che ne sei capace è una grande soddisfazione». Roby Facchinett


Il brano è apparso solo sull'album "Stop" del 1980 e non si hanno notizie di una sua esecuzione dal vivo, anche se non è improbabile che, come altri brani particolarmente "alti" sia usato da Facchinetti durante i sound-check per riscaldare le corde vocali.

Le voci

Mario CordovaMARIO CORDOVA

Mario Cordova è un attore, doppiatore, dialoghista e direttore del doppiaggio.
Cordova è noto per aver dato voce ad esempio agli attori Richard Gere, Jeremy Irons, Willem Dafoe, Patrick Swayze, Bruce Willis, Harvey Keitel, Harold Ramis in "Ghostbusters - Acchiappafantasmi", Arnold Schwarzenegger in "Conan" e "Danko", Chuck Norris.
Nell'ambito delle serie televisive, Cordova ha doppiato Philip Anglim in "Uccelli di rovo", Bruce Willis in "Moonlighting", Kevin Sorbo in "Hercules", Marc Singer in "V - Visitors", Ted Danson in "CSI - Scena del crimine".
Come attore vanta numerose partecipazioni a produzioni italiane, come nel 2009 "CentoVetrine" e "R.I.S. - Delitti imperfetti", nel 2010 "Distretto di Polizia" e "Squadra antimafia", nel 2011 "Angeli e diamanti", nel 2012 "L'onore e il rispetto - parte terza" e "Squadra antimafia - Palermo oggi 4".

Graziano GalatoneGRAZIANO GALATONE

Graziano Galatone è un cantante e attore teatrale.
Attivo in ambito musicale e teatrale, ha recitato anche in varie fiction per la televisione. A teatro dal 2002 fino ad oggi ha interpretato il capitano Phœbus de Châteaupers in "Notre-Dame de Paris", nel 2003 ha avuto il ruolo di Cavaradossi in "Tosca - Amore disperato" di Lucio Dalla, dal 2006 fino ad oggi il ruolo di Lorenzo il Magnifico in "Il principe della gioventù" di Riz Ortolani. E' autore dell'opera musical in due atti "Bernadette, il Miracolo di Lourdes", in scena nel 2009.
Galatone è attivo come concertista e docente di seminari e stages nelle materie di Musical e Musica Popolare.

Note tecniche

Parole e musica: Valerio Negrini, Roby Facchinetti.
La voce di Mario Cordova è stata incisa da Lelio Gorini presso Foxy John Production - Roma.
Il canto di Graziano Galatone è stato inciso presso Garage Record Studio - Palagianello - Taranto.
La musica di Giulio Del Prato è stata incisa presso Studio Del Prato - Roma.

Autore - La Redazione