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Dodi Battaglia e Tommy Emmanuel in concerto a San Marino: quando il sentimento prevale sulla tecnica - Mercoledi' 02.09.2015

Varie sono state le date del Dodi Battaglia e Tommy Emmanuel: Tour 2015 "DOV'È ANDATA LA MUSICA", ma è stata quella del 30 luglio a permetterci di assistere all'interazione coinvolgente ed affiatata dei due artisti sul palco.
In una giornata che ha rispettato in pieno le premesse sul suo carattere torrido, siamo giunti nella Repubblica di San Marino carichi di aspettative e di quella musica ascoltata fino ad allora unicamente sull'album "Dov'è andata la musica", pubblicato lo scorso 7 aprile.
Nel caldo abbraccio del Teatro Nuovo di Dogana abbiamo avuto la fortuna di assistere al soundcheck, un importante momento di test della strumentazione e del complesso impianto audio che precede ogni concerto. E' stato straniante vedere Dodi Battaglia aggirarsi per la sala, sempre suonando la sua inseparabile Stratocaster, per testare l'audio che arriva dai monitor. Tommy, costantemente sorridente, ha riso, scherzato con i musicisti, il tutto sempre senza mai smettere di far scorrere le mani sulla sua chitarra, in quel caso la fida Telecaster. Un dualismo fra gli strumenti di riferimento dei due chitarristi che ne esprime diversità.

Dodi ed Emanuele Ciampichetti durante le prove

Dopo gli ultimi ritocchi per l'impostazione dell'audio della voce, Dodi ha lasciato il palco alla band che, con Tommy per niente deciso a mollare la chitarra, ha improvvisato una jam-session sui canoni blues, fidamente seguito ed appoggiato dai musicisti, in special modo dal bravo e versatile Roberto Di Virgilio con cui ha duettato nei rimandi della jam ed al quale ha rivolto vivi complimenti terminato il sound-check.

Tommy Emmanuel durante le prove

Una volta lasciato il palco da parte dei musicisti, il teatro ha comincia pian piano a riempirsi, l'aria calda e umida è diventata via via sempre più pesante, tanto che sono state aperte le uscite di sicurezza per permettere un relativo circolo d'aria nella struttura sfornita di aria condizionata, cosa che si è rivelata la sola ed unica pecca della serata.

Il concerto si è aperto con "The journey", brano pubblicato da Tommy Emmanuel sull'album omonimo del 1993, riproposta con un nuovo arrangiamento rock sull'album "Dov'è andata la musica", di cui il tour è stato promotore. La versione dal vivo è stata ancora più grintosa di quella del disco ed il suono vigoroso derivante dall'avere anche una terza chitarra nella line-up si è rivelata la sorpresa della serata. Tutti i brani hanno suonato in modo potente e il sound ha saputo essere rotondo nelle parti più "soft", quanto tagliente e ritmicamente d'impatto nei brani più accesi.

A seguire "Grazie", il primo singolo tratto dall'album, il particolare ringraziamento in musica e parole di Dodi a chi ha accompagnato i suoi giorni e la sua musica, condito di messaggi subliminali e non, chissà?
Tommy ha poi lasciato il palco a Dodi, il quale con la band si è lanciato in un primo medley che ha incluso "Ci penserò domani", "Amici x sempre", "Canterò per te", "Noi siamo in pericolo", proposte in versioni che pescavano dai diversi riarrangiamenti eseguiti negli anni con i Pooh ed introducendo qualcosa di nuovo, utile anche a permettere di valutare la bravura e professionalità della backing band.
Il secondo medley si è aperto con "Dove sto domani", a cui sono seguiti "L'altra donna", "In diretta nel vento", "Che vuoi che sia", con le premesse in cui Dodi non ha mancato di ricordare chi ha saputo dare le sue parole alle canzoni dei Pooh, da Valerio Negini a Stefano D'Orazio.

Tommy, ritornato sul palco, ha proposto con gli altri una delle canzoni che sono state galeotte per l'idea di fare un album insieme a Dodi, un brano di Rick Price per il quale il chitarrista emilianoi ha scritto un testo intitolato "Io non so amare a metà", intenso e molto americano come tessitura. E' seguita l'infuocata "Streghetta", un rock blues potente e torrido in cui i due non hanno perso occasione per "duellare" con le loro chitarre, come avvenuto anche per la successiva "Mediterranean girl", omaggio di Dodi e Tommy a suoni ed atmosfere che hanno percorso le scene musicali negli anni '70 e '80, guidate da artisti come Al Di Meola e Carlos Santana.
Toni più pacati sono giunti con "Lewis and Clark", dedicata da Tommy Emmanuel ai due famosi esploratori che tracciarono la pista per il west ed apparsa per la prima volta nel suo album del 2006 "The Mystery", recuperata anch'essa nell'album con Dodi. Anche qui Di Virgilio ha permesso di apprezzare la sua versatilità, con i suoni che richiamavano la slide guitar e resi famosi dall'immenso Roy Buchanan, rivelatori della probabile estrazione rock blues del chitarrista.
Dodi e la band hanno lasciato il palco a Tommy Emmanuel che, con la chitarra acustica che aveva imbracciato per il brano precedente, si è lanciato in un medley di una ventina di minuti in cui ha stupito coloro fra i presenti che non ne conoscevano la tecnica, costituita da funamboliche fughe ritmico-armonico-melodiche che non lasciano inesplorato un solo millimetro della sua chitarra. Per comprendere chi sia Tommy Emmanuel, può essere utile dare una scorsa all'articolo che abbiamo realizzato su di lui qualche tempo fa dal titolo "Tommy "Globetrotter CGP" Emmanuel" eraggiungibile a questo link www.ipooh.it/notizie-2015/notizie-2015-07-08-tommy-globetrotter-cgp-emmanuel.html.
Tommy è passato senza mai fermarsi da un brano all'altro, a volte accennandoli così velocemente da rendere davvero arduo tenere il filo. Abbiamo riconosciuto un paio di canzoni dei Beatles, "Mombasa", alcuni brani prettamente del repertorio fingerstyle e per concludere l'intenso "Blood brothers", il singolo che annuncia il suo album uscito in questi giorni, "It's never too late". Posso solo aggiungere che chi non ha mai visto Tommy suonare si perde una delle emozioni più belle che la musica possa dare.

I compagni di palco sono tornati per riprendere con il brano di Craig Dobbins che, sempre con testo di Dodi, è divenuto la canzone che dà il nome all'album, "Dov'è andata la musica", a cui è seguito il pezzo pieno di groove e significati "Il treno della vita". E' poi giunto il momento dell'omaggio all'amico fraterno a cui Battaglia ha sempre dichiarato di dovere tutto, Valerio Negrini, che per chi legge credo non abbia bisogno di ulteriori presentazioni. Dodi e Tommy hanno eseguito "Vale", un brano che ha subito un'evoluzione da quando è stato proposto per la prima volta al pubblico il 3 gennaio 2014 in occasione di "Ciao Valerio": l'attuale versione possiede una intensità ed una carica emotiva capaci di travolgere l'ascoltatore come una locomotiva e ben vi si è calato il chitarrista australiano.
Emmanuel ha poi lasciato il palco ed il posto accanto a Dodi per fare spazio a Valeria Caponnetto Delleani, la brava vocalist che divide i cori con il tastierista Danilo Ballo, già apprezzata collaboratrice di Roby Facchinetti nell'incisione del suo terzo album solista "Ma che vita la mia" dell'anno scorso. Oltre a garantire le tonalità alte appannaggio del tastierista dei Pooh, per i brani del loro canzoniere in repertorio nel live set, supplisce egregiamente alla parte vocale che nell'album è eseguita da Beatrice Ferrantino in "Ti lascio andare via", una delle canzoni più intense di "Dov'è andata la musica".
A seguire uno dei momenti più attesi di sempre, sia durante i concerti dei Pooh che dei loro set da solisti: "Parsifal", il brano che tanto ha significato si per i Pooh, ma specialmente per Dodi stesso, il quale non ha mai remore a dichiarare che si tratta di una delle canzoni a cui tiene di più.

Il momento delle presentazioni dei bravissimi musicisti ci ha permesso di conoscere i loro nomi:
Roberto Di Virgilio (chitarre)
Danilo Ballo (tastiere)
Valeria Caponetto Delleani (voce)
Matthew Marturano (batteria)
Emanuele Ciampichetti (basso)
Dopo aver presentato e ringraziato la backing band, Dodi ha ripreso in un medley "Incredibilmente giù", "Stagione di vento", "Notte a sorpresa", riarrangiate in modo inusuale e piacevole per quanto riguarda le parti delle tastiere. A seguire con il caratteristico attacco in pausa "Quando una lei via via", sul cui finale si è innestato Tommy Emmanuel, risalito sul palco con la sua fedele acustica Maton al collo per unirsi a Dodi nell'esecuzione di "Buona fortuna e buon viaggio", seguita da "Scusami" e "Alessandra", sui quali Tommy è sembrato divertirsi probabilmente proprio per i canoni completamente diversi rispetto a quel che è solito suonare.
Terminato il medley, Dodi è rimasto da solo sul palco per ricordare come cominciò a cambiare il suo approccio alla chitarra quando conobbe Emmanuel e come giunse ad incidere il suo secondo album "D'Assolo", dal quale ha eseguito "Primavera a New York".
La band, riguadagnato il palco, ha affrontato un nuovo medley, aperto con una ritmicamente corposa "Pronto, buongiono è la sveglia...", seguita da "Piccola Katy", "Noi due nel mondo e nell'anima", "Tanta voglia di lei", "Chi fermerà la musica".
Dodi ha concluso stupendo e confermando ancora una volta le sue, per alcuni versi inedite, doti di intrattenitore introducendo "Pensiero", al quale si è unito il sempre raggiante Tommy Emmanuel, che nonostante il caldo e la fatica si è divertito come un pazzo a suonare su un tempo così strano come quello in 5/4 di tale brano!

Dodi e Tommy insieme sul palco

Nonostante il caldo stremante sia per il pubblico ma ancor di più per i musicisti vessati anche dai riflettori, al di là del bellissimo spettacolo, della bravura e delle emozioni che i sette artisti hanno saputo suscitare, è stato bello vedere con quanto piacere due dei più grandi chitarristi in circolazione si guardassero divertiti e compiaciuti l'un l'altro e di come interagissero divertiti con gli altri sul palco. Tommy che guardava ammirato Dodi nei suoi assoli e non manca di complimentarsi con Di Virgilio, o con Marturano e Ciampichetti, la sezione ritmica, Dodi che si divertiva allo stesso modo guardandolo suonare...
Gli unici due rammarici che possiamo avere è quello di essere riusciti a vedere un solo concerto di questo tour e che non sia stato realizzato un DVD live. E' un vero peccato che una simile collaborazione sul palco non sia stata fermata nel tempo: al di là della bravura degli artisti coinvolti, il feeling dimostrato è stata la qualità in più che ha reso indimenticabile l'evento.

SETLIST

  • The journey
  • Grazie
  • Ci penserò domani
  • Amici x sempre
  • Canterò per te
  • Non siamo in pericolo
  • Dove sto domani
  • L'altra donna
  • In diretta nel vento
  • Che vuoi che sia
  • Io non so amare a metà
  • Streghetta
  • Mediterranean girl
  • Lewis and Clark
  • Tommy Emmanuel set
  • Dov'è andata la musica
  • Il treno della vita
  • Vale
  • Ti lascio andare via
  • Parsifal
  • Incredibilmente giù
  • Stagione di vento
  • Notte a sorpresa
  • Quando una lei va via
  • Buona fortuna e buon viaggio
  • Scusami
  • Alessandra
  • Primavera a New York
  • Pronto, buongiorno è la sveglia...
  • Piccola Katy
  • Noi due nel mondo e nell'anima
  • Tanta voglia di lei
  • Chi fermerà la musica
  • Pensiero

 

Autori - Antonio Russo e Michaela Sangiorgi